Anteprima Plants vs Zombie: Garden Warfare

Abbiamo assistito alla prova in diretta del nuovo titolo Pop-Cap

Anteprima Plants vs Zombie: Garden Warfare
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Sull'affollato showfloor di Electronic Arts siamo riusciti a vedere l'ultima fatica di Pop-cap, Piante contro Zombie: Garden Warfare. Annunciato nel corso della conference pre-E3 del publisher americano, Garden Warfare prende debitamente le distanze dalla matrice strategica del capitolo originale (uscito sul mercato mobile, su home console e su PC), trasformando profondamente il gameplay e di conseguenza l'intera struttura di gioco. Non si può quindi paragonare questo titolo al primo Plants Vs Zombies: tocca tuttalpiù immaginarlo come uno spin-off della saga, soprattutto in vista dell'imminente uscita del secondo capitolo mobile a metà luglio. Il gioco sembra in ogni caso molto promettente e riesce a trasmettere tutta la follia ed il macabro sense of humor che hanno caratterizzato la produzione Popcap.

    Piante all'attacco

    Immaginate Garden Warfare come una sorta di leggerissimo Third Person Shooter interamente concentrato sulla modalità Orda. Il giocatore, al controllo di uno sparuto gruppo di piante, deve reggere l'attacco degli scalcinati non-morti. All'inizio di ogni partita sarà possibile selezionare un numero ristretto di unità con cui affrontare le schiere di nemici.
    Abbandonata l'impostazione strategica del primo episodio, il giocatore controlla le piante direttamente, sfruttando le loro abilità difensive ed offensive. Sarà comunque possibile utilizzare i vasi, disposti in diverse aree della mappa, per piantare semi che faranno crescere autonome unità di supporto, utilissime durante scontri più cruenti.
    Il profondo mutamento di ritmi ha determinato anche un discreto cambiamento delle routine dei nemici, capaci ora di muoversi velocemente ed in alcuni momenti addirittura di correre: una vera spina nel fianco del giocatore, se non riuscirà a gestire perfettamente i tempi e le direzioni degli attacchi. Il giardino da difendere non si estende solo in una direzione: in Garden Warfare avvolge gran parte del perimetro casalingo e sarà quindi fondamentale tenerne sotto controllo ogni centimetro; per quanto ci è sembrato che nella maggior parte dei casi gli zombie fossero più interessati ad attaccare la flora locale che non ad entrare in casa per assaggiare fresca carne umana.

    Le capacità che ogni pianta può utilizzare sono piuttosto varie. La classica spara-semi, ad esempio, è in grado di lanciare pallottole verdi velocissime contro i morti viventi che riempiono il nostro giardino, e può bloccarsi a terra per trasformarsi in un vera e propria mitragliatrice, che compensa la staticità dovuta al radicamento con la devastante potenza di fuoco. La pianta carnivora invece, può scavare sottoterra per poi apparire in superficie e mangiare qualsiasi nemico gli capiti a tiro, mentre camminando lancia melma velenosa ed evoca dal terreno radici paralizzanti. Ma non tutte le piante possiedono abilità da mischia: alcune di loro possono essere utilizzate per un'offensiva più ragionata, in modo da contrastare gli zombi riducendo al minimo le perdite. Il cactus, infatti, scimmiottando un infallibile cecchino, lancia spine simili a colpi di railgun, capaci di far fuori uno o più nemici in un colpo solo. Se rischia di essere circondato, può sputare le famose mine-patata che, attive fin dal primo momento, esplodono appena calpestate. Ognuna di queste abilità avrà un preciso tempo di ricarica (indipendente dalla quantità di energia solare in nostro possesso) che inciderà non poco sulla strategia d'attacco, che mai come in questo caso dovrà essere elaborata in tempi strettissimi.
    Il giocatore deve quindi passare da una pianta all'altra in tempo reale, impostando una ragionata strategia basata anche sui tempi di cooldown delle varie skill. La partita a cui abbiamo assistito è stata frenetica, senza un solo attimo di pausa: tra un'orda e l'altra il giocatore ha solo una manciata di secondi per prepararsi a quella successiva, più cattiva e numerosa. Ogni tanto appariranno anche dei boss che si alterneranno alle classiche ondate che a turni invaderanno il nostro giardino. Il primo che abbiamo l'occasione di vedere è Disco-Zombie, reduce anche lui dal primo capitolo della serie. Il non morto ballerino ha la singolare abilità di evocare altri zombi, e di danneggiare la flora circostante facendo vorticare una pericolosa strobosfera. Ma non è l'unico nemico capace di creare qualche grana, anzi: in pochi minuti gli sviluppatori ci mostrano l'elite delle truppe di infetti, composte dagli orchi, nemesi di chiunque abbia giocato al primo capitolo. Armato di un traliccio elettrico, questo gigante putrefatto non farà altro che demolire qualsiasi cosa gli capiti a tiro, lanciando all'occorrenza qualche mini-zombie per avere man forte. Fortunatamente il cactus ha ancora un asso nella manica, e lancia in aria una piccola cipolla volante che in poco tempo coordina un attacco di mais contro il bestione che, senza ormai più energia, cade stremato a terra. Sembra tutto finito ormai, quando all'improvviso un gigantesco robot spunta da nulla, schiacciando il nostro povero cactus come una formica, poco istanti prima la fine della demo.

    Sarebbe stato estremamente interessante provare con mano l'ultima fatica Pop-Cap e testare di persona i complicati meccanismi che sottendono all'allegro gameplay di Garden Warfare; ma anche assistendo all'hands-off il gioco risulta entusiasmante. La sensazione trasmessa è quella di un titolo che mira a ridurre i (pochi) tempi morti del primo episodio, favorendo un gameplay più immediato e vicino al genere action, ma non per questo rinunciando ad alcuni elementi strategici. Tecnicamente poi il secondo titolo sviluppato da Pop-Cap è favoloso: la palette cromatica è vivida e ricca di toni forti che ben si sposano con lo stile volutamente cartoonesco e caricaturale del prodotto. L'azione si svolge in maniera fluida senza rallentamenti anche durante gli scontri che coinvolgono un alto numero di modelli in movimento, segno dell'ottimo lavoro svolto dalla controparte tecnica. Anche le texture sono incredibilmente definite e nonostante Garden Warfare non sia un titolo che punta al totale realismo, è impossibile non notare l'eccellente comparto visivo -tra illuminazione iper-realistica e riflessi dinamici sulle superfici in movimento- e la spettacolarità degli effetti particellari.

    Plants vs Zombies: Garden Warfare Piante contro Zombie: Garden Warfare è un titolo da tenere d'occhio. Il gioco ha tutte le carte in regola per distinguersi come uno dei prodotti più interessanti della next-gen di Microsoft, grazie ad un comparto tecnico al di sopra della media e un gameplay intuitivo e ricco di spunti. Non è stata ancora annunciata una data di rilascio ufficiale, ma è lecito pensare che Garden Warfare possa fare la sua comparsa (magari in versione digital Delivery) anche al lancio di Xbox One.

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