The Last of Us 2, Jason Schreier indaga sull'origine dei leak

The Last of Us 2, Jason Schreier indaga sull'origine dei leak
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Come oramai ampiamente noto, la rete si è trovata suo malgrado ad accogliere diversi spoiler di The Last of Us Parte 2, legati sia ad elementi di trama sia di gameplay.

Le dinamiche che hanno portato il materiale riservato a divenire di dominio pubblico sono al momento ignote, ma non mancano di trovare diffusione rumor, voci di corridoio, sedicenti leak e presunte indiscrezioni. Un labirinto all'interno del quale non è semplice destreggiarsi e nell'ambito del quale, come sempre del resto, appare essenziale osservare ed interpretare con spirito critico quanto riportato dalle più disparate fonti.

Il rischio di imbattersi in informazioni false è infatti elevato ed è proprio su questo tema che è voluto tornare ad esprimersi Jason Schreier, noto ex editor di Kotaku. Tramite i Tweet che trovate in calce a questa news, il giornalista videoludico ha rilanciato un post apparso su Reddit e diventato virale in breve periodo: quest'ultimo riporta di come dietro ai leak vi sia un dipendente Naughty Dog insoddisfatto per diverse questioni legate ai sistemi di pagamento adottati sul fronte della distribuzione di The Last of Us Parte 2, con disparità di trattamento e la diffusione di un clima di insoddisfazione diffuso nel team.

Il post è stato descritto da Schreier come "completamente falso": quest'ultimo contesta i riferimenti a "centinaia di dipendenti in aspettativa" e afferma di aver parlato con diversi membri di Naughty Dog, i quali ritengono l'autore del leak estraneo al gruppo di colleghi. Su quest'ultimo punto, prosegue Schreier, il giornalista non dispone di prove definitive, ma sta cercando di apprendere maggiori dettagli. Ovviamente, osserva comunque, in un contesto di smart working, i rischi legati alla sicurezza del materiale riservato risultano sicuramente maggiori rispetto a quanto accade in situazioni ordinarie. Una presa di posizione che non vuole ritrattare quanto riportato in merito al presunto crunch presso Naughty Dog da Kotaku, ribadisce Schreier, ma che vuole contestualizzare una situazione complessa.

Come di consueto, ribadiamo che le situazioni sono spesso molto più complesse di quanto non possa trasparire a un primo sguardo, invitando a selezionare in maniera critica le proprie fonti e a ricordare che i rumor sono, appunto, semplici rumor.