The Last of Us 2: Naughty Dog discute dell'evoluzione di Ellie e degli Infetti

The Last of Us 2: Naughty Dog discute dell'evoluzione di Ellie e degli Infetti
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Dalle pagine del PlayStation Blog, il vice presidente di Naughty Dog, Neil Druckmann, ha voluto ripercorrere le tappe principali del faticoso percorso di sviluppo intrapreso per dare forma a The Last of Us 2 e ai suoi protagonisti, da Ellie agli Infetti incrociati dalla guerriera di TLOU lungo il suo cammino.

Stando al direttore della software house californiana e mente dietro alla serie di The Last of Us, il canovaccio narrativo del secondo capitolo ha preso forma lentamente dopo aver incontrato Ashley Johnson (l'attrice che interpreta Ellie): "Quando ci siamo visti al ristorante e le illustrato la storia di TLOU 2, lei si è messa a piangere e, dopo l'imbarazzo iniziale dovuto al fatto che non volevo che le persone pensassero che stavo facendo o dicendole qualcosa di orribile, ho ripensato al fatto che era la prima volta che ricordo di aver condiviso un'idea così forte per la trama del gioco. Tutto è nato così, è il nocciolo di un'idea che cresce una volta che la esprimi a più persone e la fai diventare una visione condivisa".

Nel discutere dell'evoluzione del personaggio di Ellie, Druckmann rivela inoltre che "nel primo gioco era in cerca di una persona su cui fare affidamento, e una volta che ha conosciuto Joel in qualche modo si è aggrappata a lui". In The Last of Us 2, i rapporti tesi tra Joel ed Ellie porteranno quest'ultima ad avvicinarsi ad altre persone e ad instaurare una relazione con Dina, come riferisce lo stesso autore di Naughty Dog spiegando che "Dina diventerà la sua migliore amica e flirterà con lei. Ma saprà anche che nulla, in un mondo post-pandemico, è destinato a durare davvero per sempre", accennando così al contesto post-apocalittico che farà da sfondo all'avventura e, perchè no, alla sete di vendetta che la animerà per cercare giustizia dopo i violenti fatti accennati negli ultimi filmati di The Last of Us 2.

Non meno interessanti sono infine le considerazioni di Drukmann sugli Infetti e sulla loro evoluzione: "Se nel primo gioco avevamo bisogno di offrire l'opportunità agli utenti di documentarsi sui diversi stadi dell'infezione, adesso dobbiamo spiegare 'perchè' ci sono queste differenze tra gli stadi dell'infezione. Cosa spinge questi esseri a mutare? Senza entrare nel dettaglio, mi limito a suggerire che c'è qualcosa nell'ambiente che ha permesso col tempo il verificarsi di queste mutazioni".

In funzione dell'evoluzione degli Infetti, quindi, il ventaglio di nemici che affronteremo sarà molto ampio, o almeno questa è la promessa fatta dall'autore statunitense affermando che "avremo Runner dotati di una velocità incredibile e Clicker che si muovono lentamente ma che saranno in grado di uccidere con un sol colpo. Ci saranno poi gli Shambler che produrranno delle nuvole di acido tossico che brucia i materiali con cui entrano in contatto. Nella demo li avete visti combattere da soli, ma nel gioco finale li vedrete collaborare per produrre combinazioni di gameplay davvero interessanti".

Cosa ne pensate delle ultime dichiarazioni di Neil Druckmann? Nel lasciare a voi ogni commento o giudizio servendovi del modulo dei commenti, vi ricordiamo che The Last of Us Parte 2 è previsto in uscita per il 21 febbraio del 2020 su PlayStation 4 e PS4 Pro.