Zelda: A Link Between Worlds punta a rendere felici i fan senza alienare i nuovi giocatori

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Eiji Aonuma, producer della serie Legend of Zelda, ha ammesso che una delle sfide più difficili da superare con The Legend of Zelda: A Link Between Worlds, sequel di A Link to The Past per Nintendo 3DS, era riuscire a far felici i fan che hanno giocato al titolo originale senza alienare chi si avvicina alla saga per la prima volta.
In un'intervista a Edge, Aonuma ha detto:
"I Fan del gioco originale hanno un sacco di memorie a cui sono legati, e quando abbiamo annunciato il sequel sono sicuro che alcuni di loro erano dubbiosi dell'idea che noi avremmo aggiunto cose nuove al lore del gioco."

Aonuma ha spiegato che la sfida era riuscire a trovare cosa le persone hanno amato del titolo originale, e rispettarlo.
"E' stato un punto di discussione molto acceso con lo staff: quanto fan service dovevamo offrire senza che questo prendesse il sopravvento. Abbiamo pensato ad un modo per rendere le novità eccitanti per i fan senza alienare le persone che non hanno mai giocato l'originale. Abbiamo prestato molta attenzione a questo".
Alla domanda sul perchè creare un sequel di un titolo uscito 22 anni fa, Aonuma ha detto:"E' stato il primo gioco che ho giocato, e mi ha aperto gli occhi su tutte le cose che un videogame può essere. E' il titolo che mi ha ispirato a diventare uno sviluppatore".
"Quando è arrivato il 3DS, ho pensato che fosse fantastico creare uno Zelda 2D che potesse essere giocato in 3D, era una nuova sfida. Ho considerato la combinazione di una visuale laterale con quella top-down di A Link To The Past. Quindi siamo arrivati all'idea di creare un nuovo gioco ambientato in quell'universo."