Starfield: cosa sono i pianeti Goldilocks citati nel Gameplay Reveal?

Starfield: cosa sono i pianeti Goldilocks citati nel Gameplay Reveal?
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In chiusura dell'Xbox & Bethesda Showcase del 12 giugno, Todd Howard ha mostrato il Gameplay Reveal di Starfield e confermato la presenza di tanti pianeti Goldilocks nella mappa stellare del prossimo kolossal sci-fi degli autori di Skyrim e Fallout 4: cosa sono questi mondi alieni e perché si chiamano così?

Il Game Director di Starfield ha citato questa particolare categoria di pianeti in uno dei passaggi finali della presentazione del suo prossimo GDR free roaming: un primo, importante indizio sulla natura dei cosiddetti pianeti "riccioli d'oro" ci viene offerto dallo stesso Todd Howard sottolineando la possibilità, per gli esploratori spaziali, di "atterrare e visitare ogni angolo dei pianeti e dei satelliti che compongono i sistemi stellari di Starfield. I giocatori potranno esplorare le tipologie più disparate di mondi alieni, dai pianeti ghiacciati, sterili ma potenzialmente ricchi di risorse, ai pianeti Goldilocks con la vita".

Il termine utilizzato da Howard nel descrivere in maniera generica i mondi alieni con animali e piante aliene che popoleranno l'universo digitale di Starfield prende in prestito una tesi cara agli appassionati di astronomia. Con il termine "pianeti Goldilocks" vengono infatti identificati tutti quei pianeti che, per una ragione o per l'altra, rientrano nella zona abitabile della propria stella, come la Terra, e sulla cui superficie (o nel sottosuolo) è più probabile la genesi della vita per come la conosciamo.

I mondi (e, per estensione, i satelliti sufficientemente grandi da trattenere un'atmosfera) che orbitano nella cosiddetta "zona riccioli d'oro" della propria stella sono potenzialmente in grado di offrire le condizioni ideali per la vita, su tutte una temperatura abbastanza elevata da garantire la formazione di acqua sulla superficie.

Piccola curiosità a margine: il termine "Goldilocks" viene utilizzato dagli scienziati e dagli appassionati di astronomia traendo spunto dalla fiaba di Riccioli d'Oro e i Tre Orsi, con la bambina chiamata a scegliere di volta in volta la sedia, il letto e la ciotola di zuppa dei tre orsi in base ai suoi gusti e necessità.