Provato Ninja Gaiden 3

Provato un nuovo livello "navale"

Provato Ninja Gaiden 3
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Non è la prima che vediamo Ninja Gaiden 3, neppure la prima che lo testiamo con mano, ma il prossimo videogame del Team Ninja continua a stupirci per la sua solidità. Il ritorno di Ryu Hayabusa sa mantenere l'appeal dei precedenti due episodi (anche se certe meccaniche sono state fortemente ridimensionate) pur rinnovandosi visivamente e stupendo il giocatore con piacevoli varianti al combattimento nudo e crudo.
    Dopo aver saggiato le premesse narrative e l'approccio iniziale proposto dai primi due capitoli ambientati rispettivamente a Londra e nel deserto di Rub' al Khali, il team di sviluppo rappresentato da Yosuke Hayashi (lo conosceremo meglio nell'intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni!) ci ha sfidato maggiormente con una nuova demo appartenente ad un livello posto circa a metà avventura. Questa volta ci troviamo a bordo di una nave da guerra avvicinata nel frattempo da altre imbarcazioni nemiche: la missione del ninja oscilla tra una nave ed un'altra, bombardato a destra e a manca dalla contraerea nemica.
    Ma prima di descrivervi la missione inedita vi raccontiamo qualche novità sul gioco in generale, che uscirà su Playstation 3 e Xbox 360 il prossimo 23 marzo.

    Collector's Edition

    Il 23 marzo sarà presente nei negozi anche un'edizione da collezione contenente un artbook, il CD con la colonna sonora del gioco e la statuetta da collezione "Duel of the Masked". Piatto forte è la demo di Dead or Alive 5: nelle versioni standard Playstation 3 saranno disponibili Hayate e Ayane, mentre in quella Xbox 360 Ryu Hayabusa e Hitomi. Ma solo chi prenoterà la collector edition potrà giocare con tutti e 4 i personaggi.
    Non dimentichiamo infine che il lancio europeo di Playstation Vita sarà allietato anche da Ninja Gaiden Sigma Plus, mentre di Ninja Gaiden 3 è già stata annunciato un porting destinato a Wii U dal sottotitolo Razor's Edge.

    Il peso della spada

    Secondo Hayashi-san la serie Ninja Gaiden ruota attorno tre pilastri fondamentali: ninja, violenza ed elevata difficoltà. Ninja Gaiden 3 si premura di mantenere intatti questi capisaldi, ma vuole aggiungere contemporaneamente una nuova dimensione, quella narrativa; la trama ed i combattimenti dovranno avere un impatto emotivo, stuzzicare un'audience matura e il protagonista dimostrare una maggiore profondità caratteriale. Ryu Hayabusa non è un eroe incosciente affettatutto, ma un essere umano che ha una missione dolorosa da compiere se vuole salvare il genere umano da un pazzo onnipotente. Gli chiedono di eliminare qualunque ostacolo per compiere il proprio destino, ma la reiterazione del gesto esecutorio lo rende quasi abitudinario, una routine da compiersi.
    Per sviluppare il concept del cosidetto "Japanese Dark Hero" Team Ninja ha richiamato Masato Kato, il director della trilogia arcade e NES, che nel frattempo si era ritagliato un ruolo da sceneggiatore in Square Enix lavorando a Final Fantasy, le serie Chrono e Mana. La sua idea, condivisa in toto da Yosuke Hayashi, si inserisce nel battle system attraverso alcuni accorgimenti registici come corpi di nemici in fin di vita che giacciono per terra, una telecamera più ravvicinata del solito così da sottolineare sensazioni quali dolore e paura e una più attenta calibrazione degli ettolitri di sangue fuoriusciti dai corpi nemici dopo gli eccessi di Ninja Gaiden II.
    Ryu soffre per ogni uccisione, tant'è che la trama di gioco ruoterà attorno anche all'infezione che gli avvolge il braccio destro come ben mostrato nella cover di gioco. Al contatto con il sangue il braccio demoniaco del ninja comincia a brillare: in quel caso, mantenendo premuto il pulsante dedicato all'attacco potente, viene avvolto da un vortice di energia vermiglia, pronto per una mossa speciale che permette di assaltare automaticamente tre nemici nelle vicinanze, schizzando da uno all'altro come un falco che si scaglia sulla preda.
    Sulla coscienza di Hayabusa pesano le vite strappate e mandate all'altro mondo: sotto questo aspetto è un eroe molto umano, due secoli fa lo avrebbero definito "romantico", un ninja privato del suo tratto distintivo, la maschera. L'intero gioco si concentra su di lui, non ci saranno donzelle di sorta a rubargli la scena in posticce sequenze bonus, ma ciò non toglie il ritorno di volti noti nella serie come Ayane, Momiji e, visto il coinvolgimento di Kato, qualcuno appartenente agli episodi 8 bit. Chi ha detto Irene?
    La mentalità che passa sotto il nome di Japanese Dark Hero fa capolino sicuramente nelle cut scene e speriamo sia sviscerata a fondo nel corso dell'avventura, ma incide sui combattimenti meno di quanto Hayashi-san vorrebbe far credere. Ugualmente non ci convince la storia dell'Hayabusa più maturo e cresciuto insieme al target di riferimento: è come ce lo ricordiamo, un assassino spietato e silenzioso. Il sistema di combattimento è quasi per nulla variato rispetto ai due titoli precedenti, imperniato su due tasti d'attacco (colpo forte e colpo rapido), un front button dedicato al lancio dei Kunai ed un dorsale per la parata, che può essere utilizzato in combinazione con la leva analogica per eseguire una rapidissima schivata. R dal canto suo estrae un arco che scaglia frecce esplosive così da eliminare nemici distanti o in mancanza della Dragon Sword (vedi la sequenza iniziale del secondo livello a Rub' al Khali). Premendo BACK (o SELECT) appare in tempo reale un menù a tendina da cui consultare le combo disponibili, come se ci si trovasse nella modalità Training di un picchiaduro.
    L'azione in Ninja Gaiden 3 tende a focalizzarsi su un solo nemico, agganciadolo in qualche modo sino alla spettacolare finisher combo che ne sottolinea la morte. Quest'ultima avviene dietro pressione di un tasto (X o Y) apparso su schermo quasi fosse un QTE. Ma in verità non lo è essendo il tasto finale della combinazione appena effettuata: tuttavia torna utile in più di un'occasione, anche solo per connettere due sequenze di tasti.
    Tale aiuto su schermo può essere disattivato in qualsiasi momento dal menù d'opzioni richiamabile premendo START, ma il gioco regala in alcuni momenti vere sequenze in cui schiacciare il "tasto giusto al momento giusto", occasioni per introdurre un combattimento o sottolineare un gesto particolarmente distruttivo (scardinare le infide torrette automatizzate o fendere la carena di un aereo).
    Ninja Gaiden III propone difatto tre livelli di difficoltà. Vi è una distinzione tra stili di gioco, Eroe e Ninja: il primo risulta più elementare grazie alla parata e schivata automatica, mentre il secondo non propone trucchetto alcuno ma è ulteriormente suddiviso tra difficoltà Normale e Difficile. A conti fatti ci è parsa più significativa quest'ultima distinzione che quella tra i due stili di gioco, ma ci riserviamo un giudizio completo una volta testata l'intera avventura.
    Cosa che faremo anche per quanto concerne il multiplayer. I media non hanno accolto l'annuncio in maniera positiva domandandosi l'utilità di una simile aggiunta ad un action game, ma Team Ninja si è dimostrato caparbio e proporrà all'interno di Ninja Gaiden 3 un deatmatch 4 contro 4 dedicato ai fan ansiosi di dimostrare la propria abilità con Ninpo e combo, nonché una serie di missioni stand alone cooperative.

    La nave del destino

    Oceano Indiano. Nel cuore della notte al largo del Madagascar va in scena una distruttiva battaglia navale tra due flotte armate fino ai denti. Ryu Hayabusa segue il vicendevole cannoneggiamento dal pennone di una imbarcazione e un secondo più tardi già vola in direzione nemica.
    La sua presenza è immediatamente notata da un torretta semovente nonché da nutriti gruppi di nemici che si fanno incontro dal ponte di coperta alla poppa, passando per un lungo corridoio sottocoperta. Nella parte posteriore si affronta un combattimento contro svariati nemici suddivisi fra tre ondate; l'ultima vede quei maghi incappucciati che già chiudevano il secondo livello del gioco, qui presenti in folto numero e nemmeno nella qualifica di mid-boss! Combattere contro più nemici contemporaneamente mette a dura prova la telecamera, gestita liberamente con l'analogico destro per quanto si senta la mancanza di un dorsale capace di riportare l'inquadratura alle spalle del ninja.
    Caricando completamente un'apposita barra sotto quella della vita si è in grado di sprigionare il potere Ninpo che in questo caso evoca un dragone infuocato, il quale dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo con gli avversari ristora completamente la vita. La semplicità della combinazione (Y+B) e l'apparente assenza di altre Ninpo inficiano purtroppo la presenza scenica del bestione.
    L'esplorazione della nave prosegue con altri combattimenti proposti in due significative varianti: in uno si combatte all'interno di una stanza chiusa contro tre nemici invisibili, la cui posizione è rintracciabile solo dalla traiettoria delle bombe che essi lanciano a ripetizione, mentre l'altro avviene contro alcuni avversari dotati di jetpack richiedendo l'uso dell'arco per riportarli al suolo e la katana per il consueto tagliuzzamento.
    Ninja Gaiden 3 cerca di stupirci con una grande varietà di situazioni e coreografie nemiche. Talvolta, però, incappa palesemente nella ripetizione tant'è che sul ponte di un'altra nave (quella sopra cui camminavamo precedentemente è piombata negli abissi) ritroviamo il ragno meccanizzato che già creava scompiglio nelle strade londinesi del primo livello. Sappiamo già come farlo fuori: basta colpire tre arti meccanici per vederlo a terra sconfitto; occhio questa volta al generatore di elettricità impiantato sotto l'addome!
    La vittoria di Ryu Hayabusa, però, ha un carattere provvisorio. Il pilota del ragno lo fa rinascere in forma eretta poggiato su due soli arti, decisamente più robusti dei precedenti. Il meccanismo in questo caso è il medesimo, giocato tra l'evitare i colpi elettrici/infuocati per poi avvicinarsi alle due zampe e tagliuzzarle come si deve. Lo scontro richiede un certo sforzo e molta concentrazione, come d'altronde l'intero gioco e i precedenti capitoli della serie. La seconda forma è assai più forte della prima della quale già conoscevamo il punto debole: con l'eliminazione del mecha antropomorfo si conclude la demo, ma un filmato di un paio di secondi lascia intravedere una terza forma ancora più temibile. Un certo idraulico direbbe: mamma mia!
    Abbiamo provato lo stesso livello sia su Playstation 3 che Xbox 360 e possiamo dire che la versione Sony si è mostrata maggiormente in forma. A dispetto di una notevole conoscenza dell'hardware Microsoft viste le pesanti esclusive che Team Ninja ha donato a Xbox e Xbox 360, l'immagine è più vivida cromaticamente e meno scalettata sulla versione Sony. La versione Playstation 3 oltretutto offre un secondo sistema di controllo, permettendo al giocatore di affrontare l'intera avventura single player imbracciando il Playstation Move.
    Il gioco non scalpita per quanto riguarda il polygon count o la ricerca del dettaglio, ma punta su una fluidità dell'azione incrollabile anche nel momento in cui il Ninpo dragone invade lo schermo; complice l'ora tarda e la luce scarsa, gli ambienti della nave ci sono apparsi spogli e non troppo vivaci nell'arredamento, così come gli stessi nemici alcuni incappucciati, altri dal volto coperto quasi a voler mascherare uno scarso dettaglio. Difetti minimi di fronte alla grande varietà di ambientazioni di gioco (finora abbiamo visto una metropoli europea, una città nel deserto, una flotta di navi e un villaggio nipponico) e al frame rate solido.

    Ninja Gaiden 3 La direzione intrapresa dal Team Ninja dell'era post-Itagaki si sbilancia verso una maggiore dose di realismo e maturità, che in Ninja Gaiden 3 è espressa da tematiche molto forti legate al senso di colpa di chi è costretto continuamente ad uccidere. Tali complicazioni, però, riguardano solo il dipanarsi narrativo della terza avventura di Ryu Hayabusa, dal momento che il gameplay si struttura esattamente come i predecessori. Le novità sottolineano una nuova inquadratura più ravvicinata, la (sporadica) presenza di QTE e una drastica riduzione dei Ninpo. L'ultimo livello provato è ambientato nel bel mezzo di una battaglia navale e dimostra nuovamente la varietà delle ambientazioni e lo sforzo nel diversificare i molteplici combattimenti. Storciamo il naso solo di fronte alla ripetizione di certi nemici e boss, ma l'alto tasso di sfida ci ha notevolmente galvanizzati. Quanto manca al 23 marzo?

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