The Last of Us 2 spingerà al limite estremo l'hardware di PS4, spiegano gli sviluppatori

The Last of Us 2 spingerà al limite estremo l'hardware di PS4, spiegano gli sviluppatori
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In uno dei suoi ultimi interventi pubblicati sul PlayStation Blog ufficiale, il vice presidente di Naughty Dog e sviluppatore capo di The Last of Us 2, Neil Druckmann, ha affermato che il suo nuovo kolossal post-apocalittico sarà in grado di sfruttare ogni singola risorsa computazionale di PlayStation 4.

Discutendo delle sfide tecnologiche affrontate per infondere realismo all'esperienza grafica, visiva e artistica vissuta dagli emuli di Ellie, Druckmann ha asserito che "come accaduto con il primo capitolo di The Last of Us, anche stavolta abbiamo cercato di massimizzare le prestazioni in termini di memoria, potenza computazionale nemici a schermo e dimensione dei livelli".

In virtù degli sforzi compiuti per evolvere ulteriormente quanto di buono (o meglio, di eccezionale) è stato fatto nel 2013 con l'uscita di TLOU su PS3 in termini puramente grafici, il Game Director di Naughty Dog promette a tutti coloro che attendono con ansia l'uscita di The Last of Us 2 di "offrire scenari molto più ampi, grandi sequenze di gioco con orde di Infetti e un numero superiore di squadre di nemici che, in contemporanea, andranno a dare la caccia e a braccare il giocatore all'interno di ambienti più estesi".

Tutto ciò non costituirà una corsa al fotorealismo fine a se stessa ma, a detta di Druckmann, contribuirà ad accentuare il pathos della storia e l'immedesimazione degli utenti: grazie alle migliorie della grafica, e all'utilizzo di tutte le risorse di sistema di PS4, i protagonisti dell'avventura potranno vantare dei volti più espressivi, un'intelligenza artificiale più complessa e delle animazioni sensibilmente più fluide e naturali. A questo punto non ci resta che attendere il 21 febbraio 2020 per confutare in maniera definitiva le parole di Neil Druckmann assistendo al lancio di The Last of Us Parte 2 su PlayStation 4 e PS4 Pro.