Tiny Tina's Wonderlands tra mappa JRPG ed eroi custom: le differenze con Borderlands

Tiny Tina's Wonderlands tra mappa JRPG ed eroi custom: le differenze con Borderlands
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Di ritorno dal palco digitale del PlayStation Showcase con il primo gameplay di Tiny Tina's Wonderlands, i ragazzi di Gearbox illustrano due degli aspetti più importanti in cui il titolo differirà da Borderlands, ovvero la mappa in stile JRPG e la presenza di eroi dalla classe personalizzabile.

Dalle pagine di PCGamer.com, il direttore creativo Matt Cox si riallaccia alle scene ingame dell'ultimo filmato per fornire indicazioni sulla mappa JRPG e sottolineare come "nel gioco ci saranno degli incontri casuali con i nemici, specie se vi allontanerete dal percorso principale. Una volta raggiunti da nemici, entrerete in una piccola area di combattimento in prima persona. Avranno biomi simili, ma non faranno parte delle mappe più grandi".

Sia Cox che la produttrice senior Kayla Belmore sottolineano inoltre come, in questi frangenti basati sull'esplorazione della "mappa del mondo in stile JRPG", gli utenti potranno optare per incontri di maggiore durata per avere delle ulteriori opportunità di looting, con equipaggiamenti e armi di rarità superiore. Si tratterà, per Belmore, di "fasi di esplorazione extra che porteranno i giocatori a esplorare delle mappe parallele, con attività e moduli separati che si trovano all'interno del medesimo universo di Wonderlands, con le loro sottotrame da scoprire".

Non meno interessanti sono poi le dichiarazioni condivise da Gearbox sulle pagine del PlayStation Blog in merito alla creazione dell'eroe. Stando a quanto precisato dagli sviluppatori statunitensi, in Tiny Tina's Wonderlands la creazione del proprio alter-ego passerà per l'utilizzo di un sistema multiclasse che permetterà agli appassionati di abbinare a piacimento sei rami di abilità unici. La customizzazione dell'eroe passerà anche per la scelta delle fattezze fisiche, della voce e delle caratteristiche estetiche più importanti: si tratterà quindi di un vero e proprio cambio di paradigma per una serie che, con Borderlands 3 e i capitoli precedenti, ha sempre fatto dell'immutabilità delle classi personaggio il suo mantra.