Videogiochi come forma d'arte: Hideo Kojima tra i giudici del Festival di Venezia 2020

Videogiochi come forma d'arte: Hideo Kojima tra i giudici del Festival di Venezia 2020
di

Con una mossa a sorpresa destinata a scardinare, si spera definitivamente, l'accezione dei videogiochi come "forma d'arte minore", i curatori della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2020 hanno offerto a Hideo Kojima l'onore, e l'onere, di partecipare all'evento assumendo il prestigioso ruolo di giudice.

La presenza di Hideo Kojima al Festival di Venezia 2020 è perciò una delle sorprese più inattese che gli organizzatori dell'evento hanno voluto fare a tutti gli appassionati di cinema, e di videogiochi, nello stilare la lista delle personalità che andranno a comporre le giurie delle varie sezioni del Concorso di Venezia 77.

Nel momento in cui scriviamo, il vulcanico sviluppatore che ha dato forma agli universi di Metal Gear Solid e, più recentemente, del kolossal post-apocalittico di Death Stranding non ha ancora offerto un commento ufficiale ma si è limitato a riprendere sui suoi profili social la notizia della sua nomina a giudice da parte della Biennale di Venezia.

Se accetterà il prestigioso incarico affidatogli dagli organizzatori della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, al papà di MGS e dell'avventura sci-fi di Sam Bridges, da sempre innamorato dell'Italia e dei suoi artisti più influenti (non ultimo il compianto compositore Ennio Morricone) spetterà perciò il compito di selezionare il vincitore del Premio Venice Virtual Reality insieme alla regista Celine Tricart (The Key) e al regista Asif Kapadia (The Warrior, Maradona). Venezia 2020 si terrà dal 2 al 12 settembre, con una formula rivista in funzione delle ormai note problematiche legate all'emergenza Coronavirus.