xQc accusa i colleghi: guadagnerebbero denaro con gli eventi benefici

xQc accusa i colleghi: guadagnerebbero denaro con gli eventi benefici
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xQc, si è reso protagonista dell'ennesima polemica. Nel corso di un suo stream, l'ex pro player di Overwatch ha affermato che la maggior parte dei creatori di contenuti su Twitch verrebbe pagata per gli eventi di beneficenza (tra l'altro aumentati esponenzialmente) attraverso stream e apparizioni, sottolineando che si tratta di un fatto risaputo.

Sui social, come al solito, si è scatenata una ridda di accuse, insinuazioni e reazioni. Molti degli streamer più influenti, noti per aver partecipato o supportato diversi “charity event” non si sono mostrati molto d'accordo con le affermazioni di xQc, estrapolate in una clip che vi riportiamo in calce alla notizia.

Dopo aver visto il baillamme mediatico, DrLupo, streamer famosissimo e coinvolto nelle attività benefiche, tanto da esser riuscito a raccogliere ingenti somme di denaro per finanziare un ospedale pediatrico a Memphis (il St. Jude Children's Hospital), ha subito chiarito su Twitter che "personalmente non sono mai stato pagato per raccogliere fondi".

È intervenuta anche la consorte di Ninja nella discussione, Jessica Blevins, avendone peraltro tutto il diritto essendo anche la manager dello streamer dai capelli blu. La Blevins ci ha tenuto a sottolineare che lei "non ha mai sentito parlare di un singolo streamer pagato per raccogliere denaro".

Dal coro di dissenso si è levata la voce dello streamer in forza al Team Liquid, IwillDominate, il quale avrebbe ammesso che forse alcune organizzazioni benefiche potrebbero aver pagato gli streamer. Ma ha detto che gli enti di beneficenza con cui ha lavorato in passato per sostenere le raccolte fondi per combattere il COVID-19 e le vittime della tragica sparatoria al torneo di Madden nell'agosto 2018 non hanno mai pagato nulla.

Rispondendo ad alcune delle numerosissime critiche ricevute, xQc ha risposto pubblicando su Twitter uno statement che ridurrebbe di molto la casistica.

Almeno, in quelli compresi nella sua ristretta cerchia e per i casi che gli si sono presentati. Inoltre non riguarderebbe, a suo dire, gli enti di beneficienza più importanti e in vista.