Speciale World of Warcraft: The Secrets of Ulduar

Un nuovo incubo vi attende tra le rovine di Ulduar!

Speciale World of Warcraft: The Secrets of Ulduar
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  • La lunga attesa

    Sono passati ormai sei mesi dal giorno in cui è stata lanciata l'ultima espansione per il colosso World of Warcraft. Wrath of the Lich King ha aggiunto numerose novità al campione d'incassi degli MMO: una nuova regione ed un nuovo level cap, quest più divertenti e varie da affrontare, una nuova classe (i Death Knights) e molto altro ancora. Successe però che Blizzard, nel bilanciare la sua creatura, diede un pò troppo ascolto alla quantità di utenti che si erano lamentati dei contenuti dell'espansione precedente, The Burning Crusade. Il risultato è stato un abbassamento generale del livello di sfida di tutti i contenuti di gioco high-end e non. Infatti di carne al fuoco ce n'è stata finora a malapena a sufficienza una volta raggiunto il level cap e l'amarezza generale nel constatare una facilità disarmante nel riuscire nelle imprese considerate più epiche (sia completare le tre nuove raid instance, sia affrontarsi nella quinta stagione dell'Arena o nei Battlegrounds) ha portato in questi ultimi mesi pesanti critiche verso gli sviluppatori. Questa nuova patch chiamata The Secrets of Ulduar, vuole porre fine alle critiche mosse da tempo a un titolo che a distanza di quattro anni dalla sua pubblicazione, rimane ancora sul podio degli MMO.

    Oh no! Cos'hai fatto Brann Bronzebeard?

    Troppo spesso i giocatori di WoW si dimenticano del bellissimo lore che caratterizza il mondo di Azeroth. Per esempio: chi è Brann Bronzebeard? Il simpatico nano in questione non è altri che il più famoso esploratore e archeologo dei tre continenti. La sua ostinata curiosità, lo ha portato recentemente nella regione degli Storm Peaks in Northrend, dove monolitiche ed imponenti costruzioni denotano l'inconfondibile mano costruttrice dei Titani, i creatori di Azeroth. La più imponente di queste strutture era ancora avvolta nel mistero e protetta da un sistema di sicurezza millenario per motivi fin'ora ignoti. Tuttavia, l'insaziabile sete di conoscenza di Brann ha recentemente trovato il modo di fare breccia tra le mura di questa costruzione e forse sarebbe stato proprio meglio che il baffuto archeologo, per una volta, non ci avesse ficcato il naso.

    "Yogg-Saron si sta liberando dalla sua prigione!" è con queste parole che Brann Bronzebeard annuncia trionfale la sua nuova scoperta al consiglio del Kirin'tor a Dalaran, noncurante del pericolo che ha risvegliato. Uno degli Dei Antichi, responsabili di qualsiasi forma di corruzione e malvagità, fu imprigionato dai Titani in Ulduar e sta cercando di scappare per imporre nuovamente il suo controllo mentale sugli esseri viventi. Come con C'thun prima di lui, spetterà ai giocatori sconfiggere Yogg-Saron nella raid instance che pone le basi di questa nuova patch di World of Warcraft.

    Nuovi contenuti e vecchi perfezionamenti

    The Secrets of Ulduar introduce molte novità non solo nei contenuti ma anche nella gestione dei propri pesonaggi e nel bilanciamento delle classi. La feature più attesa è sicuramente quella della dual-spec. Per la "modica" cifra di 1000g ogni giocatore potrà infatti avere due talent spec, usabili a piacimento in qualunque istante a seconda delle esigenze, posto che il personaggio sia almeno di livello 40. Il sistema escogitato da Blizzard risolve alla radice un grande problema che affliggeva WoW fin dalla release, ovvero la difficoltà nel creare i giusti party di giocatori a seconda degli obiettivi o dei dungeon che si volevano affrontare. Adesso avremo a disposizione una versatilità nel party e nel raid composition che ha sicuramente ridotto le snervanti attese a causa del tipico healer che ritarda a loggarsi. Per come è stata implementata, possiamo garantire che questo piccolo sonvolgimento ha centrato in pieno l'obiettivo e, insieme al restyling della finestra Looking For Group, i tempi morti si sono ridotti considerevolmente, mentre i giocatori potranno finalmente usufruire di tutte le abilità della loro classe senza accollarsi frequenti e onerosi respec.

    Oltre al dual-spec, l'altra aggiunta significativa di questa patch è relativa alle cavalcature. Sono infatti state aggiunte nuove e rare monte normali ed epiche e soprattutto, tutte quelle che NON sono in grado di volare, sono però ora in grado di nuotare. Questa piccola modifica facilita quindi notevolmente i giocatori che stanno progredendo verso il livello 80, nell'intento della Blizzard di aiutare i nuovi giocatori. Sempre riguardo alle cavalcature, parliamo ora dell'Argent Tournament. La fazione NPC dell'Argent Crusade ha indetto infatti un torneo vicino al suo campo base nella regione di Icecrown per stabilire un campione in vista dello scontro finale con il re Lich Arthas in persona. I giocatori potranno quindi prendere parte a una serie di quest che sfruttano un nuovo sistema che vuole riprodurre la giostra medievale, per darsele di santa ragione a suon di lance e cariche a cavallo. Purtroppo però dobbiamo constatare come per ora le nuove quest dedicate all'Argent Torunament soffrano della solita meccanica di grinding che ormai ha stufato un pò tutti. Nonostante il nuovo sistema di combattimento sia veramente divertente, rimane slegato dal resto dei contenuti di gioco e le quest affrontate finora non ne giustificano l'implementazione. In ogni caso si sta già parlando di una prossima patch minore, che espanderà questa nuova meccanica di sfida e combattimento, per ora comunque volta solo al farming di nuovi oggetti.

    La Forgia dei Titani

    L'altra grande aggiunta di questa patch è la già citata Ulduar, la nuova instance di alto livello. Sulla maggioranza dei server di gioco, i contenuti per i raid PvE di Wrath of the Lick King si sono rivelati del tutto insufficienti per un arco di tempo di sei mesi, anche per le gilde non propriamente concentrate su questo aspetto di gioco. Dopo settimane e settimane di scontri con boss riciclati dalla patch finale della versione 1.0 di WoW, tutti i raiders hanno finalmente 14 nuovi boss encounters di cui aver ragione. Possiamo già affermare che il timore di avere una seconda volta un raid dungeon che offre un basso livello di sfida si è rivelato infondato. Da quanto abbiamo potuto constatare nelle prime due ale dell'instance, Ulduar è stata bilanciata veramente in maniera ottimale, sia nella sua versione per 10 giocatori che nella sua più epica versione per 25. Già i primi tre boss (tralasciando il primissimo, atipico scontro a fuoco con Flame Leviathan, che funge più da introduzione che da vera sfida) si rivelano piuttosto duri da abbattere anche per una gilda con un equip sufficiente ad affrontarli. Gli scontri si sono fatti più dinamici e frenetici e difficilmente un giocatore potrà ripetitivamente pigiare due tasti nell'attesa che il boss o il trash mob muoia. Razorscale e Ignis the Furnace Master sono un buon esempio iniziale di come vuole essere il nuovo raiding concepito da Blizzard, che comprende anche un pesante gear-check con il boss XT Deconstructor, il quale ricorda vagamente i vecchi tempi di BWL che furono. In definitiva il nuovo tier di boss e di oggetti equipaggiabili terrà impegnati i giocatori fino alla prossima major content patch, che permetterà di usufruire dei livelli di difficoltà personalizzabili di quasi ogni boss presente in Ulduar, con tanto di nuovi achievement e titoli da conquistare.

    Un'ultima nota riguardo al PvE: con questa patch sono stati totalmente nerfati i coefficienti di "mana regen out of combat" e di danno critico reiterato per tutte le classi. Questa scelta così brutale è stata compiuta per arginare il grave difetto delle meccaniche di healing e tanking così poco divertenti che hanno caratterizzato tutte le raid instance fino a questo punto, dal lancio della seconda espansione. Una scelta di questo tipo fa decisamente storcere il naso dato che è palesemente una sgraziata pezza rammendata alla buona su un bug di gameplay e di itemizzazione clamoroso.

    Correre ai ripari

    Se sul fronte del PvE pare che le cose si siano abbastanza risolte con Ulduar, ma non possiamo dire la stessa cosa per il fronte del PvP. Questa patch ha anche sancito il termine della quinta stagione dell'Arena Tournament per dare -tra brevissimo- inizio alla sesta. Durante questo periodo di pausa, quindi, tirando le somme della stagione passata, possiamo affermare che Blizzard non è riuscita a coinvolgere i suoi utenti come avrebbe dovuto. Le iscrizioni al torneo si sono dimostrate ben inferiori al previsto e molti Team si sono ritirati o hanno deciso di non impegnarsi nel compito di sconfiggere gli avversari a causa di una pessima iniziale implementazione dell'equipaggiamento e del class-balancing all'uscita di WotlK. Questo dato è significativo se teniamo in considerazione che l'affluenza di persone giocanti nelle Arene PvP è diminuita del 40% rispetto a The Burning Crusade.

    La risposta di Blizzard a questo problema non poteva che essere una rivisitazione pesante di tutte le classi del gioco, che quindi trovano innumerevoli modifiche ai coefficienti del danno e alle abilità. Elencare tutte le implementazioni sarebbe troppo lungo e tedioso in questa sede, e rimandiamo dunque alle patch notes ufficiali per una descrizione dettagliata. Possiamo però già dare un primo giudizio generale su quanto apportato. In primo luogo il problema più grave delle meccaniche PvP non è stato risolto. A tutt'oggi molte classi vengono letteralmente "one-shottate" da altre e, nonostante i tentativi, l'odissea di frustrazione continua per tutti. Non è quindi bastato rivedere alcune meccaniche per risolvere l'incredibile sbilanciamento che tutti stanno vivendo sulla propria pelle. In secondo luogo Blizzard ha introdotto un nuovo set PvP con statistiche ribilanciate per affrontare quanto appena esposto e, almeno in questo caso, pensiamo che il lavoro svolto sia sufficiente, anche se il problema rimane come una piaga che non invoglia di certo il giocatore a prendere parte ai pur divertenti battlegrounds e arena ranked match. Infine è stato introdotto un comodo sistema di targeting automatico per le arene direttamente in-game, anche se già da tempo molti add-on svolgevano alla perfezione tale compito.

    World of Warcraft: Wrath of the Lich King Allo stato attuale delle cose sul fronte PvE la famigerata pietra sembra essere stata finalmente posta sopra le innumerevoli diatribe concernenti l'high-end raiding. Non possiamo purtroppo dire la stessa cosa per quanto riguarda il class balancing e il PvP, anche se attendiamo l'inizio della sesta stagione dell'Arena per avere dati più certi in merito ai grandi problemi di burst damage di cui si soffre di questi tempi. Bene invece per quanto riguarda la riduzione dei tempi morti di gioco e della versatilità nel livellamento e nel raggrupparsi per partire all'avventura: sotto questo aspetto The Secrets of Ulduar è un piacevole successo. Riassumendo quanto detto, la versione 3.1 di World of Warcraft ha il gusto dolceamaro tipico delle produzioni che vogliono porre fine a tutti i costi a problemi più grandi di quello che si sospettava. E la pazienza dei giocatori, soprattutto fra i più anziani, sta volgendo al termine, nonostante l'indubbia bellezza ed epicità della nuova enorme Ulduar.

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