Quanti Zelda esistono? Tutti i giochi di Link dal primo all'ultimo

The Legend of Zelda: tutti i giochi in 6 minuti
Speciale: Nintendo Switch
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Al pari di Final Fantasy e Dragon Quest, quella di The Legend of Zelda è una delle saghe videoludiche più antiche e longeve. Ma quanti sono e quando sono usciti i vari episodi della serie con protagonista l’eroico Link?

Creata da Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka, la primissima incarnazione di The Legend of Zelda è uscita in Giappone il 21 febbraio 1986. In Europa e Nord America, invece, gli appassionati di action-adventure dovettero aspettare l’anno successivo, quando il titolo approdò su NES. Chiamata semplicemente Zelda II The Adventure of Link, la seconda incarnazione del franchise venne lanciata sempre su Famicon 12 gennaio 1987, per poi sbarcare anche sui NES occidentali nel terzo quadrimestre del 1988.

Prendendosi una pausa di ben quattro anni, la serie tornò il 21 novembre 1991, quando The Legend of Zelda A Link to the Past – un titolo che ancora oggi viene considerato uno dei più grandi videogiochi di tutti i tempi – andò a rimpolpare la line-up dello SNES. The Legend of Zelda Link's Awakening è stato invece il primo episodio sviluppato per Game Boy, ed il suo esordio sul suolo nipponico risale al lontano 6 giugno 1993.

Quinta iterazione della serie principale e prima a vantare una grafica tridimensionale, The Legend of Zelda: Ocarina of Time piombò su Nintendo 64 il 21 novembre 1998, introducendo meccaniche – come il sistema di target-lock – che nel tempo sarebbero diventate degli elementi piuttosto comuni negli adventure game. Per promuovere il lancio del Game Boy Color, il 12 dicembre 1998 Nintendo immesse sul mercato The Legend of Zelda: Link's Awakening DX, una riedizione dell’episodio pubblicato qualche anno prima su Game Boy e che di inedito aveva solo un dungeon opzionale, una manciata di nemici e qualche puzzle basato appunto sui colori. A partire dal 27 aprile 2020, invece, i giocatori nipponici poterono cimentarsi con The Legend of Zelda: Majora's Mask, un titolo per Nintendo 64 che fungeva da sequel diretto di Ocanina of Time.

Sviluppati da Flagship (una sussidiaria di Capcom), The Legend of Zelda: Oracle of Seasons e Oracle of Ages vennero pubblicati su Game Boy Color il 27 febbraio 2001, e la particolarità dei due titoli è che la trama principale – incluso il vero boss finale – si rivelava solo dopo averli completati entrambi. Con l’uscita del Game Boy Advance, il 2 dicembre 2002 Nintendo lanciò The Legend of Zelda: A Link to the Past & Four Swords, ossia una cartuccia contenente il port del titolo per SNES e un originale gioco multiplayer che permetteva ad un massimo di quattro utenti di collaborare per risolvere dei puzzle.

La successiva iterazione della saga principale, vale a dire The Legend of Zelda: The Wind Waker, si palesò su Game Cube il 13 dicembre 2002, proponendo ai fan la prima avventura di Toon Link. Il 18 marzo 2004 venne pubblicato The Legend of Zelda Four Swords Adventures, un titolo multiplayer cooperativo per Game Cube che vedeva Link e i suoi tre cloni alle prese col suo malvagio doppelganger. Il franchise di Nintendo tornò su piattaforme portabili il 4 novembre 2004, quando l’acclamato The Legend of Zelda The Minish Cap ammaliò i possessori del Game Boy Advance.

L'eroe dalla tunica verde si presentò su GameCube e Nintendo Wii il 19 novembre 2006, con l’uscita di The Legend of Zelda Twilight Princess, che su Metacritic ottenne il ponteggio più alto del proprio anno d’esordio. Se il 23 giugno 2007 assistemmo al lancio su Nintendo DS di The Legend of Zelda: Phantom Hourglass, il 7 dicembre 2009 la prima console a due schermi accolse anche The Legend of Zelda: Spirit Tracks.

Forte della nuova macchina immessa sul mercato solo qualche mese prima, il 16 giugno 2011 la Casa di Kyoto conquistò i favori dei fan con il lancio di The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D, un remake per Nintendo 3DS dell’omonimo titolo per Nintendo 64. Mentre il 18 novembre dello stesso anno venne lanciato su Nintendo Wii di The Legend of Zelda: Skyward Sword, che si avvaleva del Wii Motion Plus controllare in modo realistico la spada dell’eroe di Hyrule, il 20 settembre 2013 segnò l’esordio su Wii U di The Legend of Zelda: The Wind Waker HD.

Spostandosi per qualche tempo sulle macchine handheld, l’epopea di Link proseguì il 22 novembre 2013 con l’uscita di The Legend of Zelda: A Link Between Worlds su Nintendo 3DS, seguito il 13 febbraio 2015 dal richiestissimo The Legend of Zelda: Majora's Mask 3D, ovvero il remake del sequel di Ocarica of Time, e il 22 ottobre dello stesso anno da The Legend of Zelda: Tri Force Heroes, l’ennesimo spin-off fortemente incentrato sul multiplayer cooperativo e sulla soluzione di enigmi.

Mentre il 4 marzo 2016 la non troppo folta scuderia di Wii U ha accolto The Legend of Zelda Twilight Princess HD, il 3 marzo 2017 siamo stati rapiti dalla più vasta avventura vissuta dal coraggioso Link, ossia The Legend of Zelda: Breath of the Wild per Wii U e Nintendo Switch. In attesa che il sequel del capolavoro Nintendo raggiunga i negozi, il 20 settembre 2019 i possessori di Switch si sono lanciati a capofitto in The Legend of Zelda: Link's Awakening (2019), remake dell’omonimo titolo lanciato originariamente su Game Boy, mentre lo scorso 16 luglio è stato The Legend of Zelda: Skyward Sword HD a farci riscoprire un grande classico del passato.