Uncharted Drake's Fortune: il remake sarebbe stato scartato in favore di The Last of Us

di

Un recente report di Jason Schreier ci ha portato dietro le quinte dei Sony PlayStation Studios, svelando dei retroscena sullo sviluppo di alcuni videogiochi che in realtà non sono ancora stati annunciati ufficialmente.

Schreier ha innanzitutto infranto i sogni dei giocatori desiderosi di mettere le mani su una nuova avventura di Deacon St. John, poiché secondo le sue fonti Sony avrebbe deciso di non finanziare Days Gone 2 a causa della lavorazione travagliata e della tiepida accoglienza ricevuta dal primo capitolo. Sony Bend sarebbe stata suddivisa in due gruppi di lavoro, entrambi affidati a Naughty Dog in un ruolo di supporto per lo sviluppo di un nuovo Uncharted e di un gioco multiplayer.

Il noto giornalista ha anche parlato di Visual Arts Service Group, una piccola realtà fondata nel 2007 e specializzata nel rifinire le altre produzioni di Sony. Stando a quanto riferito, diversi anni fa lo studio ha pianificato la realizzazione di un remake di Uncharted: Drake's Fortune, primo capitolo con protagonista Nathan, ma il progetto è stato subito scartato da Sony Interactive Entertainment poiché giudicato eccessivamente costoso e laborioso, a causa del grande lavoro di design aggiuntivo che avrebbe richiesto.

Il fondatore di Visual Arts Service Group, Michael Mumbauer, non si è tuttavia arreso, e ha assunto circa trenta sviluppatori (provenienti sia dai PlayStation Studios sia da team esterni) per gettare le basi per un remake di The Last of Us (nome in codice T1X) con meccaniche e look molto simili a The Last of Us Part 2, e per questo motivo meno dispendioso da realizzare. Il progetto è stato approvato da Sony, ma nonostante Visual Arts Service Group sia anche riuscita a completare un'intera sezione del gioco, nel novembre del 2019 Hermen Hulst - ex Guerrilla Games che in quei giorni diventava capo dei PlayStation Studios - si è mostrato molto diffidente nei confronti del progetto, giudicandolo troppo costoso. A quanto pare, il budget richiesto era al di sopra di quello stanziato per gli altri remake di Sony. Nonostante ciò, T1X non è stato cancellato.

In quei mesi, dopo il rinvio di The Last of Us Part 2 dal 2019 al 2020, a Visual Arts Service Group è stato tuttavia chiesto di aiutare Naughty Dog nel completamento dei lavori di rifinitura per la seconda avventura di Ellie, di conseguenza il piccolo team è stato costretto a fermare i lavori sul remake di The Last of Us. Dopo l'uscita del secondo capitolo su PS4 ci sono stati grossi cambiamenti: Sony ha affidato i lavori di The Last of Us Remake a Naughty Dog relegando Visual Arts Service Group, il piccolo studio che aveva concepito il progetto, ad un ruolo di supporto. Alla fine del 2020 quasi tutti i membri dello staff originario (inclusi il fondatore Mumbauer e il game director David Hall) hanno quindi deciso di lasciare Visual Arts Service Group. Il futuro del team di Mumbauer, scherzosamente definito Naughty Dog South, adesso risulta ignoto.