Tim Sweeney: Epic Store porta una sana competizione nel mercato PC

Da alcune settimane è stato ufficialmente aperto l'Epic Store, un nuovo marketplace digitale gestito da Epic Games che sembra poter rappresentare il primo vero competitor di Steam, che da svariati anni domina incontrastata la scena del gaming su PC.

Discutendo con gli utenti su reddit, il fondatore di Epic Games Tim Sweeney ha spiegato come la compagnia è riuscita in questi mesi ad assicurarsi alcune importanti esclusive per l'Epic Store, prima fra tutti l'interessante Hades sviluppato da Supergiant Games (già autori di Bastion, Transistor e Pyre). Epic si è innanzitutto impegnata nel pubblicizzare i titoli presenti sul suo store, ma anche partecipato al finanziamento di alcuni giochi, ed ha assicurato una maggiore percentuale sui guadagni agli sviluppatori per singola copia venduta.

Tutto questo ha convinto in molti ad approdare esclusivamente sull'Epic Store, generando non poche polemiche giunte da quegli utenti particolarmente legati a Steam e non proprio entusiasti all'idea di utilizzare un altro launcher per poter giocare a determinati titoli. Sweeney è consapevole di questo, ma assicura agli utenti che il tutto è stato fatto per portare una sana competizione tra i vari store che si dedicano al gaming su PC:

"Quando tanti store competono, il risultato è una combinazione di prezzi migliori per voi, migliori accordi per gli sviluppatori, e più investimento in nuovi contenuti e innovazioni. Queste esclusive non arrivano sullo store gratis; sono il risultato di un mix di accordi di marketing, di finanziamento nello sviluppo, e percentuali di guadagno. Tutto questo aiuta gli sviluppatori.

Capisco che si tratti di un ennesimo launcher, e che se avete Steam installato preferireste utilizzare quello. Ma se volete che in futuro vengano sviluppati altri bei giochi, per favore cercate di comprendere cosa può offrire di buono questo store".

Sweeney ha inoltre confermato che presto l'Epic Store accoglierà un sistema di recensioni, a cui potranno però partecipare solo gli sviluppatori. La compagnia vuole evitare i casi di "review bombing", in cui gli utenti si sono spesso accaniti in maniera eccessiva contro determinati giochi negli ultimi anni.