Provato Final Fantasy XIII

Il primo assaggio giocabile della tredicesima fantasia!

Provato Final Fantasy XIII
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Introduzione

    Una serie popolare come quella di Final Fantasy non ha certo bisogno di presentazioni. Forse, a dire il vero, la leggendaria saga di giochi di ruolo targata Square Enix (al secolo Square Soft Ltd.) è una delle poche epopee videoludiche di questo ventennio capaci di reinventarsi (quantomeno dal punto di vista estetico) di capitolo in capitolo, eludendo quindi il temibile fantasma del copia/incolla, cruccio e dannazione di ogni sequel che si rispetti. Difatti, nel corso degli anni abbiamo accolto storie medioevali (Final Fantasy IV), racconti fantastici (Final Fantasy VI), vicende steampunk indimenticabili (Final Fantasy VII) e peregrinazioni J-Pop (Final Fantasy X). Col passare degli anni, e con l’addio di Hironobu Sakaguchi (papà e ideatore della serie sin dagli albori a 8 bit), la saga di Final Fantasy ha preso pieghe insperate, talvolta sconcertanti, cadendo e risollevandosi dal baratro della commercialità come se nulla fosse (ne sono un esempio FF X-2, i vari remake su Nintendo DS o l’episodio “sperimentale” online, Final Fantasy XI). Ma oggi, sulle console di nuova generazione, c’è quanto mai bisogno del tredicesimo capitolo della “fantasia finale”.

    IT'S FANTASY!


    Fa quindi estremo piacere constatare come, in concomitanza con l’uscita giapponese del Blu-ray Disc di Final Fantasy VII Advent Children Complete, Square Enix abbia deciso di regalare a chiunque compri il film in CG delle avventure di Cloud e soci la prima demo giocabile di questo nuovo ed attesissimo 13° capitolo di una delle saghe di RPG di famose ed apprezzate al mondo. Ed era anche ora, considerando che dopo la prima apparizione del gioco in veste di semplice trailer (nel quale era possibile notare la protagonista femminile del gioco e poco altro) e una manciata di altri video rilasciati con cadenza irregolare da parte della Casa del Chocobo, le informazioni dietro questo episodio inedito, vera e propria punta di diamante del nuovo progetto Fabula Nova Crystallis (il quale include anche Final Fantasy Versus XIII e Final Fantasy Agito XIII), erano invero piuttosto scarse. Ma ora, con l’uscita di questa demo giocabile, abbiamo potuto ammirare coi nostri occhi tutte le potenzialità dell’ultima fantasia Square.
    Il tutto inizia con il consueto ed impressionante filmato in computer grafica della durata di 4 minuti circa, il quale ci mostra un treno futuristico viaggiare a tutta velocità attraverso un’ambientazione montagnosa. All’interno di una carrozza vi sono alcune persone vestite con abiti monacali, tenute sott’occhio da guardie armate chiaramente dalla parte dei cattivi (e sospettosamente simili ai ben noti Helgast di Killzone, con tanto di occhietti rosso fuoco). Tra i prigionieri, vestiti esattamente come loro, si trovano tuttavia due “intrusi”, un uomo e una donna, che alla prima occasione assaltano le guardie armate tramortendole, al fine di liberare tutti i prigionieri. Facciamo così la conoscenza di Lightning, affascinante protagonista del gioco, e di Sahz Kalzroy, ragazzo di colore dalla pettinatura tipicamente afro (al cui interno staziona un piccolo Chocobo!). Il filmato prosegue con alcuni spettacolari combattimenti in slow motion, mentre i due protagonisti si impegnano a liberare quanti più prigionieri possibili. Ad un tratto, dopo aver imboccato una galleria, il treno si ritrova all’interno di quella che sembra essere un’enorme base sotterranea chiamata Cocoon, caratterizzata da decine di strade sospese nel vuoto, reattori dalle fattezze gigantesche e astronavi volanti (se avete presente la Zion della trilogia di Matrix vi sarete fatti un’idea sommaria).
    Il video introduttivo termina con il deragliamento della locomotiva che ospitava i prigionieri e i nostri eroi, devastata da una sorta di scorpione metallico gigante di colore bianco con lame rotanti al posto delle zampe. Ovvero, il nostro primo avversario. C’è innanzitutto da dire che lo stacco tra la computer grafica del video e quella del gioco in tempo reale è quantomeno sconcertante, nel senso che faticherete a notare la differenza: i grafici Square hanno davvero spremuto ogni singolo byte della potenza della console, offrendo animazioni impressionanti unite ad effetti di luce al massimo del realismo (complice anche il nuovo motore grafico proprietario, chiamato Crystal Tools). Anche il comparto audio, realizzato dal bravo Masashi Hamauzu (con il tema principale di Nobuo Uematsu, incluso nella versione finale), immergerà appieno nell’atmosfera steampunk del titolo Square.

    CRYSTAL CHRONICLES


    Il combattimento contro il primo pseudo-boss altri non è che il tutorial al fighting system, una sorta di mix tra il sistema “alla KOTOR” del precedente Final Fantasy XII ed il classico a turni dei vecchi episodi (compreso l’apprezzato ATB, active battle system). Amici e avversari saranno ben visibili sul campo, mentre tutte le azioni a disposizione dell’utente sono regolate tramite "stock", ovvero una sorta di barra di energia che ci permetterà di concatenare le varie azioni a nostra disposizione. Tuttavia, in ogni turno avremo una quantità di “stock” limitata, da impiegare quindi con la massima cura e parsimonia, al fine di non rimanerne privi. Questo elemento del gameplay spettacolarizza i classici combattimenti a turni con combo e chain di ogni sorta, sebbene le combinazioni più spettacolari si potranno ammirare sicuramente solo dopo la prima metà dell’avventura. Inoltre, è da segnalare l’abbandono dei classici magic points (MP) a favore di un nuovo sistema basato sui cost points, il quale interesserà ogni azione eseguibile sul campo. Il combattimento appare, se non di un'originalità marcata a livello concettuale, molto vivace dal punto di vista visivo, con i membri del party e la stessa protagonista che si muovono in tempo reale sul terreno dello scontro (come fossimo spettatori di un intricato action game tattico). Di certo una soluzione del genere, che finalmente elimina i vincoli posizionali tipici del combattimento "a turni", senza però scardinare gli stilemi di un gameplay collaudato (come faceva il dodicesimo capitolo), farà la felicità degli estimatori della saga. Vedremo poi come troveranno posto, nell'economia dello scontro, le già promesse evocazioni. Alla fine dello scontro riceveremo, oltre ai canonici punti esperienza anche una votazione in stelline (il “ranking”), atta a farci capire dove e come dovremo migliorare il nostro stile di lotta in vista del prossimo avversario da battere.
    Appena prenderemo nuovamente il controllo di Lightning, noteremo come la telecamera sia ruotabile a piacimento, mentre un’utile mappa in alto a destra ci mostrerà la posizione dei nostri compagni e la direzione da prendere. Anche i nemici saranno visibili sul nostro monitor, e potremo decidere se affrontarli oppure no (il personaggio principale potrà ad ogni modo camminare in modalità “stealth” per tentare di eluderli). Niente più scontri casuali, quindi: Final Fantasy, dopo la sperimentazione dello scorso episodio, ha finalmente superato tutti i suoi limiti storici. In caso di attacco, dopo un breve caricamento verremo catapultati nel vivo della battaglia, la quale si svolgerà esattamente come il precedente combattimento/tutorial contro il boss. E così via, per tutto il resto della demo.
    Dopo alcune fasi di esplorazione, intervallate dai consueti scontri con gli avversari, l’assaggio datoci in pasto devia sul secondo personaggio giocabile nel corso dell’avventura principale: Snow Villiers e la sua squadra (Neva, composta dai bizzarri Gadot e Lebreau) conducono il proprio movimento di resistenza attraverso le strade di Cocoon, in una sezione di gioco aggiuntiva che mette altra carne al fuoco: i combattimenti si svolgono ora con tre elementi del party (il numero massimo di partecipanti), e la sequenza di combo inanellabili al nemico è ora sensibilmente cresciuta (oltre al fatto che Snow combatterà esclusivamente con l’ausilio di calci e pugni). Ma non solo; dopo alcuni scontri classici sulla falsariga di quelli occorsi nei panni di Lightning, incontreremo sul campo una vecchia conoscenza dell’universo di Final Fantasy: Behemot. Rappresentato sotto forma di creatura bio meccanica di enormi proporzioni, dall’aspetto massiccio e ovviamente più coriaceo rispetto ai nemici consueti incontrati fin d’ora, questa bestia è da definirsi il primo vero boss che incontreremo nel corso delle nostre peregrinazioni. In questa occasione noteremo anche le magie di cura e attacco dateci in dotazione (tra cui i classici “healing” e “blizzard”), grazie alle quali Behemoth potrà essere sconfitto nel giro di pochi minuti. Le restanti azioni di attacco, scandite dal sistema “stock” descritto poco fa, faranno il resto.
    Successivamente a questo scontro, un’emozionante cut scene ci mostrerà invece una sequenza realizzata con il motore grafico del gioco, nella quale il nostro eroe bandana-munito Snow dovrà vedersela con un’astronave volante estremamente simile alla Nabucodonosor apparsa nella trilogia di Matrix. Dopo una furiosa sparatoria, che vedrà il ponte collassare sotto i piedi dei protagonisti, vedremo Villiers cadere letteralmente nel vuoto assieme ad una misteriosa ragazza, mentre nel frattempo un’enorme monolite meccanico scortato da alcuni androidi appare dall’alto della cittadella. E proprio quando la trama si faceva interessante, ecco purtroppo apparire il logo del gioco che scandisce la fine di questa prima peregrinazione giocabile nel nuovo universo Square Enix.

    La demo, ovviamente, non colma tutti i dubbi riguardanti la struttura del titolo. Ovviamente, dato che è stato possibile testare soltanto le prime fasi di gioco, è inevitabile che gli scontri siano apparsi quantomeno limitati dal punto di vista delle azioni e delle magie eseguibili. Tuttavia l'idea di base è quella di concedere all'utente un sistema di concatenazione libera, in cui utilizzare i comandi per scagliare in aria gli avversari in modo da adoprarsi in spettacolari "Juggle" aeree che coinvolgano attacchi fisici, magie e colpi d'arma da fuoco. Molto dipenderà dalla gamma di mosse e incantesimi concessa in dote ai personaggi, che ovviamente potremo apprezzare solo quando il prodotto arriverà sugli scaffali. Analogamente, resta ancora misterioso il sistema di crescita, e tutti sappiamo come questo elemento sia fondamentale nell'economia di gioco, caratterizzando nel profondo l'interezza della produzione. Se ancora oggi si parla di Job Sistem e di Materia, è perchè la creatività, la profondità e la malleabilità di tali sistemi hanno permesso agli scorsi capitoli di offrire un gameplay ricco e poliedrico. Speriamo soltanto che Square Enix non opti per una semplificazione dell'aspetto ruolistico (cercando magari di attirare una fetta di pubblico meno avvezza alla sperimentazione di molteplici soluzioni).

    Final Fantasy XIII Dopo questo primo assaggio della durata di un’ora circa, non possiamo che essere estremamente ottimisti riguardo l’ultima fantasia targata Square Enix. Tuttavia, il produttore del gioco Motomu Toryiama ha parlato ai fan dicendo che la demo è davvero riduttiva rispetto a quello che sarà la versione finale del titolo per PlayStation 3 e Xbox 360 (sia per quanto concerne il sistema di gioco che il comparto tecnico, scremato da alcune imperfezioni francamente secondarie). Square, quindi, ha davvero tutta l’intenzione di dare in pasto al popolo videoludico una vera e propria gemma perfetta. Certamente, visto il tempo che manca all’uscita del titolo sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo (si parla di 2010 inoltrato), la possibilità che FFXIII risulti davvero memorabile non è poi così remota. E che la fantasia finale ricominci!

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