Tomb Raider Anteprima: prime informazioni sul reboot della serie

Bentornata tra noi, Lara! Tutte le prime informazioni sul Reboot della serie

Tomb Raider Anteprima: prime informazioni sul reboot della serie
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • A Square Enix basta un nome: Tomb Raider. Niente numeri. Niente sottotitoli altisonanti. Solo un nome, ma è sufficiente per attirare a sé tutte le attenzioni della comunità videoludica. Il ritorno tanto atteso di Lara Croft (Guardian of the Light è stato solo un simpatico antipasto per il mercato digitale) è accolto con giustificata gioia, soprattutto per via delle premesse su cui si basa il progetto.
    Siamo di fronte ad un reboot completo, non solo del franchise legato ai videogiochi, ma di tutto il marchio, ragion per cui al momento non ci saranno modelle in carne ed ossa a rappresentare i lineamenti estetici della nuova Lara. Che -tranquilli- non sarà molto diversa da quella che ricordavate ed avete imparato ad amare. Lo sviluppo, affidato alle sapienti mani di Crystal Dynamics, mira quindi a far ripartire tutto da capo, quasi a voler rappresentare l’ulteriore tassello di una moda emergente per la nostra generazione, pronta ad ospitare titoli che rappresentano la "rinascita" di saghe come Devil May Cry, Fallout e Deus Ex.

    L'umanità di Lara

    Lo sviluppatore ci tiene prima di tutto a precisare che il reboot non deve essere necessariamente visto come una bocciatura di quanto fatto in passato. Sebbene gli ultimi episodi della serie (Underworld a parte) non abbiano raggiunto livelli qualitativi eccelsi, il team ha ritenuto che dopo tanto tempo, successo o meno, fosse giusto dare a Lara un ritocco approfondito. Una revisione che riuscisse a dare alla protagonista un tocco di freschezza e familiarità, nonché un pizzico di forza e vulnerabilità insieme. Sì, perché questa Lara vuole abbandonare gli stilemi dell'action game che mette in scena una protagonista invincibile e insuperabile: i disegnatori stanno lavorando parecchio per creare una personaggio "reale", fatto di emozioni, di debolezze umane. L'utente non controlla più una donzella in carne e poligoni (e che poligoni), la cui unica preoccupazione è quella di fare un salto troppo corto o troppo lungo: la nuova Lara piange, sanguina, soffre ed è piena di lividi qua e là. Ma è forte, determinata e vogliosa. Tre caratteristiche che la aiuteranno a sopravvivere nella brutta avventura che la attende.

    Un nuovo inizio

    La storia ideata dagli sceneggiatori non sarà magari originale, ma ha potenzialità enormi. Lara ha 21 anni, è fresca di Accademia e vuole a tutti i costi studiare le antichità del nostro mondo, disposta a viaggiare anche nei posti più pericolosi del pianeta. Per questo, si imbarca sul vascello dell’Endurance in compagnia del Capitano Conrad Roth, ex ufficiale della Marina, in viaggio verso le coste giapponesi con il fine di indagare su alcune presunte reliquie storiche che sarebbero state nascoste presso un’isola che spunta da quelle acque. Per la giovane Lara è l’occasione della vita. Ma il sogno finisce quando il vascello viene inghiottito da una violenta tempesta, spezzandosi in due: Lara si perde in un mare gonfio e scuro. Sembra la fine. Ma la protagonista si risveglia qualche tempo dopo all’interno di una caverna, appesa ad una corda a testa in giù e molto intontita. Con un po’ di fortuna riesce a liberarsi e ad uscire, ma è solo l’inizio di una lunga e difficile avventura di sopravvivenza.

    Proprio sul termine sopravvivenza Crystal Dynamics vuole porre un forte accento. Saremo di fronte ad un action adventure come i vecchi episodi di Tomb Raider, ma questa volta dovremo sudare non tanto per superare i vari livelli, quanto per riuscire a rimanere vivi in un ambiente libero ed ostile. Dovremo dunque misurarci con la possibilità di spostarsi senza costrizioni, esplorando l’isola in lungo e in largo, senza i limiti di un level design lineare e costrittivo. Dovremo persino procurarci cibo e acqua, e mantenere vari campi base dove poter riposare, recuperare le forze e addirittura migliorare le abilità di Lara, la quale guadagnerà quindi inedite capacità con il prosieguo nell’avventura, e grazie agli attrezzi che troverà in giro.
    Questa scelta è stata fatta, spiega lo sviluppatore, per non dare all’utente la sensazione di sentirsi guidato verso una direzione già predefinita. L'idea è quella di non presentare una struttura di gioco “già vecchia”, ma un volto che sia nuovo e, soprattutto, inedito per il genere di appartenenza.
    Di conseguenza, tale filosofia va a ripercuotersi direttamente su altri aspetti della produzione. Le armi a disposizione, ad esempio, non saranno molte e dovremmo centellinare con attenzione quantità e munizioni fruibili. Il sistema di mira, inoltre, non presenterà più il blocco della visuale ma sarà completamente libero, permettendo al giocatore di mirare con più dinamismo e semplicità il nemico in arrivo. Sebbene Crystal Dynamics non sia stata molto precisa in merito, mostrando soltanto la canonica doppia pistola, un arco e un fucile a pompa (!), l’impressione è che quindi tutto (armi comprese) voglia abbandonare gli stilemi tipici del prodotto di finzione per avvicinarsi ad un approccio più realistico. Scelta rischiosa senza dubbio, ma che se ben gestita potrà certamente dare i suoi frutti.

    Dark Lara

    Prima di concludere, vogliamo analizzare un altro aspetto che crediamo farà discutere a lungo i fan della saga. Oltre a quanto elencato finora, il nuovo Tomb Raider si farà portatore anche uno stile visivo più dark e maturo. Non solo nella gestione della storia, che proverà a far risaltare al massimo le emozioni di Lara e le sensazioni vissute sull’isola, ma cambiando anche target di riferimento, e presentando addirittura alcune caratteristiche tipiche del genere horror. Con l’obiettivo, semmai, di rendere le sessioni di gioco non solo più coinvolgenti, ma anche ricche di tensione. Questo cambio di direzione assapora già negli istanti vissuti all’interno della caverna, dove apparentemente non c’è anima viva, ma solo buio, luci soffuse e misteriosi simboli che sembrano provenire da una civiltà perduta. Inoltre, a rincarare ancor di più la dose, troviamo le scene in cui la protagonista perderà la vita, a seguito degli errori commessi dal giocatore. Facendo un esempio, potremo vedere uno squilibrato (ci sarà qualche umano sull’isola, come gli ufficiali della nave affondata) accoltellare violentemente al torace Lara e chiuderle gli occhi una volta che è morta. Se non riusciremo a metterci in fuga da una slavina, potremo vedere Lara travolta dall'impeto dei massi, che le frantumeranno le gambe ed il cranio.

    Tomb Raider Questo nuovo Tomb Raider, previsto in data da destinarsi su PC, PlayStation 3 e Xbox 360, è assolutamente intrigante. Il reboot operato dagli sviluppatori scardina e rifonda tutte le caratteristiche di base della saga. Abbiamo una Lara ringiovanita ed inesperta, alla sua prima vera avventura. Abbiamo un gameplay potenzialmente innovativo, che fa dalla libertà e dell'idea di "sopravvivenza" i suoi cardini. Abbiamo anche uno spiccato cambio di stile, che abbraccia adesso situazioni e scorci visivi violenti e viscerali. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per un ottimo prodotto: ora sta agli sviluppatori prendere tutte queste caratteristiche, metterle insieme e trasformarle, perché no, nel miglior Tomb Raider di sempre. Bentornata, Lara!

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