Recensione Turtle Beach PX4

Il marchio statunitense celebre per le cuffie, ci mostra la nuova periferica per Playstation 4.

Recensione Turtle Beach PX4
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Ormai parte integrante della 'dotazione standard' di ogni buon giocatore PC, gli headset dedicati al gaming (e non solo) si stanno diffondendo sempre più prepotentemente anche su console: il regno, una volta quasi incontrastato, di impianti hi-fi e Dolby Surround si oppone infatti il sempre più regolare arrivo sul mercato di prodotti capaci di andare incontro alle esigenze di una generazione di giocatori completamente nuova, o dalle necessità totalmente stravolte. Tra le proposte più interessanti del settore, destinate a soddisfare anche gli acquirenti delle console di nuova generazione, troviamo sicuramente le Ear Force PX4 di Turtle Beach: che la destinazione prediletta di questo nuovo headset realizzato dal produttore americano sia, in particolare, la nuova ammiraglia Sony è infatti chiaro ancor prima dell'acquisto. Sin dal packaging, la propensione delle Ear Force PX4 verso l'utilizzo di tinte 'tradizionali' sfruttate dallo stesso colosso giapponese, trasmette infatti quasi la sensazione di trovarsi di fronte ad un prodotto ufficiale e, fortunatamente, la qualità del suo contenuto rafforza ancora maggiormente quest'impressione.

4 THE EARS

Il contenuto della confezione, ovviamente, vi metterà a disposizione tutta la cavetteria necessaria per buttarvi immediatamente nell'azione (cavo jack da 2,5mm a 3,5mm, cavo voice chat per Xbox360, di ricarica USB e Digitale Ottico) oltre che ad un ricevitore wireless Dual Band che brilla subito per compattezza rispetto alla concorrenza, fattore assolutamente da non sottovalutare, soprattutto nel caso di alloggiamento tra sistemi di gaming e home theatre particolarmente ricchi o composti da più console. Arrivati al disimballaggio del 'pezzo forte' è subito possibile notare un design delle cuffie molto 'morbido' (che riprende in tutte le sue componenti quel nero e quel blu ormai marchi di fabbrica di PS4) e le cui ottime imbottiture di archetto e casse permettono tanto un utilizzo prolungato senza alcun tipo di disagio 'fisico' quanto un ottimo isolamento dell'orecchio. La presenza di ben otto tasti (adibiti a tutte le regolazioni del caso come volume generale, volume voice chat, muto, accensione/spegnimento Bluetooth e cuffie, ecc.) sulla superficie esterna delle casse richiede sicuramente un certo periodo di rodaggio per la loro memorizzazione, ma una volta impadronitisi dei 'comandi' si ha subito la sensazione di trovarsi di fronte ad un prodotto estremamente completo.

"La stessa resa della modalità Dolby Digital Surround risulta molto convincente."

A riprova di ciò troviamo, ad esempio, una tecnologia Dual Paring Bluetooth che permette all'utente di abbinare il proprio cellulare all'headset, consentendogli di rispondere ad eventuali chiamate senza alcun bisogno di togliere le proprie mani dal joypad o mettere in pausa la partita. La qualità dell'audio riprodotto dalle Ear Force PX4 è, anche grazie ad un ricevitore Dual Band che non lascia spazio ad alcun tipo di interferenza, assolutamente di altissimo livello: per nitidezza, intensità e pienezza la resa sonora garantita dalla periferica Turtle Beach si attesta sicuramente tra le migliori disponibili per il mercato console, con la presenza di tre pre-set audio in grado di soddisfare le esigenze della stragrande maggioranza dei giocatori e quattro ulteriori equalizzazioni preimpostate utili a vivere al meglio le diverse esperienze e gli svariati generi videoludici con i quali andremo a confrontarci, limitando ad esempio eventuali sbalzi di volume 'spacca-timpani' nel caso di action o stealth game. La stessa resa della modalità Dolby Digital Surround (riprodotta grazie ad uno specifico processore inserito nell'hardware interno delle cuffie) risulta molto convincente, con la possibilità di cambiare il posizionamento delle casse tramite il semplice utilizzo degli appositi comandi posizionati sul ricevitore wireless. Proprio attraverso il collegamento USB tra quest'ultimo e la console passa anche l'alimentazione del sistema che, in fase di ricarica richiederà sempre due porte libere (una per il ricevitore e una per le cuffie) sulla vostro piattaforma di gioco: se molti di voi stanno già storcendo il naso di fronte ad una richiesta che potrebbe rivelarsi controproducente nel caso di utilizzo di più periferiche contemporaneamente, sappiate che il lato 'buono' della medaglia sta tutto nella più che ottima autonomia delle cuffie che, a piena carica, garantiscono una durata effettiva di quasi quindici ore.

Tra i punti di forza delle Ear Force PX4 troviamo sicuramente anche la loro ottima versatilità che, nonostante la centralità del target PS4, permette loro di funzionare praticamente su qualsiasi dispositivo dotato di uscita audio ottica e/o analogica: questo, ovviamente, estende il range di console candidate all'utilizzo dell'ottimo headset Turtle Beach anche a PS3 e alle concorrenti Xbox One e Xbox 360. Rimane piuttosto incomprensibile, sotto questo punto di vista, la scelta di inserire nella confezione un manuale di istruzioni decisamente incompleto, che vi guiderà in modo chiaro nell'installazione delle Ear Force PX4 solamente sui sistemi di vecchia generazione (differenziando addirittura tra i vari modelli di Xbox 360) ma tralasciando totalmente qualsiasi accenno alle nuove console: decisamente strano per un per un prodotto che sin dal suo nome sembra volersi gettare a capofitto nelle mani degli early adopter. Fortunatamente, una veloce ricerca su internet ed una procedura di collegamento piuttosto basilare e intuitiva, non bloccheranno per molto la riuscita delle operazioni preliminari, catapultando voi e le vostre orecchie nel bel mezzo dell'azione in men che non si dica.

Turtle Beach PX4 In un mercato console che inizia ad accogliere un discreto numero di opzioni anche sul fronte headset, queste Ear Force PX4 si posizionano come uno tra i prodotti più competitivi in termini di rapporto qualità/prezzo. Per poco meno di 170,00€ (un prezzo di fascia media per questo tipo di prodotti, anche se forse ancora troppo alto per l'utenza console) vi porterete infatti a casa un'ottima alternativa ad un sistema Dolby Surround 5.1, dal suono sempre definito e mai alterato da interferenze, con preset adatti ad un vasto range di tipologie di giocatori. Chicche come la possibilità di collegare il proprio telefono via bluetooth per effettuare le proprie chiamate senza sospendere l'attività ludica ed un design semplice ma votato alla comodità, completano l'offerta di una tra le migliori alternative del settore attualmente disponibili per le console di nuova (e vecchia) generazione.

8.5