Videogiochi: il settore free-to-play è più stimolante per gli sviluppatori?

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L'ex vice presidente di Activision, Robin Kaminsky, crede che i videogiochi free-to-play siano "l'ambiente di sviluppo più interessante e stimolante" per gli sviluppatori del settore. In un editoriale pubblicato su IndustryGamers, Kaminsky afferma che il preconcetto che bolla i titoli gratuiti come semplici da realizzare, e privi di alcun estro da parte di chi li sviluppa, è quanto di più sbagliato ci possa essere.
"Un titolo F2P di successo, inventivo ed emozionante è, ad oggi, l'ambiente di sviluppo più interessante e stimolante disponibile per i programmatori, designer e artisti".

Kaminsky a ritiene che, nel realizzare un gioco tradizionale, il principale (e forse unico) obiettivo nel creare i contenuti sia quello di vendere il prodotto al consumatore.
"Gli sviluppatori non hanno bisogno di curare ogni parte del gioco, basta realizzare un prodotto sufficientemente accattivante da garantirne la vendita. I giochi free-to-play non dispongono di questo "lusso"."
Secondo Kaminsky, la sfida per gli sviluppatori F2P è più ardua. I loro prodotti devono necessariamente creare "un' intensa risposta emotiva" nel giocatore, affinche questo continui a giocare, così da permettere al modello di monetizzazione applicato a questo tipo di giochi di funzionare.
"Credo che il  free-to-play sia la nuova frontiera dello sviluppo di giochi in occidente. A fare l'esperienza di gioco in questi titoli sono le persone, non la grafica, o le meccaniche, o l'IA. I software devono essere progettati per guidare il consumatore ad interagire con il gioco e, idealmente, con gli altri."