Recensione Assassin's Creed 4 Black Flag: Recensione della versione PC

Giocata e recensita la sbalorditiva versione PC dell'ultimo capitolo di Assassin's Creed.

Assassin's Creed 4: Grido di Libertà
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Tra le saghe che hanno maggiormente caratterizzato la generazione videoludica appena "sorpassata", quella di Assassin's Creed ricopre indubbiamente un ruolo di assoluto rilievo, sia dal punto di vista puramente commerciale ed iconico ma anche e soprattutto da quello ludico/narrativo, in particolare per alcune dinamiche introdotte nei primissimi capitoli che oggi, tuttavia, paiono sin troppo familiari e stantie a causa della maturata serialità. Dopo un quinto episodio ricco di alti e bassi che non ha saputo convincere appieno l'affollatissima platea di appassionati, vuoi per un personaggio principale non propriamente carismatico - il nativo americano Ratonhnhaké:ton meglio conosciuto come Connor Kenway - o per l'ambientazione concettualmente e storicamente distante da quelle canoniche, Ubisoft ha spiazzato nuovamente tutti annunciando Assassin's Creed 4: Black Flag; un "balzo" che allontana ulteriormente il giocatore dai fasti della Firenze rinascimentale e lo proietta nei panni del nonno di Connor, nella cosiddetta epoca d'oro della pirateria compresa tra il 1715 ed il 1725. Dopo aver sviscerato a fondo il gioco sia nella sua versione Playstation 4 che "old gen", in questa sede ci occupiamo dell'attesissima edizione PC, concentrando la nostra analisi sul comparto puramente tecnico non prima di aver fatto un rapidissimo excursus su ciò che offre l'ultimo capitolo di Assassin's Creed.

    Ho provato la vera libertà

    Costruire l'impalcatura di un intero prodotto su una feature particolarmente riuscita può sembrare ardito, ciò nonostante il caso di Assassin's Creed 4: Black Flag appare emblematico in tal senso, con le bellissime battaglie navali di Assassin's Creed III assurte a vera e propria colonna portante dell'epopea di Edward Kenway, il nuovo "assassino" e poliedrico protagonista dell'ultima fatica targata Ubisoft. Come sottolineato in sede di premessa, Edward altri non è che il nonno di Connor e la sua figura, otre ad essere ben caratterizzata, è sensibilmente diversa da quella degli illustri predecessori, trovandosi invischiato nella lotta tra assassini e templari per puro caso e (sos)spinto nella "pugna" per la sete di denaro, successo e libertà che soddisfatta attraverso la pirateria, nonostante un matrimonio cui pensare. L'ambientazione del Mar dei Caraibi, appena sfiorata nel terzo capitolo della serie durante le scorribande al timone dell'Aquila, diviene qui fulcro dell'intera esperienza ludica, laddove la Jackdaw, la nuova nave così chiamata in onore di un animale domestico caro al nostro Edward ai tempi dell'infanzia, rappresenta lo strumento principale per attraversare in lungo e in largo l'enorme mappa di gioco. Non mancano naturalmente le iconiche fasi a piedi ed i tre centri cittadini principali, rappresentati da Nassau, Kingston e L'Avana, ciascuno con le proprie strutture architettoniche peculiari, riescono a rievocare il parkour urbano tipico della saga, sebbene siano gli isolotti, l'Oceano Pacifico e la natura incontaminata e selvaggia a caratterizzare fortemente il gameplay di Black Flag. Alcuni elementi introdotti nel quinto capitolo, come il potenziamento e la gestione della nave, oltre che la caccia, in questo seguito sono fortemente evoluti a suffragio dell'esplorazione e della ricerca dei collezionabili, che sono numerosissimi, diversificati fra loro e disseminati in un'area incredibilmente vasta, impreziosita anche dalla possibilità di effettuare immersioni.

    "L'ambientazione del Mar dei Caraibi è il fulcro dell'intera esperienza ludica."

    Tra i vari collectibles citiamo i messaggi in bottiglia, i frammenti dei ricordi per l'Animus, gli spartiti per le canzoni marinare da affidare al nostro equipaggio, gli scrigni, le mappe del tesoro e via discorrendo, ai quali si aggiunge una pletora di attività secondarie in grado di tenere impegnato il giocatore per decine e decine di ore. La trama principale, seppur priva della profondità apprezzata nei primi capitoli e con qualche "buco narrativo" inspiegabile (chi ha insegnato il salto della fede ad Edward?) , risulta nel complesso avvincente e convincente, soprattutto grazie alla presenza di figure "piratesche" storiche ben caratterizzate che sapranno ammaliare soprattutto i giocatori più appassionati dell'epoca. Per noi italiani (ma non solo) manca indubbiamente il magnetico appeal del periodo rinascimentale che tanto abbiamo apprezzato nei panni di Ezio Auditore, già perduto con Assassin's Creed III, ciò nonostante il lavoro di ricostruzione storica da parte di Ubisoft è sempre puntuale, accurato e foriero di chicche ed informazioni decisamente apprezzabili. L'influenza della componente naturale ha favorito enormemente le peculiari dinamiche stealth del gioco, grazie alla presenza di vegetazione varia che offre l'habitat ideale per tendere agguati ai danni delle ignare vittime, ciò nonostante un combat system ancorato ai criticatissimi stilemi della saga ed un'intelligenza artificiale altalenante minano ancora una volta la pur buonissima esperienza ludica, costellata anche da piccoli bug che ci auguriamo vengano eliminati con un'apposita patch. Si tratta di dettagli che dovranno essere necessariamente essere rivisti sin dal prossimo capitolo, il primo sviluppato in piena next gen e che dovrà dare un forte segnale di rinnovamento generale. Ottime le rinvigorite battaglie navali, grazie alla possibilità di abbordare i vascelli nemici e all'impatto delle condizioni climatiche dinamiche, caratterizzate da eventi altamente spettacolari in grado di lasciare il giocatore a bocca aperta dal punto di vista puramente estetico e perfettamente integrate nel coinvolgente gameplay. Il sistema di crafting, la gestione della flotta ed un multiplayer non dissimile da quello visto nei precedenti episodi chiudono il quadro di un pacchetto nel complesso valido e decisamente abbondante, che include anche una breve ma importante porzione del gioco ambientata nei tempi moderni. Per ulteriori dettagli sul gioco vi rimandiamo alle due recensioni già presenti nel nostro database ed in particolare a quella relativa alla versione Playstation 4.

    Una forza della natura

    Il fattore next gen dopo anni di titoli multipiattaforma con le ali tarpate a causa delle specifiche tecniche di Playstation 3 ed Xbox 360 - e talvolta dalla pigrizia degli sviluppatori - non può che essere un beneficio per i giocatori PC, sebbene per la prima volta nella storia videoludica le nuove console, appena giunte sul mercato, non dispongano di caratteristiche superiori ai migliori sistemi desktop da gioco. Tra i primi titoli del "nuovo corso" c'è proprio l'ultima fatica targata Ubisoft, che su PC, nonostante la natura intimamente cross gen, mostra denti ed artigli non solo grazie a risoluzione superiore, framerate ed una maggior qualità di effetti e textures - tutti elementi tradizionalmente "magnificati" - ma soprattutto per una solida serie di impostazioni grafiche avanzate in grado di esaltare le configurazioni migliori, pur soffrendo di alcuni problemi di ottimizzazione. Va subito sottolineato che Assassins's Creed 4 sia tutto fuorché un titolo leggero e che necessita di una configurazione high end per essere goduto appieno, tuttavia lo spettacolo grafico che riesce ad offrire in numerose circostanze è semplicemente spiazzante e talvolta evocativo, merito soprattutto della favolosa realizzazione dell'acqua e dei già citati fenomeni atmosferici. Il primo elemento che balza all'occhio del giocatore navigato è la rinnovata resa di materiali e tessuti, laddove texture raffinate e cura certosina per i dettagli esaltano i modelli dei personaggi, oltre che le superfici delle strutture architettoniche presenti a Kingston, L'Avana e Nassau. La ricchezza dei complessi urbanistici è avvolta da elementi naturali che spiccano per design e stile, come alberi maestosi che pullulano di vita, piante coloratissime e lussureggianti presenti in ogni angolo che esplodono letteralmente per forme e varietà sugli isolotti o appena fuori dai centri abitati. Stupendo l'effetto delle fronde che si piegano sotto il vento sferzante di un improvviso acquazzone tropicale e quello dei raggi di sole che filtrano tra il fogliame accarezzando le superfici; un deciso passo avanti rispetto ai precedenti capitoli della saga supportato da voci grafiche avanzate dedicate come la "qualità dei raggi crepuscolari", con vari livelli di qualità impostabili.

    "Siamo di fronte ad un titolo che necessita di una configurazione high end per essere goduto appieno."

    Eccezionale anche l'impatto dell'occlusione ambientale, che tra SSAO, HBAO+ bassa e la poderosa HBAO+ alta offre soluzioni visivamente impressionanti e scalabili. E' indubbio che attivando al massimo questi filtri, magari associati alla nebbia volumetrica ed alla resa qualitativa superiore di ambienti e texture, siano necessarie configurazioni particolarmente prestanti, tuttavia lo spettacolo offerto rende piena giustizia alle GPU di fascia alta. Ottimo anche il lavoro svolto sulle ombre, che oltre alle impostazioni canoniche, ovvero basse, medie ed elevate, includono le morbidissime "soft shadows" (ombre sfumate), anch'esse disponibili in tre livelli di qualità differenti. La voce più approfondita del pacchetto è quella relativa al filtro antialiasing, che offre un numero eccezionalmente vario di parametri, dal classico FXAA sino all'innovativo TXAA (x2 e x4) capace di eliminare anche la minima scaletta, al prezzo di una leggerissima sfumatura dell'immagine e naturalmente di cospicue risorse hardware. Non mancano naturalmente lo SMAA, il MSA (x2, x4 e x8) e varie impostazioni per il CSAA, sino a x16. Chiudono il quadro delle opzioni grafiche avanzate la qualità dei riflessi, l'attivazione dell'effetto movimento (Blur) e l'immancabile sincronia verticale, che tuttavia in presenza di Geforce Experience può dare qualche grattacapo forzando il triple buffering con software esterno. Siamo infatti riusciti ad evitare i fastidiosi "salti" dai 60 ai 30 fps solo disinstallando il software NVIDIA, probabilmente perché ostacola in qualche modo la priorità di D3DOverrider, programma che solitamente utilizziamo per forzare il triple buffering. Semplicemente pregevole la realizzazione dell'acqua, soprattutto quando sottoposta alla forza degli agenti atmosferici, laddove il moto ondoso risulta realistico, credibile ed in grado di influenzare dinamicamente il gameplay con trombe d'acqua, onde anomale e simili, rendendo necessaria particolare accortezza durante la navigazione. Con la nostra configurazione di prova principale, ovvero i5 3570k con Gainward 680 GTX Phantom, 8 Giga di Ram e Windows 8.1, in 1080p e tutti i dettagli al massimo - ad eccezione delle ombre e MSAA settato su 2x - abbiamo ottenuto un framerate oscillante tra i 45 ed i 60 frame a seconda dei casi, perlopiù stabile sui 53/54 fps. E' indubbio che il titolo necessiti di maggiore ottimizzazione ed i prossimi driver grafici dedicati, oltre che le patch in lavorazione presso Ubisoft, dovrebbero migliorare sensibilmente la situazione. Chiudono il quadro tecnico una colonna sonora ispirata e coinvolgente, effetti sonori incisivi ed un buon doppiaggio in italiano, soprattutto per il protagonista ed alcuni dei personaggi principali, come Barbanera interpretato da Francesco Pannofino.


    Assassin's Creed 4: Black Flag Assassin's Creed 4: Black FlagVersione Analizzata PCPur mostrando il fianco ai difetti storici della saga, come un'intelligenza artificiale deficitaria, combattimenti spettacolari ma senza mordente e dinamiche nelle missioni principali troppo conservative, Assassin's Creed 4: Black Flag rappresenta comunque uno dei migliori episodi grazie all'accento posto sull'azione stealth e sulle grandiose sessioni in mare, che tra esplorazione e battaglie navali riescono a coinvolgere il giocatore per decine e decine di ore. Il corposo pacchetto offerto da Ubisoft, costellato da collezionabili e missioni secondarie, è inoltre un sostanziale balzo in avanti dal punto di vista tecnico rispetto al predecessore, offrendo una quantità ed una qualità di effetti grafici avanzati tali da giustificare l'utilizzo di un sistema di fascia alta, in grado di regalare scorci mozzafiato e talvolta situazioni epiche ed evocative. Come di consueto si attendono patch e driver video dedicati per una migliore ottimizzazione, situazione in parte comprensibile considerando la pantagruelica varietà di configurazioni hardware in dote ai giocatori. Se avete amato i precedenti episodi o siete appassionati di mare e pirati Assassin's Creed: Black Flag è un acquisto caldamente consigliato.

    8.7

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