Stray: il micio protagonista è davvero realistico? Le riflessioni di un'esperta di gatti

Stray: il micio protagonista è davvero realistico? Le riflessioni di un'esperta di gatti
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JoAnna Puzzo, esperta di animali domestici del Battersea Dogs and Cats Home, ha studiato nel dettaglio il comportamento dell'ormai famoso gattino protagonista di Stray. Ecco le conclusioni a cui è giunta in merito al realismo del micio interpretato dagli utenti dell'avventura cyberpunk di Annapurna.

L'esponente del centro londinese specializzatosi nel soccorso e nella riabilitazione degli animali randagi feriti ha discusso con i ragazzi di GameSpot dei tanti interventi compiuti dal team di BlueTwelve per rendere i mici di Stray "dei veri gatti".

Il responso di JoAnna Puzzo al lavoro svolto dagli sviluppatori di Stray parte dalle scene introduttive dell'avventura sci-fi di Annapurna e dal giudizio sul realismo della colonia felina ricreata da BlueTwelve: "Il gatto protagonista gioca e interagisce con i suoi simili in maniera corretta. La sua è una colonia in miniatura di gatti randagi composta in larga parte da felini con il manto rosso e bianco (a eccezione di uno), il che è molto comune tra le colonie selvatiche perché sono formate da gatti con un patrimonio genetico simile".

L'esperta del Battersea Dogs and Cats Home entra poi nel merito delle azioni compiute dal gatto di Stray per spiegare che "spesso nel gioco si rannicchia e finge di dormire, un comportamento tenuto anche dai veri gatti. Perché vedete, in realtà quando i mici assumono questa posizione rimangono comunque vigili, questo in funzione della loro natura di animali predatori che li porta ad essere sempre consapevoli di ciò che li circonda. Lo si capisce perché, come nella vita reale, anche nel gioco il gattino di Stray si rannicchia con le orecchie tese e in asolto di tutto ciò che accade nelle sue immediate vicinanze".

L'unico appunto mosso da JoAnna Puzzo al comportamento del gattino di Stray è legato al miagolio emesso dal micio mentre dorme, anche se per l'esperta non si tratta di una svista ma, presumibilmente, di una "licenza artistica" presa dal team di BlueTwelve per rendere più "carino" il micio agli occhi dei giocatori. Sapevate che il linguaggio segreto dei gatti di Stray è stato decodificato?