The Last of Us 2: crunch estenuanti secondo ex Naughty Dog

The Last of Us 2: crunch estenuanti secondo ex Naughty Dog
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Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di crunch time e, questa volta, bersaglio di alcune accuse anonime è Naughty Dog, il team che si sta occupando dell'attesissimo The Last of Us 2.

I messaggi, che sono stati inviati in forma anonima e non possono essere in alcun modo verificati, sostengono che attualmente gli sviluppatori al lavoro sul gioco siano "costretti" a fare turni estenuanti. Il crunch è infatti lavoro extra che i dipendenti non sono obbligati a fare ma che, per via di una serie di problematiche, finisce sempre col prolungare i propri turni.

Ecco di seguito una delle dichiarazioni anonime:

"Questa è la mia opinione sui crunch di Naughty Dog: la verità sta nel mezzo. Non vi è una richiesta esplicita di fare degli extra. Può però esserci una certa pressione che spinge i dipendenti a farlo. Ad indurci a lavorare per tutto questo tempo sono coloro i quali ricoprono il ruolo di manager. Per spingerci a fare degli extra ci parlano anche di team composto da brillanti, talentuose e dedite persone che lavorano duro su un progetto tutte assieme."

Queste sono invece le parole di un altro ex dipendente:

"La realtà è che nessuno vi dirà mai che dovrete lavorare un certo quantitativo di ore. Nonostante tutto, però, qualcuno dovrà completare il lavoro. Quel quantitativo di ore di lavoro è semplicemente impossibile per chiunque, è troppo. Se non si raggiungono determinati obiettivi si rischia il licenziamento, quindi si hanno ben poche scelte."

In un terzo messaggio si è poi parlato di stipendi:

"Il salario che ricevevamo era lievemente superiore a quello minimo. I capi utilizzavano questa strategia per rendere più appetibile il lavoro extra e spingerci a lavorare di più. Durante il crunch time, che può durare molti mesi, si potevano raggiungere le 60-80 ore di lavoro settimanali. Ricordo quando nel periodo precedente all'uscita del primo The Last of Us abbiamo superato le 100 ore."

Oltre al primo capitolo della serie, anche Uncharted 4 sembrerebbe aver richiesto molte ore di lavoro extra agli sviluppatori:

"Una normale settimana di lavoro era di circa 12 ore al giorno per 6 giorni a settimana e spesso non avevamo possibilità di scelta. Alcune volte restavamo in ufficio fino a mezzanotte o all'una. Alla fine del periodo di sviluppo di Uncharted 4 abbiamo iniziato a lavorare 7 giorni su 7 e, in alcuni casi, a rotazione si restava in ufficio per 24 ore. Per circa 9 mesi non ho avuto una vita al di fuori del lavoro. Alcune persone non restavano troppo tempo in ufficio semplicemente per motivi di salute. Chi di noi non lavorava abbastanza era più esposto al rischio di licenziamento rispetto a chi faceva questi turni."

Come potete facilmente intuire, si tratta di situazioni piuttosto spiacevoli nel caso in cui dovessero rivelarsi vere. Vi invitiamo però a prendere tutto con le pinze poiché, come detto poco sopra, si tratta di dichiarazioni che non possono essere in alcun modo verificate poiché gli autori hanno espresso la volontà di restare anonimi.

Tra i titoli che di recente sono stati al centro di polemiche simili troviamo Call of Duty Black Ops 4 e Mortal Kombat 11.

Sapevate che Neil Druckman ha scherzato di recente sulla data d'uscita di The Last of Us 2?