Starfield, genesi di un kolossal sci-fi: Bethesda racconta la nascita del gioco

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In attesa del lancio di Starfield nel 2023, Todd Howard ha concesso una ricchissima intervista, nella quale ha toccato diversi aspetti di quella che sarà la prossima grande avventura a marchio Bethesda.

Dialogando con il podcaster statunitense Led Fridman, il leggendario game designer ha offerto alcuni interessanti retroscena sulla nascita dell'IP. Apprendiamo così che i primi lavori su Starfield hanno preso il via subito dopo la pubblicazione di Fallout 4, nell'ormai lontano 2016. La software house aveva desiderio di realizzare nuovi esperimenti, che esulassero dall'apprezzata, ma ormai consolidata, alternanza tra Fallout e The Elder Scrolls. L'amore di lunga data di Todd Howard per il sci-fi si è così tradotta nei primi concept di Starfield.

Superate le iniziali sfide tecniche, gli autori di Bethesda iniziarono a modellare i futuri pianeti del gioco, cercando di attribuire loro caratteristiche realistiche, ma anche atmosfere variegate. Il problema - racconta Todd Howard - è che molti di questi pianeti rappresentavano realtà desolate, prive di vita: come avrebbero potuto rendere interessante l'atterrare in queste aree? La risposta giunse dalla necessità per il giocatore di recuperare risorse di vario genere per avanzare nell'esplorazione, ma anche da una modellazione attenta e precisa dei diversi sistemi stellari. Atterrando su un pianeta, i giocatori di Starfield potranno osservare nebulose e stelle lontane, contemplare albe e tramonti alieni, magari mentre costruiscono il proprio avamposto. "Credo di sia una certa bellezza in tutto questo", ha concluso il game designer.

Il gameplay di Starfield debutterà in esclusiva PC e Xbox Series X nel corso del 2023.