Da Scalebound a Agent: i più famosi giochi dell'E3 mai usciti e cancellati

Da Scalebound a Agent: i più famosi giochi dell'E3 mai usciti e cancellati
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Come confermato dall'ESA, l'ente che si occupa di organizzare l'evento, l’Electronic Entertainment Expo 2022 è stato cancellato: un destino che nella storia della fiera losangelina è stato condiviso anche da molti videogiochi. Ecco una selezione di titoli mai arrivati sul mercato, nonostante una presentazione avvenuta proprio sul palco dell’E3.

Deathwatch

  • Anno: 1995
  • Piattaforma: Atari Jaguar
  • Sviluppatore: Data Design Interactive

Apriamo l'elenco con quello che, insieme a Star Fox per Virtual Boy, risulta essere il primo gioco nella storia dell'evento ad aver subito un arresto forzato. Deathwatch avrebbe potuto essere un platform dall'estetica avanguardistica, a metà strada fra i moderni Rayman e il classico Super Contra, se non fosse che Atari scelse di trascurare la sua console 2D per competere col SEGA Saturn e con la prima PlayStation.

100 Bullets

  • Anno: 2004
  • Piattaforme: PS2 e Xbox
  • Sviluppatore: Acclaim Studios Austin

Basato sull’omonima serie a fumetti pubblicata dalla DC, questo gioco avrebbe dovuto essere un TPS simile a Max Payne. A motivare l’hype che si era venuto a creare intorno al progetto, oltre al coinvolgimento degli autori originali, un gameplay dall’estetica fluida e impressionante. Purtroppo però, quello stesso anno, la casa di sviluppo dichiarò il fallimento e il gioco si concluse in un nulla di fatto.

Eight Days

  • Anno: 2006
  • Piattaforma: PS3
  • Sviluppatore: London Studio

Dopo un primo periodo vissuto nei panni di semplice tech demo (il cui scopo era quello di mostrare i muscoli della nuova PS3), Eight Days passò a essere un gioco completo e in via di sviluppo, che Sony scelse però di abbandonare in soli due anni. Dietro a questa decisione, stando alle dichiarazioni dell'epoca, ci fu la volontà di concentrare le risorse verso progetti più ambiziosi.

Agent

  • Anno: 2007
  • Piattaforma: PS3
  • Sviluppatore: Rockstar North

Nonostante le ottime premesse, che vedevano Rockstar Games impegnata nello sviluppo di un titolo ambientato in piena guerra fredda, questo gioco stealth pensato per essere un’esclusiva PlayStation finì con lo sparire da qualsiasi radar. Undici anni dopo rispetto a quel primo annuncio, le speranze nei confronti di Agent crollarono per sempre, quando la casa statunitense smise di rinnovare il marchio.

Warrior's Lair

  • Anno: 2011
  • Piattaforme: PS3 e PS Vita
  • Sviluppatori: Idol Minds e San Diego Studio

Questo GDR action dalla visuale isometrica si presentò come un clone di Diablo, atteso sia su PS3 che sulla nuova PS Vita. L’idea era di fornire la cross-progression ai possessori delle due piattaforme, ma dopo un paio di anni dalla presentazione l’intero progetto andò in fumo. Tra le motivazioni che spinsero Sony a fare un passo indietro, oltre alle probabili difficoltà logistiche nel garantire tale feature, ci furono le deludenti vendite della propria console portatile.

BattleCry

  • Anno: 2014
  • Piattaforma: PC
  • Sviluppatore: Bethesda Game Studios Austin

A pochi mesi dal debutto di The Elder Scrolls Online, Bethesda annunciò di essere al lavoro su un altro Game as a Service (GaaS) incentrato sul multiplayer. Si trattava di un gioco in terza persona votato al competitivo, simile a titoli come Overwatch o al precedente Team Fortress 2. Purtroppo, forse proprio perché anticipato dall’hero shooter targato Blizzard, il progetto finì con l’essere accantonato per sempre.

Scalebound

  • Anno: 2014
  • Piattaforma: Xbox One e PC
  • Sviluppatore: Platinum Games

L’ultimo esponente di questa lista non poteva che essere Scalebound, uno dei vaporware più discussi del panorama videoludico, figlio di una collaborazione tra Microsoft e Platinum Games. Concettualizzato ancor prima di Bayonetta, questo gioco ebbe un percorso di sviluppo accidentato, che portò al suo abbandono nel 2017. Tra le cause del fallimento, per ammissione del suo director, l’incapacità del proprio team di creare giochi online.

A proposito di Hideki Kamiya, avete letto le sue dichiarazioni in merito a un possibile ritorno di Scalebound? Sulle pagine di Everyeye trovate anche un articolo di Marco Mottura, che celebra in modo personale i gloriosi tempi andati dell’E3.