Le autorità russe vogliono mettere al bando i giochi violenti

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Il governo russo sta cercando di capire come vengono gestiti nel paese i videogame violenti, soprattutto dopo l'ennesima sparatoria che ha causato la morte di sei lavoratori in un magazzino farmaceutico di Rigla. Si dice che l'autore, Dmitry Vinogradov, abbia provocato tutto ciò in seguito ad una rottura sentimentale, ma le autorità hanno preso nota del fatto che fosse un appassionato dello sparatutto Manhunt, titolo Rockstar del 2003. Tuttavia, c'è da notare che, in base alle notizie provenienti da Mosca, poco prima della sparatoria, Vinogradov "aveva bevuto per circa cinque giorni consecutivi e aveva pubblicato un documento estremamente misantropo sulla pagina di un social network". Secondo United Russia inoltre, i deputati Sergei Zheleznyak e Franz Klintsevich hanno richiesto che il Servizio Federale di Vigilanza Russa per i Mass Media e le Comunicazioni mettano al bando Manhunt da tutto il paese.

Klintsevich ha detto ai media che i giochi violenti dovrebbero essere limitati, mentre il capo della Commissione di Stato sull'Educazione  ha suggerito che dovrebbe essere formata una giuria per supervisionare le vendite di videogame per PC. Manhunt fu oggetto di critiche anche nel caso dell'omicidio di Stefan Pakeerah da parte del suo amico Warren Leblanc, in Gran Bretagna. Il gioco è attualmente vietato in Australia, Germania, Ontario e Nuova Zelanda.