Square Enix ammette di aver smarrito il codice originale di molti dei suoi vecchi giochi

Square Enix ammette di aver smarrito il codice originale di molti dei suoi vecchi giochi
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Nel corso dell'E3 2019 l'amministratore delegato di Square Enix, Yosuke Matsuda, ha concesso un'intervista a Game Informer per illustrare i piani futuri della compagnia giapponese e rivelare un singolare aneddoto legato al mancato sviluppo di remake e remaster di alcuni tra i titoli più famosi dell'azienda.

Dopo aver manifestato l'intenzione di voler lanciare un servizio di streaming di giochi Square Enix nel corso dei prossimi mesi, il CEO del colosso videoludico del Sol Levante ha sorpreso il suo interlocutore affermando che "provo un po' di imbarazzo ad ammetterlo, ma in alcuni casi non sappiamo più dove sia finito il codice dei nostri vecchi giochi. A volte è davvero molto difficile trovarli, perchè il giorno in cui li abbiamo commercializzati e abbiamo finito di svilupparli non abbiamo pensato a come li avremmo riutilizzati e venduti in futuro. A volte i nostri clienti ci chiedono perchè non abbiamo ancora ripubblicato questo o quel gioco del passato, e la verità è che non sappiamo dove siano andati".

Le rivelazioni di Matsuda, pur sembrando incredibili agli occhi di un pubblico sempre più sensibile al tema della preservazione dei videogiochi storici in un'epoca dominata dal digitale, evidenziano un problema comune a molti altri sviluppatori attivi tra la fine degli anni '70 e la prima metà dei '90. Da questo punto di vista, è emblematica la caccia al prototipo funzionante di SimCity per NES compiuta dai curatori della Video Game History Foundation e conclusasi con successo alla fine del 2018 dopo ben 27 anni dalla creazione della ROM su cartuccia sviluppata da Will Wright in collaborazione con Shigeru Miyamoto.