Xbox Scarlett e video 8K a 120 Hz, sono davvero possibili?

Xbox Scarlett e video 8K a 120 Hz, sono davvero possibili?
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Le console di nuova generazione stanno catturando le attenzioni degli appassionati con caratteristiche roboanti. Da un lato Sony ha annunciato il supporto alla risoluzione 4K a 120 Hz per PS5, dall'altro Microsoft rilancia parlando addirittura di 8K a 120 Hz per Xbox Scarlett.

Se dovessimo fare un confronto con le prestazioni offerte dalle migliori GPU disponibili oggi su PC sembra impossibile che le nuove console possano sfruttare al meglio queste risoluzioni in ambito ludico, stessa cosa si può affermare in campo video: non esistono formati o standard video consumer che possono riprodurre filmati con un numero di fps elevati, che trarrebbero beneficio dall'alto refresh rate, stessa cosa vale per l'8K, dove la creazione di un supporto ottico è ancora lontana e anzi, potrebbe addirittura non essere mai realizzato.

La verità è che nessuno sa per certo in quali campi Sony e Microsoft intendono applicare queste risoluzioni, la speranza è che non siano solo annunci fatti per generare clamore, ma che abbiano un utilizzo pratico per i futuri acquirenti.

C'è una differenza però nell'approccio tenuto dalle due aziende, Sony si è limitata infatti a parlare di 4K a 120 Hz, mentre Microsoft si è spinta addirittura oltre, arrivando all'8K a 120 Hz. Si tratta di una risoluzione estremamente elevata che porta lo standard HDMI 2.1 ben oltre il suo limite. Come potete leggere nella tabella in calce a questa news, i 48 Gbps disponibili bastano solo per rappresentare a schermo un segnale in 8K a 60 Hz, per arrivare a 120 Hz viene utilizzata una tecnica chiamata Display Stream Compression (DSC).

Di questa tecnologia si è parlato poco, del resto è una funzione che si è resa necessaria solo di recente in ambito consumer, ma grazie ad essa è possibile comprimere il segnale video in 8K a 120 Hz per veicolarlo attraverso le HDMI 2.1.

Questa tecnica di compressione è disponibile da prima dell'arrivo delle HDMI 2.1 ed è giunta oggi alla versione 1.2. Secondo VESA, sviluppatrice di questo standard open source, la compressione apportata è virtualmente senza perdita di qualità: il segnale perde effettivamente dati duranti il processo ma questa mancanza non viene percepita dall'occhio umano.
La DSC agisce su un valore chiamato BPP (Bit per Pixel) diminuendo quindi il numero di bit necessari a rappresentare sullo schermo un frame. Per capire quanto sia necessaria la sua applicazione basta un semplice esempio: un'immagine RGB a 24 bit richiede 24 bit per pixel per essere rappresentata a schermo, applicando il DSC invece il numero di bit scende da a 12, dimezzandosi. Si possono usare diversi livelli di compressione in base alla qualità finale desiderata, con un impatto sulla banda necessaria al trasporto delle informazioni video anche più elevato.

Pur essendo una tecnologia integrata nelle HDMI 2.1 la presenza delle nuove porte in un TV non implica la sua effettiva disponibilità. Il motivo è semplice: ad esempio un televisore 4K con HDMI 2.1 può gestire un segnale video UHD a 120 Hz senza alcuna compressione. Solo salendo all'8K a 120 Hz la DSC diventa necessaria, appare quindi probabile che solo i TV 8K la adottino, a risoluzioni inferiori non serve.

Xbox Scarlett quindi potrebbe davvero gestire segnali in 8K a 120Hz, la tecnologia per farlo c'è già oggi, resta solo da capire se e come questa risoluzione sarà utilizzata.

Xbox Scarlett e video 8K a 120 Hz, sono davvero possibili?