Just Cause 2: testata la versione PC con il supporto al 3D

Testata la versione PC con il supporto per la tecnologia 3D

Just Cause 2: testata la versione PC con il supporto al 3D
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • In concomitanza con l’uscita della demo su console, NamcoBandaiPartners ci ha invitato per la seconda prova su strada di Just Cause 2 (qui il primo hands on), paracadutandoci di nuovo sull’isola di Panau, con una gustosa new entry: un Rico che smette i classici panni bidimensionali per uscire dallo schermo in 3D, testimonial di una delle più avanzate tecnologie per Pc. Se dal punto di vista ludico il progetto conferma quanto emerso dall’anteprima sopracitata (troverete prossimamente anche una corposa recensione, con il gioco in uscita il 25 Marzo), la novità grafica merita un capitolo a parte, degno antipasto di un futuro che ormai è alle porte, anche nel settore home.

    Just Caos

    E’ bene precisare che l’anima del gioco si pasce del diabolico quanto innato desiderio di “fare casino”, che, inutile negarlo, appartiene atavicamente al genere umano. Il team di sviluppatori ha quindi deciso di offrire un arcipelago di 1000 km², completamente giocabili e raggiungibili a piacere, per farne teatro di scontri, sparatorie e chi più ne ha più ne metta, al fine di rovesciare la dittatura corrente. E per rendersi conto dell’immensità della mappa vi basti sapere che occorrono circa 10 minuti per percorrerla in jet, di gran lunga il mezzo più veloce presente..

    per donare varietà saranno inoltre presenti 5 aree climatiche distinte, ognuna con diversi effetti grafici e “fisici”, anche se per ragioni di spettacolo la fisica in-game risponde a leggi semplificate e non propriamente realistiche. A contorno troviamo l’alternanza del ciclo giorno otte, e condizioni ambientali dinamiche, anche queste con conseguenze sul mondo circostante: la neve montana così come la pioggia causeranno un effetto di slittamento che inciderà sulla guida, fase che risponde anch’essa a differenze di tenutaapproccio a seconda del mezzo utilizzato. E di veicoli ci sarà abbondanza, con oltre 100 modelli da rubare,acquistare e potenziare, dal sopracitato jet privato fino all’Ape Piaggio, decisamente instabile sulle sue 3 ruote. Ma l’elemento chiave dell’esperienza è il caos da scatenare per destabilizzare il governo, a discrezione del giocatore, che si trova tra le mani un’isola dotata di strutture vitali e roccaforti dell’esercito, e soprattutto di un’arsenale per raderle al suolo. Ma sono previste anche attività più sottili e diplomatiche per rovesciare la popolazione contro il potere costituito, magari sfruttando le 3 fazioni ribelli, che si appelleranno a noi una volta convinte a suon di sabotaggi e violenza. La libertà c’è tutta, rimane da vedere a gioco finito quante e quali possibilità offrano gameplay e missioni, se vi siano effettivamente varietà e profondità tali da supportare la fantasia del giocatore. Però già sapere che è possibile legare un nemico ad una bombola di gas tramite rampino e bucarla, facendo decollare entrambi come nei migliori cartoni di Willy il coyote è un buon punto di partenza, considerato anche che questa è una feature minore, che molti nemmeno sperimenteranno.

    Just Cause mantiene poi la sua caratteristica “verticale”, sviluppandosi verso l’alto grazie al rampino che, diversamente dal primo episodio, è innestato direttamente sul braccio, consentendone l’uso senza sosta e con immediatezza, invece di dover essere switchato nel mezzo del combattimento come una comune arma. La dinamicità cinematografica è esaltata proprio da questo gadget, in grado di catapultarci ovunque rapidamente, da muri verticali ad elicotteri in volo, oltre che di far interagire oggettisoggetti diversi, per fare di ogni veicolo uno strumento di distruzione improprio. Se sul fronte della frenesia e dell’azione pare non ci si possa lamentare, la IA nemica balbettante va invece inquadrata meglio a gioco completo, quando cioè si svilupperanno situazioni di allerta maggiore, che non abbiamo potuto sperimentare durante le prime missioni.

    Ultima indiscrezione, l’edizione Playstation3 gode di una funzione avanzata di replay, che consente di registrare le proprie azioni più caotiche e adrenaliniche, per caricarle sul canale youtube dedicato.

    Rico in 3D

    Just Cause 2 ad oggi rappresenta uno dei progetti più avanzati di videogioco in 3D, grazie alla collaborazione in fase di sviluppo tra NVIDIA e Avalanche Studios (developer team del gioco). La versione PC ha infatti integrato il supporto per le tecnologie NVIDIA CUDA (per la gestione dei fluidi e per shaders avanzati) e soprattutto 3D Vision, per un’esperienza tridimensionale pensata ad hoc per il gioco. Per goderne bisogna possedere i requisiti base, che spaziano dalla scheda video (in quest’occasione una GeForce GTS 250) un monitor a 120 Hz, accompagnati dal 3D Vision Kit, consistente in occhialini e emettitore ad infrarossi. Gli occhialini richiamano da vicino quelli da cinema,e montano 2 pannelli lcd che si alternano ricreando l’effetto stereoscopico, sincronizzandosi con lo schermo. Dobbiamo riscontrare una leggerissima ma fastidiosa fase di assestamento per gli occhi, che comunque si adeguano velocemente all’alternanza, e possono assaporare un 3D non invasivo ma decisamente godibile. Nonostante l’effetto stereoscopico non sia imprescindibile per godere appieno di Just Cause 2, è innegabile come ne guadagni in generale l’atmosfera cinematografica del gioco: ad essere esaltata infatti è la profondità del campo d’azione, particolarmente enfatizzata nelle fasi di movimento col rampino, che offrono spostamenti nello spazio dinamici e spettacolari. Le strutture e i veicoli purtroppo non emergono in modo massiccio e in generale le immagini tridimensionali non riescono ad avvolgere appieno il giocatore, ma solo per il paragone scomodo con la tecnologia filmica. Infatti il 3D di Just Cause 2 si mostra ben integrato nel progetto, volto non tanto a stupire quanto ad accompagnare l’esperienza, lasciando intendere chiaramente il lavoro a stretto contatto tra gli sviluppatori del titolo e gli ingegneri NVIDIA. La visuale è infatti coinvolgente e curata, specie per gli effetti atmosferici (pioggia e neve) e per la sensazione di pericolo nel vedere proiettili e bombe avvicinarsi drammaticamente. Buona infine la modellazione degli oggetti, in primis il paracadute, che acquisiscono un’ottima profondità, ma a far la parte del leone è l’ambientazione lussurreggiante, già fascinosa ma accentuata e migliorata. Vedere un tramonto stereoscopico sul mare del sudamerica è infatti decisamente consigliato, a meno di non poterlo fare dal vivo..

    Just Cause 2 Just Cause 2 conferma le potenzialità e la sua natura adrenalinica e frenetica, col suo fascino ed i dubbi che si porta dietro, per sciogliere i quali vi rimandiamo alla prossima recensione. La novità del giorno riguarda invece la possibilità di sfruttare l’anima tridimensionale del gioco, nato e sviluppato in collaborazione con 3D Vision NVIDIA, con risultati da rimarcare: benchè infatti non risulti fondamentale per godere del prodotto, la visuale stereoscopica rappresenta una gradevole aggiunta, non particolarmente invasiva e “massiccia” ma decisamente curata e ben implementata, proprio perché pensata ad hoc per il titolo, e non solo per fini di marketing.

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