Anteprima Assassin's Creed 3: Anteprima del nuovo capitolo ambientato in America

Un nuovo assassino veleggia verso il successo?

Anteprima Assassin's Creed 3: Anteprima del nuovo capitolo ambientato in America
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Tra tutti i titoli presentati nella giornata di oggi da Ubisoft, quello sicuramente più atteso (e applaudito) è stato Assassin's Creed 3. In sviluppo da gennaio 2010, il quinto capitolo della fortunata serie action-adventure concluderà il ciclo delle peripezie di Desmond Miles. Uno strabiliante trailer in computer-grafica ci mostra tutte le prodezze atletiche dell'assassino Connor Kenway, nuovo protagonista assoluto del gioco. L'assassino -per metà inglese e per metà mohawk- sbaraglia da solo un plotone di soldati inglesi per poi puntare il suo principale obiettivo, un comandante a cavallo, ferendolo dapprima ad una spalla con una freccia scagliata in volo, e poi finendolo con il Tomahawk. Ma il teaser, seppur incredibile, apre solo le porte alla vera e propria dimostrazione, suddivisa in due spezzoni di gioco ambientati in momenti e luoghi completamente differenti.

    Assassinio d'inverno

    La prima parte è nel New England durante il 1776; L'obiettivo di Connor è un ufficiale che ha fatto di un piccolo forte inglese la sua fortezza personale, controllata da numerosi soldati armati. Una veloce missione secondaria ci obbliga a dimenticare per il momento il nemico principale per affrontarne uno altrettanto pericoloso: la fame. L'inverno durante una guerra può essere molto duro e l'accampamento ha urgente bisogno di cibo per sfamare i commilitoni stremati dal freddo e dagli stenti. Ed così che Connor appare correndo tra gli alberi innevati, arrampicandosi sui rami con invidiabile maestria e innegabile grazia, alla ricerca di una preda sostanziosa. Le meccaniche ricordano molto da vicino quelle già sperimentate negli altri capitoli, con rami d'albero, tronchi e macigni a sostituire i tetti e i caseggiati che hanno campeggiato a Firenze, Venezia, Roma e Costantinopoli. Altre feature, pur integrandosi nell'aperta ambientazione della frontiera, ritornano a fare capolino: osserviamo ad esempio la facoltà di nascondersi tra i cespugli, ripresa direttamente dalle dinamiche che in Assassin's Creed hanno da sempre consentito di mescolarsi trala folla. Per quanto le collisioni non siano sempre perfette -nell'arrampicarsi come nel muoversi tra un ramo e l'altro- la fluidità di tali sezioni fa ampiamente da contraltare, mostrando fasi esplorative convincenti.
    Elucubrazioni a parte Connor riprende la sua battuta di caccia, quando un piccolo gruppo di cervi scorto più avanti si rivela essere proprio ciò di cui l'eroe ha bisogno. Grazie alla precisione e alla velocità delle sue frecce, il nostro riesce ad uccidere un piccolo maschio che non ha nemmeno il tempo di scappare. Sfortunatamente il sangue attira altri predatori alla ricerca di cibo, e in men che non si dica lo spietato assassino è circondato da lupi feroci, di cui si libera senza troppi problemi schivandone gli attacchi e ferendoli con la lama celata (che in questo capitolo potremo utilizzare anche come pugnale, estraendola dal suo classico alloggiamento). Si sperimentano in questo caso alcune fasi scriptate che entrano a far parte dell'aventura, come quick time event che verranno sottoposti con frequenza piuttosto ridotta al giocatore. Portata la carne al campo, una guardia patriota si avvicina al protagonista rivelandogli un piccolo ingresso secondario che una volta varcato permetterà un facile accesso alla zona del forte in cui alloggia il bersaglio. Non c'è tempo da perdere e in un attimo Connor cavalca spedito verso l'accampamento nemico. Intravede una pattuglia di giubbe rosse e decide di eliminarla onde evitare di lasciare sulla via del ritorno potenziali pericoli. Si arrampica su un ramo e con un colpo di frusta ben calibrato afferra per il collo un malcapitato, impiccandolo seccamente di fronte agli attoniti compagni. E' questione di pochi secondi e l'iniziale spaesamento nemico si trasforma in cieco furore. Purtroppo proprio in un momento così cruciale l'IA soffre ancora di qualche lacuna, dimostrandosi inadatta ad offrire un livello di sfida accettabile per il personaggio principale. Le uniche volte in cui Connor viene attaccato da più d'un soldato alla volta -almeno in questa demo- sono relegate alle fasi scriptate che sottendono alla variazione del combattimento, qui molto più efficace. La varietà passa anche da tutta una serie di nuovissime esecuzioni, che prevedono abili mix tra armi da taglio e lotta corpo a corpo, risultando in scene sempre piuttosto spettacolari. Le capacità di Connor risultano sempre e comunque nettamente superiori, tanto che nemmeno un plotone armato (vista soprattutto la lentezza di ricarica delle baionette) è in grado di creargli problemi - un aspetto che, al momento, non può dirsi certo un aspetto del tutto vncente (varie limature attesteranno eventualmente il contrario in seguito). Sfruttando la lentezza e la paura degli avversari, riesce con poche combo a lasciarli a terra per proseguire la sua missione. La parete rocciosa che porta all'ingresso secondario del forte dev'essere scalata velocemente se si vuole cogliere di sorpresa Silas, il comandante templare che dev'essere eliminato. Una volta all'interno, Connor, incurante ormai di essere visto, crea un diversivo sparando ad un deposito di polveri da sparo, aprendosi un pertugio per correre verso il bersaglio, rubando nell'impeto una baionetta ad un miliziano ed infilzandola nel cuore al malcapitato.

    Assassini all'avanguardia

    La seconda parte della demo si sposta in un contesto decisamente poco familiare a chi conosce la saga di Assassin's Creed: il mare aperto. Nello splendido mar dei Caraibi un giovane Connor, capitano di una bellissima nave, tenta strenuamente di resistere allo spietato attacco di una flotta navale inglese che martella l'aria con i colpi di cannone che si ripetono senza sosta. Durante gli spettacolari scontri a distanza tra le navi si respira un senso di epicità unico: le urla del protagonista che impartisce frenetici comandi alla ciurma, troppo spaventata per esaudirli alla lettera s'uniscono alla pioggia che si trasforma in un vero e proprio temporale, incattivendo il mare con onde altissime e minacciando di ribaltare le imbarcazioni. La nave americana scricchiola ad ogni virata, ma miracolosamente resiste e riesce addirittura in un arrembaggio di fortuna all'ammiraglia inglese, ormai ridotta all'impotenza sotto i bombardamenti avversari. Questa seconda fase dimostra il tentativo del team di variare con iniziative sempre nuove il suo prodotto, andando questa volta (almeno per quanto abbiamo potuto osservare) ad aggiungere momenti coerenti e veramente ben implementati, che nulla hanno a che fare con le fasi "strategiche" di Revelations (tanto per fare un paragone), riuscendo efficacemente nell'impresa.
    Di riuscito in Assassin's Creed 3 c'è però anhce il motore grafico. Grazie al nuovo AnvilNext, il colpo d'occhio di Assassin's Creed 3 è incredibile: gli accecanti riflessi di luce sulla neve fresca, l'oscillazione dei vestiti durante i movimenti più concitati, gli schizzi di sangue sul manto nevoso e persino la schiuma marina fedelmente riprodotta ricalcano l'ottimo lavoro svolto in fase di sviluppo dal talentuoso team francese. I modelli poligonali dei personaggi sono convincenti e le loro movenze fluide e realistiche, sia durante i dialoghi, sia durante i combattimenti. Anche la fisica degli oggetti ha una resa ottimale e ogni superficie reagisce agli stimoli in modo differente: la neve caduta da poco cederà facilmente sotto il peso di Connor, mentre la solida corteccia degli alberi si incrinerà appena nonostante i ripetuti balzi nel vuoto. Nonostante alcune texture poco rifinite (che si notano soprattutto su alcuni abiti) e un livello di difficoltà decisamente basso, Assassin's Creed 3 trova solide conferme di tutto il potenziale espresso in questi anni attraverso i precedenti capitoli. Connor si avvale di numerose possibilità in combattimento: non solo può contare su una moltitudine di armi in suo possesso (dall'arco e frecce alla lama celata, dal tomahawk alla frusta), ma è in grado di disarmare facilmente gli avversari per poi utilizzare quelle stesse armi a suo vantaggio, come abbiamo avuto modo di vedere durante il finale della prima parte della demo. Non si contano poi le combo realizzabili, di pregevole fattura ed altamente scenografiche, che risultano sempre diverse tra loro e convincono nella maggior parte dei casi. Un plauso speciale va alla profondità del campo visivo che lascia senza fiato anche il giocatore più navigato, con scorci naturali di una bellezza unica, capaci di regalare una fotografia più che veritiera dell'America incontaminata ai tempi della guerra d'indipendenza.

    Assassin's Creed 3 Assassin's Creed 3 conferma tutte le più rosee aspettative di Everyeye grazie ad un nuovo motore grafico capace di donare nuova linfa ad un brand che iniziava ad accusare i primi segni del tempo, accompagnato da un gameplay ormai consolidato, ma sempre capace di rinnovarsi con piccole novità, ammaliando il giocatore con infinite possibilità. La struttura aperta di Assassin's Creed 3 permette come sempre di scegliere la strada da percorrere prima di arrivare al proprio obiettivo e in questo terzo capitolo il numero delle possibilità aumenterà esponenzialmente, lasciando al giocatore una libertà decisionale mai vista in precedenza. Le missioni secondarie sono la ciliegina sulla torta di un titolo che già da ora sembra promettere ore e ore di assoluto divertimento. Peccato per un’intelligenza artificiale che nonostante i parecchi anni di sviluppo, resta palesemente indietro rispetto alla concorrenza. Ma confidiamo che in questi mesi che ci separano dall'uscita ufficiale (prevista per il 30 ottobre per PS3, Xbox 360 e Wii U) si riesca a risolvere questo inconveniente, e restiamo in trepidante attesa di ulteriori informazioni e magari di una prima versione giocabile del titolo.

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