Xbox e Nintendo, addio agli emulatori non ufficiali di terze parti: arriva l'annuncio

Xbox e Nintendo, addio agli emulatori non ufficiali di terze parti: arriva l'annuncio
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Mentre il mondo Xbox è in trepidante attesa di accogliere tutti i giochi annunciati dell'ID@Xbox, da The Last case of Benedict fox a Kabaret, ormai prossimi dalla loro pubblicazione, proprio dal fronte verde crociato emergono alcune notizie interessanti circa quella che sembrerebbe essere l'impossibilità di accedere agli emulatori di terze parti.

Il tutto è stato oggetto, proprio nelle ultime ore, di alcuni Tweet pubblicati da Alyanna McKenna, Developer presso Microsoft Azure, e l'account dell'insider @videotech_. A quanto pare, infatti, Microsoft avrebbe deciso di vietare gli emulatori non ufficiali su Xbox Series X/S e Xbox One. Secondo quanto affermato dalla Developer sopracitata, la notizia sarebbe connessa ad alcune problematiche legali emerse di recente.

Come riportato da McKenna dall'email ricevuta da un membro del team QA di Xbox, sappiamo che "Il motivo principale del divieto è legato ad alcune questioni legali con Nintendo. Sebbene l'emulazione in sé non sia illegale, essa può essere usata per giocare giochi da console che sono ancora protetti da copyright senza autorizzazione, il che può creare problemi con Nintendo e gli affiliati".

Le ragioni sarebbero dunque da ricercare nel tentativo di non incrinare i rapporti tra le due aziende, soprattutto a fronte dell'accordo di dieci anni tra Microsoft-Activision e Nintendo per portare Call of Duty sulle console della Grande N. "Inoltre", continua l'email, "prendiamo sul serio la sicurezza e alcuni emulatori richiedono autorizzazioni che vanno oltre quelle tipiche di un'applicazione. Questo potrebbe creare un potenziale rischio per la sicurezza, in quanto questi permessi possono essere usati come exploit da malintenzionati per accedere a contenuti sensibili. Per questa ragione, abbiamo deciso di vietare gli emulatori sullo Store Xbox".

Ciò nonostante, l'emulazione legale non verrà in alcun modo vietata dalla casa di Redmond, la quale è alla ricerca di nuove soluzioni per garantire questa importante possibilità offerta dalle console dell'ecosistema Microsoft. "Siamo in trattative con gli sviluppatori di emulatori legittimi per portare il loro software sulla nostra piattaforma, assicurandoci che vengano rispettate tutte le leggi sul copyright e i protocolli di sicurezza".