Scrolls: nuovi dettagli sull'accordo raggiunto tra Zenimax Media e Mojang

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Dal comunicato stampa rilasciato oggi da Zenimax Media apprendiamo nuovi dettagli dell'accordo raggiunto tra il publisher e lo studio di sviluppo indipendente Mojang, riguardo l'utilizzo del nome "Scrolls" per il prossimo RPG realizzato dai creatori di Minecraft.
Nel comunicato si legge che Mojang ha ceduto tutti i diritti del nome a Bethesda, e quest'ultima ha confesso allo studio di realizzare un unico videogioco con questo nome. Mojang non potrà quindi più utilizzare il marchio "Scrolls" per eventuali seguiti del gioco di carte attuale. Ecco il comunicato completo.

    ZeniMax® Media Inc. ha comunicato di aver raggiunto un accordo in merito alla causa intentata nei confronti di Mojang relativa alla proprietà del marchio "Scrolls". Il procedimento era stato avviato da ZeniMax quando Mojang iniziò la produzione di applicazioni con il marchio "Scrolls" da usare nell'ambito di videogiochi e di altri media. Al riguardo, ZeniMax aveva rilevato un conflitto con il marchio ‘The Elder Scrolls', ovvero il nome della serie di videogiochi di maggior successo pubblicata da Bethesda® Softworks, di proprietà di ZeniMax Media.
    In base ai termini dell'accordo, tutti i diritti di proprietà del marchio "Scrolls" passano nelle mani di ZeniMax, e Mojang cederà a ZeniMax la proprietà di qualsiasi applicazione del marchio "Scrolls" in sospeso. ZeniMax ha concesso in licenza a Mojang il marchio "Scrolls" per l'utilizzo esclusivo in congiunzione con il gioco di carte digitale Scrolls ed eventuali materiali aggiuntivi relativi al suddetto gioco. I termini dell'accordo impediscono a Mojang di usare il marchio "Scrolls" per eventuali seguiti del gioco di carte attuale o altri videogiochi.
    "Siamo contenti di aver risolto la situazione con Mojang in modo amichevole", ha dichiarato Robert Altman, presidente e amministratore delegato di ZeniMax. "The Elder Scrolls è un marchio importante per noi, e con questo accordo siamo riusciti a proteggere i nostri preziosi diritti e, allo stesso tempo, consentire a Mojang di pubblicare il proprio gioco di carte digitale con il nome prescelto."