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Recensione Cinema
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7.5
Stando ad una voce di corridoio diffusa dal leaker The Real Insider, Six Days in Fallujah, lo sparatutto che si pone l'obiettivo di raccontare da un punto di vista realistico e privo di filtri la guerra in Iraq, sarebbe stato rinviato internamente al 2023.
Dopo uno hiatus durato oltre 10 anni dal suo annuncio iniziale, Six Days in Fallujah è stato resuscitato da Highwire Games, studio di cui fanno parte veterani di Halo e Destiny. Il progetto, ripresentato nel 2021, è stato inizialmente rinviato a quest'anno, dal momento che gli autori si sono accorti di aver bisogno di maggiore tempo e più forza lavoro per concretizzare il progetto in tutti i suoi aspetti. Secondo questo nuovo rumor, tuttavia, l'attesa continuerà fino al prossimo anno, ma la software house tornerà a parlare del gioco entro il 2022.
"Six Days in Fallujah è stato internamente posticipato al 2023. Riceveremo un aggiornamento ufficiale entro la fine dell'anno. Il gioco sta facendo buoni progressi, ma ha bisogno di più tempo nel forno", è quanto recita il tweet pubblicato di recente da The Real Insider. Al momento non sono arrivati commenti da parte di Highwire Games, e vedremo se degli aggiornamenti in merito arriveranno nel corso delle prossime ore.
Six Days in Fallujah è stato accusato di essere un gioco propagandistico, suscitando qualche polemica fra i giocatori in seguito al suo re-reveal.
Six Days in Fallujah has been internally delayed to 2023. We will get an official update before the end of the year. Game is making good progress, but needs more time in the oven. pic.twitter.com/vihBxU9jK8
— The Insider (@TheReaIInsider) September 14, 2022
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