Anche Ubisoft nell'occhio del ciclone: arrivano diverse accuse di molestie per i dirigenti

Anche Ubisoft nell'occhio del ciclone: arrivano diverse accuse di molestie per i dirigenti
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Un po' come accaduto con il movimento MeToo qualche tempo fa nel mondo del cinema, le accuse mosse da alcune donne nei confronti di Chris Avellone stanno spingendo sempre più persone appartenenti all'industria videoludica a denunciare fatti spiacevoli accaduti in passato.

Le ultime accuse sono state mosse nei confronti di alcuni pezzi grossi di Ubisoft come Andrien Gbinigie, Brand Marketing Manager. Stando ai tweet di Kathryn Johnston, Gbingie avrebbe addirittura stuprato la ragazza in un albergo ai tempi del PAX East 2014, quando l'uomo non occupava l'attuale posizione ed era solo il community manager della serie Assassin's Creed. La Johnston, che ora lavora per Kairos Media, era invece una redattrice della testata PureXbox. A poche ore dalla pubblicazione del tweet di denuncia da parte della community manager sono arrivate altre testimonianze come quella di Hannah Rutherford, secondo la quale non è la prima volta che sente qualcuno lamentarsi di aver subito molestie da parte di Gbingie.

Sembra però che il Brand Marketing Manager non sia l'unico ad aver ricevuto questo tipo di accuse, dal momento che altri personaggi hanno parlato di presunte molestie subite da Stone Chin, Associate Director of Public Relations. John Sylvester avrebbe definito Chin di Ubisoft e Alex Momney di Logitech dei "predatori sessuali", sostenendo anche di conoscere i nomi delle loro vittime.

Insomma, dopo il caos scoppiato per le presunte fake news e i favoritismi di IGN USA questa sera sembra essere ricca di spiacevoli avvenimenti legati al mondo dei videogames.