I videogiochi migliorano i riflessi oppure no?

I videogiochi migliorano i riflessi oppure no?
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I videogiochi, così come anche gli stessi videogiocatori in prima persona e in generale l’intera industria videoludica, sono da tempo abituati ad essere oggetto di attacchi mediatici da parte di trasmissioni televisive e altri media con l’accusa di essere deleteri per la salute e lo sviluppo dei ragazzi più giovani.

Negli ultimi tempi tuttavia questo trend non proprio positivo, peraltro ancora oggi non supportato da prove concrete, sembrerebbe aver ricevuto qualche spinta in senso contrario grazie ad alcuni studi scientifici che sembrerebbero dimostrare invece che i videogiochi potrebbero avere alcuni effetti positivi sulla crescita e lo sviluppo di bambini e ragazzi - naturalmente se utilizzati senza eccessi e con le corrette modalità d’uso.

In particolare, uno studio dell’Università di Rochester (New York, USA) condotto da Daphne Bavelier e C. Shawn Green del Center for Visual Science ha infatti evidenziato che i ragazzi nella fascia dai 18 ai 23 anni che possono essere identificati come videogiocatori assidui - ovvero ragazzi che trascorrono almeno 4 ore a settimana a contatto con i videogiochi - sembrerebbero possedere capacità di risposta agli stimoli visivi dell’ambiente intorno a loro decisamente superiori a quelle dei loro coetanei che invece non videogiocano.

Nello specifico, le abilità che migliorano nel campione di ragazzi videogiocatori riguardano la capacità di mantenere l’attenzione su molteplici stimoli visivi differenti, la quantità di particolari che vengono registrati osservando un’immagine per un brevissimo periodo di tempo e l’ampiezza del campo visivo che può essere tenuto contemporaneamente sotto controllo da una singola persona. Inoltre, i ragazzi giocatori risultano in grado di identificare e distinguere stimoli visivi sequenziali anche estremamente veloci e ravvicinati tra di loro, anche ad intervalli di soli 200-500 millisecondi tra uno e l’altro.

Infine, lo stesso studio ha invece evidenziato e dimostrato che, facendo esercitare quotidianamente i ragazzi non videogiocatori con giochi di azione o di logica, quest’ultimi erano in grado nel giro di pochi giorni di migliorare la qualità e la prontezza dei propri riflessi. In generale, è quindi possibile affermare che comprovati studi scientifici confermano che un utilizzo continuato di videogiochi permette ai giovani videogiocatori di migliorare i propri riflessi, oltre ad altre importanti qualità.