Videogiochi in Giappone: i piccoli negozi sono in crisi

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Un dipendente della piccola catena giapponese Pao è stato recentemente intervistato dal sito Gekicore Gamelife: in questa occasione Osho (questo il nickname dell'impiegato) si è detto poco fiducioso riguardo il futuro dei negozi di videogiochi in Giappone, destinati probabilmente a scomparire nel giro di pochissimi anni.

I giocatori giapponesi infatti hanno spostato le loro attenzione sui giochi per smartphone e tablet, inoltre il mercato digitale sta prendendo sempre più piede, così come l'acquisto presso negozi online (Amazon in particolar modo, ma non solo). I piccoli negozi sono in crisi e non riescono a generare profitti, moltissimi store si sono specializzati in retrogame e tanti altri hanno iniziato a vendere carte da gioco, giocattoli ed action figure per cercare di arginare le perdite. I videogiochi tradizionali per console non generano ormai grandi numeri in Giappone, tranne rarissimi e isolati casi limitati a brand popolari (Pokemon, Monster Hunter, Yokai Watch tra tutti). Ormai solamente grandi catene come Tsutaya e Bic Camera continuano a generare profitti, questi grandi store però non vendono solamente videogiochi ma anche elettronica di consumo, per i piccoli rivenditori però la situazione sembra piuttosto desolante.