The Last of Us Parte 2, reagire all'odio: il commento di Neil Druckmann

The Last of Us Parte 2, reagire all'odio: il commento di Neil Druckmann
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La pubblicazione di The Last of Us Parte 2, nonostante il trionfo in termini di accoglienza della critica e di performance commerciale, è stata accompagnata da un'ondata di reazioni ostili da parte di una certa parte dell'utenza.

Quest'ultima, in particolare, si è cimentata nella pratica del review bombing di The Last of Us Parte 2, oltre che, in taluni casi, attacchi personali sui social network al team di professionisti che ha dato forma al titolo Naughty Dog. Sull'argomento, si è recentemente espresso Neil Druckmann, Director della software house.

"Abbiamo fatto questo gioco, ci crediamo, ne siamo orgogliosi, ora è stato pubblicato e in sostanza qualsiasi sia la reazione delle persona - che piaccia o meno - va bene. È la loro reazione e non deve essere contestata". Diverso il caso in cui si superano i limiti della semplice espressione di un'opinione personale: "Tutt'altra faccenda sono gli atti carichi d'odio, le azioni vili...in quel caso è più difficile. Sopratutto quando le vedi colpire membri del team o del cast". Uno degli interpreti in The Last of Us Parte 2, afferma Druckmann, è stato in particolar modo colpito da simili atti a causa del personaggio immaginario di cui veste i panni: una circostanza di cui il Director ammette di non riuscire a capacitarsi. "Quello che cerco di fare - conclude - è semplicemente di ignorarli per quanto possibile. Quando le cose si fanno serie, abbiamo dei protocolli di sicurezza e riferiamo alle autorità competenti. Per il resto, cerchi semplicemente di concentrarti sulle reazioni positive [...]".

Di recente, Druckmann ha discusso della possibilità di realizzare un The Last of Us Parte 3, evidenziando le difficoltà di un simile percorso.