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Speciale Videogiochi
Alan Wake 2 è inquietante! Sam Lake vuole infonderci nuove paure

Antonio Izzo
Nella strategia comunicativa elaborata da Microsoft per Xbox Series X, la retrocompatibilità con i giochi delle precedenti generazioni ha sempre ricoperto un ruolo centrale.
Bistrattata da una certa frangia di videogiocatori, in realtà questa funzione porta con sé numerosi benefici. Un passaggio "morbido", che non interrompe i rapporti con le librerie delle passate generazioni, potrebbe innanzitutto mettere un freno allo sviluppo delle remastered, anche perché Xbox Series X - così come PlayStation 5 - migliora l'aspetto tecnico dei vecchi giochi, oltre a ridurne sensibilmente i tempi di caricamento.
I benefici della retrocompatibilità sono stati oggetto di un'attenta disamina del nostro Francesco Fossetti, che dopo l'arrivo di Xbox Series X in redazione ha avuto modo di testare la console next-gen in lungo e in largo. Anche nella peggiore delle ipotesi, si hanno giochi visivamente simili alla controparte Xbox Series X ma con un framerate stabilizzato e privo delle oscillazioni che potevano inficiare il gameplay in passato. Ci sono poi giochi che sulla console next-gen di Microsoft godono di una seconda giovinezza, come Kingdom Hearts 3, che diventa letteralmente uno spettacolo, e Sekiro e Monster Hunter World, la cui responsività ai controlli aumenta a dismisura. Per maggiori dettagli, siete invitati a leggere le impressioni sulla retrocompatibilità di Xbox Series X del Fossa e a guardare il Video Speciale in apertura di notizia.
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