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L'enorme mappa open world di Zelda Tears of the Kingdom è una cornucopia di segreti, una sorpresa continua per tutti gli appassionati che stanno seguendo le orme di Link. Se state esplorando Hyrule, eccovi perciò alcuni dettagli incredibili di Zelda TOTK che possono esservi sfuggiti nelle prime ore di gioco.
Tra gli innumerevoli 'tocchi di classe' che contraddistinguono il capolavoro appena approdato in esclusiva su Nintendo Switch, il meno evidente è, se vogliamo, proprio il primo che viene presentato al pubblico, ovvero la sequenza di apertura. Il team al seguito di Eiji Aonuma ha infatti deciso di accogliere i nuovi esploratori del regno di Hyrule con una semplicissima schermata nera accompagnata dalla scritta "Nintendo presenta The Legend of Zelda Tears of the Kingdom". Una scelta insolita (almeno in ambito videoludico) che testimonia l'incredibile sicurezza dimostrata da Nintendo nel lasciare che sia il gioco stesso a presentarsi al pubblico, senza chissà quale sequenza spettacolare o scena in cinematica.
Sempre nelle primissime ore dell'avventura è possibile imbattersi in un altro 'tocco di classe' di Zelda TOTK, vale a dire l'effetto 'in stile Tardis' adottato da Nintendo per rappresentare l'apertura dei Santuari. L'effetto speciale creato da Nintendo 'buca lo schermo' e dona a ogni santuario un portale dimensionale che accomuna il sequel di Zelda BOTW a un'altra grande avventura a tinte platform di questi anni, ossia Psychonauts 2.
Tra i dettagli che possono essere sfuggiti a chi sta esplorando Hyrule troviamo poi i 'momenti horror' regalati da Eiji Aonuma nelle situazioni di gioco più impensabili, come le voci inquietanti che riecheggiano nei flashback narrativi sulla Calamità, le distorsioni audio della colonna sonora al contatto con il Miasma o la musica agghiacciante che segue l'incontro di Link con le 'mani infernali' che affiorano dal terreno nelle aree più pericolose della mappa.
Chi si sta avventurando nelle lande di Hyrule dopo averle già battute in lungo e in largo per decine di ore in Zelda Breath of the Wild, inoltre, non può non essere stato colto da quel senso di déjà vu che si avverte alla vista di scenari così familiari e, al tempo stesso, così diversi. Tra verdi pascoli trasformati in giganteschi canyon e misteriosi pittogrammi sorti dove un tempo si ergevano gli alberi secolari di foreste imperscrutabili, è il mondo stesso di Hyrule a solleticare la fantasia e la curiosità dei giocatori attraverso un'opera continua di 'persuasione artistica' in grado di trasformare ogni semplice passeggiata in un viaggio indimenticabile.
A tal proposito, vi consigliamo di leggere questo nostro speciale sulle analogie e differenze tra Zelda Tears of the Kingdom e Breath of the Wild.
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