The Last of Us Parte 2: le porte hanno messo in grosse difficoltà gli sviluppatori

The Last of Us Parte 2: le porte hanno messo in grosse difficoltà gli sviluppatori
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In una serie di messaggi sui social, alcuni sviluppatori di Naughty Dog hanno svelato quale aspetto di The Last of Us Parte 2 ha richiesto più fatica per essere correttamente implementato.

Tutto è nato da uno sfogo di Stephan Hövelbrinks, sviluppatore del titolo indie DeathTrash, che su Twitter ha voluto esternare il proprio odio nei confronti delle porte all'interno dei videogiochi. Nel giro di pochi minuti è arrivato a dargli solidarietà anche Kurt Margenau, ovvero il co-game director di The Last of Us Parte 2, che ha spiegato in una serie di tweet come le porte siano state una spina nel fianco di Naughty Dog nel corso dello sviluppo dell'esclusiva PlayStation. Sembra infatti che l'inserimento di porte nei giochi sia particolarmente complesso e dia vita ad una serie di bug difficilmente risolvibili. Persino il comparto audio è difficile da tenere a bada quando entrano in gioco le porte secondo le parole di Neil Uchitel, audio lead presso Naughty Dog, il quale sostiene che ricreare dei suoni che rispecchino le animazioni di apertura sia tutt'altro che semplice.

Oltre ad una serie di dettagli tecnici sulle possibili soluzioni ai problemi introdotti dalle porte (pare che in TLOU2 sia stato risolto tutto gestendo le porte come degli oggetti da spostare), Magenau fa anche notare che anche titoli di rilievo come gli episodi di Assassin's Creed tendono a non utilizzare porte proprio per le difficoltà che si possono incontrare nella loro gestione, le quali non fanno altro che sottrarre tempo prezioso che il team potrebbe dedicare ad altri aspetti della produzione.

Prima di lasciarvi ai tweet degli sviluppatori, vi ricordiamo che proprio nelle ultime ore è stata scovata una rara animazione di Ellie in The Last of Us Parte 2.