20
Speciale Videogiochi
Hideki Kamiya: una carriera costellata di successi, con un solo grande rimpianto

Davide Leoni
A un anno dal suo reveal ufficiale, l’Unreal Engine 5 di Epic Games è da poco entrato in early access, offrendo a sviluppatori professionisti e amatoriali un’ottima occasione per testare con mano il nuovo motore grafico della compagnia di Tim Sweeney.
L’inizio della fase di accesso anticipato dell’Unreal Engine 5 rappresenta senza alcun dubbio una notizia eccellente non solo per il pubblico videoludico, ma anche per la platea degli sviluppatori, specialmente considerando quella che sembra essere la priorità numero uno di Epic, ovvero fornire agli addetti ai lavori una serie di strumenti in grado di velocizzare i processi produttivi senza compromettere in alcun modo la qualità dei risultati. Oltre a un’interfaccia più intuitiva ed efficiente, la nuova iterazione del motore propone un catalogo di automatismi pensati per snellire lo sviluppo e facilitare operazioni generalmente molto complesse, che si tratti di gestire l’illuminazione globale in relazione a tutti gli asset presenti in un ambiente, di arricchire la scena con effetti avanzati o di adattare un set di animazioni alle caratteristiche morfologiche di una determinato scenario.
L’accesso immediato e gratuito all’enorme catalogo di Quixel Megascans, la più ricca libreria di asset dell’industria videoludica, e la totale integrazione di quest’ultima con l’Unreal Engine 5 rappresentano inoltre una preziosa scorciatoia per la produzione di ambientazioni fotorealistiche estremamente articolate, composte a partire da singoli elementi che possono essere inseriti nello scenario con un semplice "drag and drop". Tra i principali punti di di forza dell’engine c’è dunque la forte sinergia tra tutti i tool che fanno parte dell’ecosistema, progettati per interagire in maniera organica per assecondare la creatività degli studi. A questo proposito, Epic ha ribadito come una degli obiettivi della compagnia sia quello di ridurre al minimo i limiti imposti alla visione artistica degli sviluppatori.
Un proposito che non riguarda solamente la qualità grafica ottenibile con il motore, ma anche la flessibilità dell’engine quando si parla di ottimizzazione. Se da una parte la suddivisione della mappa in quadranti scalabili può alleggerire, e molto, la mole di lavoro a carico dell’hardware, dall’altra tecnologie come il sistema d’illuminazione lumen può arrivare ad offrire risultati paragonabili a quelli del ray tracing ma con un dispendio di risorse decisamente più contenuto. A questo proposito, appare molto promettente anche la Temporal Super Resolution, una tecnica di upscaling evoluta che dovrebbe permettere agli sviluppatori di ottenere un livello di dettaglio paragonabile al 4K nativo a partire da una risoluzione di rendering fissata a 1080p, e pertanto garantire un frame rate più solido senza pregiudicare la qualità della messa in scena.
Tenendo a mente la piena compatibilità di queste tecnologie con le macchine da gioco dell’attuale generazione, appare chiaro come la proposta di Epic potrebbe rappresentare una valida alternativa al DLSS di NVIDIA, ampiamente considerato come una risorsa eccezionale per bilanciare qualità visiva e impatto prestazionale. Va da sé che solo il tempo potrà dirci se la proposta di Epic si confermerà all’altezza delle aspettative, ma le premesse sono davvero stimolanti. Come intuibile, la fase di accesso anticipato offrirà a molti team la possibilità di testare con mano questo potenziale, e non vediamo l’ora di vedere qualche prototipo in azione. Il lancio ufficiale dell’Unreal Engine 5 è previsto per i primi mesi del 2022, e non possiamo fare a meno di sperare che questo esordio segni un vero e proprio punto di svolta per l’industria.
Altri contenuti per Unreal Engine 5
Contenuti più Letti