The Last of Us Parte 2: oltre alle porte, anche gli occhi hanno fatto faticare Naughty Dog

The Last of Us Parte 2: oltre alle porte, anche gli occhi hanno fatto faticare Naughty Dog
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A distanza di qualche mese dal SIGGRAPH 2020, evento dedicato alla computer grafica e non solo, sono stati pubblicati i dettagli circa l'intervento di due degli sviluppatori di The Last of Us Parte 2: il technical art director Waylon Brinck e il technical artist Steven Tang.

Stando alle parole di Brinck, la spettacolare resa degli occhi di Ellie in uno dei primissimi trailer del gioco ha richiesto un gran lavoro da parte degli sviluppatori di Naughty Dog. Sembra infatti che il sistema di rendering iniziale non fosse adatto a tutte le angolazioni e alle situazioni e non rendesse al meglio sempre: per tale motivazione il team ha creato un meccanismo completamente nuovo tramite l'analisi di numerose foto scattate ad attori e all'applicazione ai modelli 3D di effetti come le screen space shadow, grazie alle quali gli occhi acquisiscono profondità e hanno di conseguenza una resa più realistica. Come se non bastasse, Naughty Dog ha lavorato duramente anche per implementare un effetto aggiuntivo che permettesse alle pupille di riflettere la luce e che funzionasse su tutti i modelli presenti nel gioco, inclusi gli infetti e gli animali.

Vi ricordiamo che questa non è la prima volta nella quale il team di sviluppo dell'esclusiva PlayStation parla delle grosse difficoltà incontrate nel corso della creazione del gioco e proprio qualche mese fa vi abbiamo svelato i retroscena sulla complessa gestione delle porte in The Last of Us Parte 2, senza contare quella relativa alla fisica dei cavi.