SEGA dice addio alle sale giochi: dopo 50 anni passano in mano a una nuova azienda

SEGA dice addio alle sale giochi: dopo 50 anni passano in mano a una nuova azienda
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Sta per tramontare un'era in Giappone: dopo oltre 50 anni, SEGA si prepara ad abbandonare definitivamente le proprie sale giochi, confermando che nel prossimo futuro il proprio nome non sarà più parte di questi locali che andranno quindi incontro a un completo rebrand per mano di un'altra compagnia.

SEGA Sammy ha infatti annunciato di aver venduto il restante 14,9% delle quote relative a SEGA Entertainment (la divisione che gestiva per l'appunto le sale giochi dell'azienda sparse sul suolo nipponico) a Genda Inc, la stessa compagnia che già nel 2020 aveva acquistato il restante 85,1% e che a breve ne avrà il completo controllo. SEGA Entertainment verrà quindi rinominata in Genda GiGO, e il logo della casa di Sonic verrà quindi rimosso da tutti i locali a favore del nuovo nome.

I motivi dietro tale decisione con enorme probabilità sono legati alle incertezze causate dalla pandemia di Covid-19, la stessa ragione che già due anni prima spinsero a vendere la larga maggioranza delle sue quote a Genda Inc, con SEGA che ridusse così l'impegno sulle sale arcade. L'emergenza sanitaria, inoltre, ha portato alla chiusura del più iconico SEGA Arcade situato nel quartiere Akihabara di Tokyo lo scorso settembre 2020.

"I negozi SEGA attraverso il paese verranno rinominati in GiGO, esprimiamo la nostra gratitudine per i 56 anni di storia di SEGA e il nostro desiderio di essere un'oasi che soddisfi la sete d'intrattenimento delle persone", commenta il chairman di Genda GiGO Hisashi Kataoka, rivelando in quali aree appariranno i primi locali con il nuovo nome: "Inizieremo da Ikebukuro, Akihabara e Shinjuku, poi passeremo al resto del paese". Ad ogni modo, ciò non significa che SEGA smetterà di produrre e vendere cabinati arcade: al contrario, quest'attività proseguirà regolarmente negli anni a venire. In ogni caso la crisi delle sale giochi procede in Giappone già da prima della pandemia: nel 2019 c'erano solo 4022 locali aperti, contro i 26.573 del 1986.

Nel frattempo si guarda comunque al futuro: SEGA ha aperto un nuovo studio a Sapporo, dimostrando di voler continuare ad investire forte in Giappone.