Provato UFC 2010 Undisputed

Provata con mano la nuova edizione dei Fight Game defintivo

Provato UFC 2010 Undisputed
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • iPad
  • Psp
  • Nel 1993 ha preso forma un movimento che raccoglieva lottatori di arti marziali dallo stile più disparato, in una brutale lotta mista per decretare quale fosse la disciplina più efficace: il nome della lega era UFC (Ultimate Fighting Championship), che di edizione in edizione ha saputo conquistare una fama che abbiamo potuto saggiare recentemente dal vivo, capace di riempire in ogni ordine di posti il Prudential Centre di Jersey City per il match St. Pierre vs Hardy. THQ si è accaparrata l’anno scorso la licenza della federazione producendo un titolo decisamente apprezzato (3.5 milioni di copie vendute), che si riaffaccia in questo 2010 in forma smagliante, pronto a riconquistare la cintura.

    Riveduto e Corretto

    Il team di sviluppo Yuke e THQ hanno deciso di mantenere l’impostazione che ha fatto le fortune del predecessore, proponendo una simulazione di combattimento molto realistica, forte di un comparto strategico e tattico che ha poco da spartire con gli altri picchiaduro più frenetici. Così come lo sport premia le arti marziali più concrete che spettacolari, questo UFC Undisputed 2010 non cede alle lusinghe della massificazione ma mantiene la sua natura profonda e tecnica di simulatore, oliando le meccaniche e ampliando con feature mirate l’esperienza di gioco, senza alterarla. Pad alla mano abbiamo infatti constatato come sia stato svolto un gran lavoro sui feedback degli appassionati, a partire dalla grande assenza del titolo precedente: la southpaw stance, ovvero la posizione di guardia mancina. È inoltre presente la possibilità per alcuni lottatori di adottare una postura mista, switchando con un tasto tra southpaw e standard.

    Il gameplay si ripronone quindi sulla falsariga dello 09, con i quattro tasti a controllare gli arti, e i dorsali per gestire l’altezza dei colpi e le parate. Ma è stata introdotta una novità per regalare dinamicità nelle fasi di pugilato a stretto contatto, ondeggiando la parte superiore del corpo con i piedi fissi a terra per evitare i colpi. Questi movimenti (concatenabili fino a 3 schivate) consentono di scansare i pugni e di aprire nel contempo la difesa avversaria per una counter violenta, ma solo con un timing perfetto, giustamente difficile da raggiungere. La capacità di anticipare le mosse avversarie è infatti fondamentale, e in caso di errore le conseguenze saranno fatali, perché porgeremo letteralmente l’altra guancia a qualcuno che non è disposto a perdonarci.

    Per quanto riguarda invece i combattimenti a terra abbiamo apprezzato il nuovo sistema per capire quale lottatore stia dominando nelle submission: la camera si avvicinerà in zoom se la pressione di chi ha effettuato la presa è adeguata, mentre si allontanerà nel caso l’avversario riesca a controbattere con maggiore energia e a liberarsi. Da notare tra l’altro come in questi casi la potenza di entrambi venga determinata dal movimento circolare dell’analogico, evitando la pressione forsennata dei tasti. È inoltre possibile ora cambiare le prese di submission in maniera fluida, senza dover per forza terminare il movimento, semplicemente passando in tempo reale da una posizione ad un’altra più efficace: in termini difensivi questo comporta per l’avversario un cambio di rotazione della leva per muovere una pressione opposta alla precedente e cercare una via d’uscita. La fluidità emerge anche nel sistema di movimento graduato, che permette (sempre a terra) leggeri spostamenti del corpo senza che questi sfocino in un cambio di posizione, permettendo però vantaggi di angolazione per colpire là dove l’avversario è meno difeso.

    Ad ampliare la varietà nell’ottagono è stata implementata la gabbia, che comporta ad esempio la possibilità di essere immobilizzati contro le pareti: questa feature facilita realisticamente il lottatore che si trova in posizione dominante in quei frangenti, allargando il parco situazioni del gioco che conferma la sua spiccata natura di simulatore di lotta molto tecnico e profondo.

    Una vita in palestra

    L’elemento che ha subito il restyling più evidente riguarda la modalità carriera, che punta ora su un coinvolgimento intenso del giocatore nei panni del suo alter ego. Il primo step riguarda l’editor, potenziato e reso più elastico per personalizzare al meglio il lottatore. Le possibilità di customizzazione estetica sono profonde e curate, ma sarà decisamente più importante il background tecnico che decideremo di adottare. Il titolo precedente consentiva infatti di scegliere due stili di combattimento generali, mentre ora sarà possibile costruire liberamente il proprio profilo scegliendo ad una ad una le tecniche predilette, con un costo a seconda del livello di padronanza.

    Per aumentare l’immedesimazione sarà inoltre possibile modulare la voce del nostro avatar e le sue caratteristiche, dalla provenienza (se siete sciovinisti potrete scegliere tra 3 città italiane) al tipo di guardia, dalla mano forte alle animazioni di contorno (esultanze,derisioni ecc.). I primi passi li muoveremo a livello amatoriale, per risalire la gerarchia della WFA (lega minore) ed arrivare infne in UFC, che sarà meglio non dare per scontata, vista la possibilità costante di retrocedere. Il sistema di crescita sarà ugualmente dinamico: se in allenamento ignoreremo determinati colpi che diamo per acquisiti vedremo diminuire le nostre skills, ma sarà anche possibile switchare la categoria di peso per cui combattere. Anche il modo di fronteggiarci degli avversari potrà variare grazie al cosiddetto “watching you system”, che riconosce il nostro stile e le nostre preferenze e si adegua di match in match. Ad impreziosire l’esperienza troveremo cutscenes cinematiche a contorno, durante le quali riceveremo i consigli dal coach o le comunicazioni importanti (a rimpiazzare le mail) della lega, tutto a vantaggio dell’immedesimazione. Ad aumentare il coinvolgimento saranno anche presenti brevi fasi di “conferenza stampa”, in cui potremo rispettare o meno gli avversari, per costruire rivalità che avranno ripercussioni durante la carriera e nell’approccio con gli sponsor.

    Dalla tribuna

    Il primo sguardo su UFC Undisputed 2010 premia il lavoro fatto dagli sviluppatori, in grado di fornire un ottagono credibile e graficamente appagante, con lottatori riprodotti magistralmente ed un effetto sudore praticamente fotorealistico. Senza dimenticare il sangue, che gocciola sontuosamente..

    Le animazioni sono ovviamente curate e fluide, e anche palazzetti e pubblico mostrano miglioramenti, anche se rimangono ad un livello inferiore rispetto al resto della produzione.

    Il comparto online infine è stato decisamente potenziato, e intende promuovere una comunità forte e molto presente: sarà infatti possibile creare fighting camps e leghe autonome, i vincenti delle quali sembra potranno addirittura sfidarsi e interagire. THQ ha inoltre promesso supporto nella gestione di stats e skills del roster presente nel gioco (ed eventualmente nuove aggiunte), con aggiornamenti in caso di miglioramento dei lottatori.

    UFC 2010 Undisputed Squadra che vince non si cambia, e UFC Undisputed 2010 convince lavorando sulla base già buona del predecessore per perfezionare il contorno e l’esperienza di gioco. Il lavoro di limatura del gameplay si accompagna infatti ad un miglioramento deciso delle feature di contorno, dall’online alla modalità carriera che necessitavano effettivamente di un restyling. Inutile suggerirvelo, se siete appassionati non potete che tenere d’occhio la nuova fatica di Yuke in uscita a Maggio, in attesa di una recensione completa.

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