Ubisoft: i dipendenti insorgono in protesta contro le dichiarazioni di Guillemot

Ubisoft: i dipendenti insorgono in protesta contro le dichiarazioni di Guillemot
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Nel suo ultimo preoccupante report finanziario, Ubisoft ha chiarito in maniera inequivocabile di non star navidando in buone acque. Titoli della compagnia come Mario + Rabbids Sparks of Hope non stanno vendendo quanto sperato, Skull & Bones è stato nuovamente rinviato, e nel dietro le quinte pare che siano stati cancellati molti progetti.

Le dichiarazioni del CEO Yves Guillemot, che si è affidato ai suoi dipendenti per risollevare le sorti di Ubisoft, hanno spinto gli sviluppatori del team di Paris ad insorgere in protesta e ad organizzare uno sciopero.

Nello specifico, Guillemot ha affermato che la società sta cercando di tagliare spese per 200 milioni di euro nei prossimi due anni attraverso "ristrutturazioni mirate e dismissione di alcune attività non fondamentali". Guillemot ha ammesso ai dipendenti di aver bisogno della loro "piena energia e impegno per garantire che torniamo sulla strada del successo", prima di aggiungere: "Chiedo anche che ognuno di voi sia particolarmente attento e strategico con le proprie spese e iniziative, per garantire che siamo efficienti e sostenibili".

Queste parole hanno attirato le ire del sindacato Solidaires Informatique, che ha definito i commenti di Guillemot "catastrofici" e ha accusato l'amministratore delegato di pianificare "riduzioni di personale, valutare la chiusura di studi, tagli di stipendio e licenziamenti mascherati".
"In diverse occasioni, il signor Guillemot sta cercando di addossare la colpa (ancora una volta) ai dipendenti; si aspetta che ci mobilitiamo, che 'facciamo tutto da soli', che siamo 'il più sostenibili e snelli possibili'". "Queste parole significano qualcosa: straordinari, pressione manageriale, esaurimento delle energie, ecc. Il signor Guillemot chiede molto ai suoi dipendenti, ma senza alcun compenso".

Lo studio ha affermato che gli stipendi di Ubisoft non sono riusciti a tenere il passo con l'inflazione, che la società non ha implementato una settimana lavorativa di quattro giorni e che non ci sono protezioni per i team di sviluppo "esausti" dopo che i loro progetti sono stati completati.

Il sindacato avanza quindi quattro richieste:

  • Un aumento immediato del 10% per tutti gli stipendi, indipendentemente dagli aumenti annuali, per compensare l'inflazione. Con le centinaia di milioni di euro ottenuti da Tencent, ci sono soldi nelle casse dei datori di lavoro.
  • Il miglioramento delle condizioni di lavoro: in particolare, l'attuazione della settimana di quattro giorni.
  • Trasparenza sull'evoluzione della forza lavoro, sia a livello locale che globale.
  • Un forte impegno contro i licenziamenti mascherati e la condanna delle politiche manageriali abusive che spingono i dipendenti a dimettersi.

Il sindacato ha poi concluso: "E poiché il signor Guillemot e la sua cricca capiscono solo i rapporti di potere, Solidaires Informatique invita i dipendenti di Ubisoft Paris a scioperare venerdì 27 gennaio nel pomeriggio, dalle 14 alle 18". L'iniziativa coinvolgerà soltanto gli sviluppatori di Ubisoft Paris, che tramite il sindacato avevano già protestato nel 2021 per i casi di abusi sessuali e per gli investimenti, ritenuti costosi, inutili o persino dannosi degli NFT.

FONTE: pc gamer
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