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Antonio Izzo
Tengono ancora banco le discussioni in merito alla tragica sparatoria avvenuta lo scorso 24 maggio nella Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, quando il diciottenne Salvador Ramos, armato di due fucili semiautomatici e con un giubbotto antiproiettile, ha ammazzato 21 persone (19 studenti e 2 insegnanti) e ferito molte altre.
Ramos, che quello stesso giorno aveva ferito anche sua nonna (poi ricoverata in gravissime condizioni), è stato fermato e ucciso da due agenti di polizia. In mancanza della sua testimonianza, dunque, negli USA si stanno interrogando sulle motivazioni che potrebbero averlo condotto al terribile gesto - e ovviamente non potevano non essere tirati in ballo pure i videogiochi.
Parlando ai microfoni di ABC Live, Steven McGraw, capo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Texas, ha fatto notare che Ramos era appassionato di "cyber-gaming" (qualsiasi cosa significhi) e di "videogiochi di gruppo", come se queste passioni potessero aver ricoperto un ruolo significativo nella decisione di fare una strage. "Non abbiamo capito le motivazioni. Sappiamo che l'individuo era interessato al cyber gaming in questo senso, e al gioco di gruppo", ha dichiarato McGraw, come potete sentire anche voi nella clip allegata in calce a questa notizia.
Immediata la reazione degli utenti su Twitter, che hanno fatto notare come i videogiochi siano una realtà ben radicata anche in altri paesi dove le sparatorie di massa nelle scuole non sono certamente così frequenti. A sostegno di quest'affermazione è stato condiviso anche un grafico di Vox, dove viene mostrata l'incredibile sproporzione che vige tra gli Stati Uniti d'America e gli altri paesi quando viene considerato il rapporto tra i morti per sparatorie e incassi videoludici. Le cause, evidentemente, andrebbero ricercate altrove.
Gli attacchi ai videogiochi sono ormai una costante all'indomani di qualsiasi strage. È avvenuto anche qualche settimana fa, quando un conduttore di Fox News ha incolpato i videogiochi per la sparatoria di Buffalo.
DPS chief Steven McGraw: “We haven’t gotten into the why [motive]. We know the individual was also into cyber gaming in that regard, and group gaming.” pic.twitter.com/FhsHl4Toy5
— Andrew Kimmel (@andrewkimmel) May 27, 2022
Nice try, idiot. https://t.co/cdWh2kUFBz pic.twitter.com/aqcEpKcsZQ
— Jay 🇺🇦 (@JayRod212) May 28, 2022
There's about 41 million gamers in the UK and no school shootings since Dunblane so maybe there's some other cause idk https://t.co/WbAn9timxH
— RoxieMoxie (@RoxieMoxie4) May 27, 2022
So they're going to blame MMORPG's?
— XLProfessor (@XLProfessor) May 27, 2022
I know a million people have said it, but it is amazing how they always blame things that are as or more prevalent in other countries for America's unique mass-shooter problem and never America's unique gun lawshttps://t.co/3Qeu1EhOts
Is it the 90s again? As has been pointed out repeatedly other countries have video games but not mass school shootings. https://t.co/zbTyBjczoO
— Geekgirlforever (@scifichick25) May 28, 2022
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