Violenza e videogiochi: torna a parlarne l'American Psychological Association

Violenza e videogiochi: torna a parlarne l'American Psychological Association
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In maniera piuttosto ciclica, quella di un presunto rapporto tra violenza e comportamenti violenti è una tematica che torna ad attirare le attenzioni del grande pubblico.

Anche in tempi relativamente recenti non sono mancati aspri confronti sul tema, che hanno visto intervenire direttamente sull'argomento sia importanti figure politiche sia grandi software house. Ora, l'APA (American Psychological Association) è tornata ad esprimersi sull'argomento, pubblicando una dichiarazione sulle pagine del proprio sito ufficiale. Quest'ultima rappresenta un aggiornamento sulle posizioni sposate dall'ente nel corso del 2015.

Il messaggio si apre con la seguente dichiarazione: "Non c'è sufficiente evidenza scientifica per sostenere un legame causale tra videogiochi violenti e comportamenti violenti, secondo una risoluzione aggiornata adottata dall'American Psychological Association". La presa di posizione giunge in seguito all'istituzione presso l'ente di un'apposita task force, volta ad offrire un aggiornamento delle valutazioni espresse in una risoluzione dell'agosto 2015, "alla luce delle molte occasioni in cui membri dei media o politici hanno citato quella risoluzione come prova che videogiochi violenti sono la causa di comportamenti violenti, incluse sparatorie di massa".

"La violenza - prosegue il comunicato APA - è una complessa problematica sociale che probabilmente trova radici in molti fattori che meritano attenzione da parte di ricercatori, politici e pubblico. Attribuire la violenza ai videogiochi non è scientificamente solido e devia l'attenzione da altri fattori, come un passato di violenza, che sappiamo dalla ricerca essere un indicatore rilevante di futura violenza".