Xbox Game Pass non genera profitti? 'Deve crescere ancora', riflette Tom Warren

Xbox Game Pass non genera profitti? 'Deve crescere ancora', riflette Tom Warren
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Discutendo sui social delle anticipazioni trapelate dalla documentazione della causa Apple vs Epic, il giornalista Tom Warren ha condiviso delle interessanti riflessioni sulla fattibilità a medio-lungo termine della strategia portata avanti da Microsoft con Xbox Game Pass.

Il noto giornalista di The Verge ha discusso degli ingenti investimenti effettuati da Microsoft per rimpolpare di contenuti la ludoteca digitale del Game Pass per concentrarsi sul ritorno economico generato dalla vendita dei pacchetti di abbonamento.

Stando a quanto sottolineato da Warren, "se Xbox Game Pass fosse un servizio capace di generare profitti per Microsoft, lo avrebbero già sottolineato snocciolando tutti i dati nelle ultime riunioni con gli azionisti. Ma il Game Pass ad oggi non è un servizio redditizio, per esserlo deve crescere ancora e questa crescita ha un costo in termini di investimenti, acquisizione di giochi e altro".

A detta di Warren, perciò, per adesso le entrate generate da Microsoft con gli abbonamenti non bastano per farne un sistema profittevole e, quindi, capace di autosostenersi economicamente, da qui gli enormi sforzi profusi dalla casa di Redmond per attrarre sempre più utenti al servizio tramite acquisizioni e accordi di partnership con software house e publisher affermati.

Pur trattandosi di "semplici" riflessioni non basate su leak o dati ufficiali, vale comunque la pena sottolineare le dichiarazioni di Tom Warren. Il Senior Editor di The Verge, infatti, è risultato essere una delle fonti più affidabili in tema di indiscrezioni e di voci di corridoio "da insider" legate a Microsoft, basti pensare alla recente anticipazione dell'arrivo su Xbox Series X/S di oltre 50 giochi con FPS Boost.