Videogiochi italiani e valore culturale: il Ministro Franceschini firma nuove agevolazioni

Videogiochi italiani e valore culturale: il Ministro Franceschini firma nuove agevolazioni
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Con un mercato italiano dei videogiochi in straordinaria crescita e il settore che ha registrato risultati sorprendenti nel corso dell'intero 2020, l'industria videoludica si rende protagonista di un'interessante provvedimento ad opera del nostro Ministero della Cultura.

Il Ministro Dario Franceschini, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco, ha infatti firmato le disposizioni applicative del credito d'imposta destinato al mondo delle software house italiane. Il provvedimento mira a incentivare e supportare lo sviluppo di videogiochi a firma nostrana, tramite il riconoscimento ai team di sviluppo di un'aliquota d'imposta pari al 25% del costo di produzione, per un ammontare annuo massimo di 1 milione di euro. Per poterne usufruire, le software house dovranno soddisfare alcuni requisiti:

  • Sede legale all'interno dello spazio economico UE;
  • Essere soggetti a tassazione in Italia;
  • Capitale sociale e patrimonio netto non inferiori a 10.000 euro ciascuno;
  • Un importo non inferiore al credito d'imposta riconosciuto dovrà essere speso all'interno dello spazio economico europeo;

I videogiochi sono frutto dell’ingegno creativo – ha dichiarato il Ministro Franceschini – ed è giusto che, analogamente a quanto avviene per il cinema e l’audiovisivo, possano ricevere un sostegno, se riconosciuti come opere di particolare valore culturale. In Italia il settore è in crescita esponenziale, con numerose start up di under 30 in grado di sviluppare prodotti di elevata qualità, attrarre le grandi produzioni internazionali e far crescere i giovani talenti. Si tratta di vere e proprie officine creative, che meritano ogni sostegno e possono contribuire a nuovi modi di conoscere e di apprendere”.

L'aiuto fiscale non potrà superare complessivamente il 50% dei costi di produzione totali di un videogioco. Prima di divenire pienamente operativo, il provvedimento sarà soggetto ad approvazione da parte della Commissione Europea UE.