First look Alan Wake

La luce in fondo al tunnel

First look Alan Wake
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Finalmente la luce

    Tra le esclusive piu' attese per Microsoft Xbox 360 figura, in una delle prime tre posizioni, Alan Wake, action/thriller annunciato in pompa magna alcuni anni fa e mai piu' mostrato, nonostante il rincorrersi di rumors che lo volevano praticamente ad ogni evento della casa di Redmond.
    Oggi, in occasione della conference pre-E3 di Microsoft, tenutasi al Galen Center di Los Angeles, il team responsabile di quello che oramai sembrava un progetto abbandonato ne ha mostrato, in esclusiva, alcuni impressionanti minuti di in game footage.
    Possiamo quindi confermarvi che Alan Wake esiste ed e' piu' sveglio che mai: purtroppo, dopo averne saggiato le ottime potenzialita', abbiamo appreso che il suo rilascio non e' previsto prima della primavera 2010.
    Ma andiamo a vedere nel dettaglio quel che ci aspettera' -probabilmente- tra Febbraio e Marzo 2010.

    Prima e dopo

    Prima di introdurre la folta platea di attenti spettatori alla demo giocata gli sviluppatori hanno mostrato il vecchio trailer, per rinfrescare la memoria a proposito di quel che gia' sappiamo di Alan Wake.
    Il protagonista, Alan, e' uno scrittore a cui par esser venuta meno la vena creativa; decide quindi di spostarsi dalla citta' alla montagna, nel piu' classico dei luoghi isolati in cui aria fresca, panorami mozzafiato e lunghi silenzi potrebbero ridar linfa alla sua vena artistica.
    Poco dopo essere arrivato nella ridente location assieme alla moglie si accorge che qualcosa non va: una strana entita' sembra spiarli dall'oscurita' e i due coniugi non si sentono al sicuro.
    Un bel giorno la compagna del nostro eroe scompare, indirizzandolo verso un'indagine che cambiera' completamente la sua vita.
    Si apre, a questo punto, la demo giocata, ambientata -a nostro modo di vedere- in un livello leggermente piu' avanzato rispetto al vero e proprio inizio dell'avventura.
    Alan si trova di fronte alla casa di uno dei suoi nuovi amici, implorante aiuto in seguito all'attacco di queste non precisate creature.
    Imbracciato il fucile a canne mozze il nostro eroe si precipita nella casa dell'uomo non trovandone alcuna traccia; continuando ad inseguirne le urla esce in giardino dove accadono alcuni fenomeni momentaneamente inspiegabili agli occhi dei presenti.
    L'entita' di cui sopra solleva -letteralmente- una cassapanca lanciandola addosso al buon Alan, che si prodiga in una veloce schivata; il nemico, per nulla pago, prende quindi “possesso” di un'auto parcheggiata poco distante, dalla quale, fortunatamente, il nostro beniamino si difende sfruttando un provvidenziale albero come riparo.
    Tutto questo movimento libera un sentiero che dalla casa dell'aggredito prosegue in un sentiero gradatamente boscoso.
    Qui, finalmente, facciamo una piu' ravvicinata conoscenza con il nemico: alcuni operai locali, chiaramente posseduti da qualcosa di sovrannaturale, attaccano Alan precipitandogli addosso e scagliandogli contro ogni genere d'attrezzo.
    La componente action, a questo punto, si rivela: puntando la torcia posseduta dal nostro alter-ego danneggiamo il nemico, fino ad infliggergli, mediante l'ausilio di un'arma da fuoco, la meritata fine.
    In questi particolari frangenti si attiva, o viene manualmente attivato -non c'e' dato saperlo- una sorta di bullet time che rende maggiormente spettacolare l'uccisione.
    Esauriti i colpi del fucile il nostro beniamino si imbatte in un mini-esercito di cittadini posseduti, al cospetto dei quali non resta che un'opzione plausibile: la fuga.
    Seminati brevemente gli inseguitori, che continuano a lanciare di tutto, alla disperata, l'agile avatar decide di fidarsi pericolosamente della piu' vicina funivia per valicare il burrone che gli si staglia davanti: le sorprese, naturalmente, non sono finite: uno stormo di uccelli (anch'essi posseduti dall'entita' oscura) spezza uno dei cavi che regge la cabina, la quale “scivola” velocemente verso la nostra destinazione.
    Rimasto senza proiettili Alan decide di fronteggiare gli ostili che gli si parano di fronte grazie alla luce di uno dei razzi di segnalazione appena raccolti; l'accensione dello stesso innesca una ripresa cinematografica, nuovamente al rallenty, che ci mostra come gli assalitori restino accecati e si facciano da parte di fronte a tale intensita' luminosa.
    La breve ritirata fa si che il nostro eroe riesca a ripararsi in una baita immediatamente piu' avanti, dove i nemici non possano entrare.
    La maligna entita' oscura che li possiede non si da tuttavia per vinta e, abbandonato il controllo sugli esseri umani, decide di utilizzare una ruspa per sradicare la casa e spingerla giu' dal pendio di cui occupa la sommita'.
    Il nostro alter-ego, all'interno, si sente una volta di piu' impotente e destinato ad un'orrenda fine. La demo si conclude.

    La natura del gameplay di Alan Wake si mostra chiaramente nel footage a noi mostrato quest'oggi ed appare, almeno di primo acchito, un sapiente mix tra Resident Evil ed Alone in the Dark.
    Del primo abbiamo abbiamo potuto saggiare la tipica componente action che porta il giocatore a servirsi, spesso in maniera spettacolare, degli strumenti messi a sua disposizione.
    Del secondo, invece, l'incedere leggermente impacciato del protagonista, assolutamente lontano dal concetto di “agente speciale”, l'oscurita' dominante nelle ambientazioni e l'uso delle fonti luminose per rallentare ed indebolire i nemici.
    La produzione finlandese si differenzia pero' in maniera decisa dai suoi congeneri, implementando un sistema di mira attivabile e fruibile anche in movimento, una gestione dell'inventario diversa (meno ricca) ed una maggiore dinamicita' nell'azione.
    Buone ci sono parse le possibilita' d'utilizzo della torcia: in primis per illuminare, in secondo luogo per indebolire i nemici e tentare, magari, la fuga, ed, infine, in combinazione con l'arma da fuoco -supponiamo con una diversa pressione di tasti- per illuminare e colpire il nemico contemporaneamente.
    Nella breve sezione dimostrata non v'e' traccia di enigmi da risolvere ma siamo sicuri che nel prodotto finale questi, a meno di smentite, ci saranno in abbondanza.
    Il prosieguo dell'avventura, infatti, e', a detta del team di sviluppo, molto legato e fortemente dipendente al poderoso storytelling che pare caratterizzare Alan Wake; in una tipologia di gioco del genere, almeno di solito, gli enigmi e le correlate reward sono quasi indispensabili per variare produzioni come queste.
    Interessante, infine, l'approccio alle situazioni: potremmo sparare semplicemente ai nemici, indebolirli/paralizzarli mediante la luce o addirittura sfruttare strumenti o oggetti vicini all'azione per tornaconto personale.

    All'avanguardia......ma non troppo

    Dal punto di vista tecnico Alan Wake, specialmente se si tiene conto dei molti mesi che ancora lo separano dal debutto, pare promettere davvero bene.
    La modellazione dei personaggi non e' risultata estremamente convincente, non all'altezza delle aspettative a seguito della presentazione di qualche anno fa.
    Solo discrete le animazioni, alcune volte leggermente macchinose ed innaturali ma generalmente piuttosto credibili.
    Buono il comparto texture, coadiuvato da shader molto ben realizzati ed in grado di rendere al meglio ogni superficie.
    Quel che realmente stupisce, di questa produzione con ancora un anno di sviluppo davanti a se, sono gli effetti luminosi e particellari, gia' molto avanzati rispetto al resto ed in grado di tenere testa alle produzioni di ultima generazione.
    La torcia produce effetti credibili e ombre gestite in maniera dinamica su qualsiasi oggetto la si proietti; l'illuminazione ricopre un grandissimo ruolo anche nella creazione ad hoc delle atmosfere di gioco, caratterizzate in gran parte dall'oscurita', capace di generare nel giocatore un continuo senso di oppressione.
    Tale tensione viene sottolineata anche dalla colonna sonora, in grado di accompagnare con enfasi decisamente azzeccata ogni frangente di gioco, dai piu' calmi ai piu' concitati.
    Ottimi, come dicevamo in precedenza, gli effetti particellari che riproducono esplosioni, fiamme, pulviscolo e, nello specifico, nevischio in maniera piu' che soddisfacente ed assolutamente credibile.
    Esteticamente riuscito, funzionale ed assolutamente cinematografico anche l'effetto rallenty che accompagna tutte le situazioni piu' “drammatiche”; riuscitissime, a livello artistico, le inquadrature ed il taglio dato ad alcune delle scene piu' spettacolari.
    Buoni effetti sonori ambientali e doppiaggio, nella sua versione inglese.

    Alan Wake Manca quasi un anno alla release di Alan Wake ma, da quello che abbiamo potuto vedere quest'oggi, il titolo promette gia' molto bene. Atmosfere ed azione coinvolgente, accompagnate da una colonna sonora d'eccezione ed alcuni effetti grafici decisamente sopra le righe fanno presto dimenticare qualche imprecisione -per altro ancora recuperabile- nella modellazione poligonale. La produzione Remedy Enterteinment, seppur senza rilevanti innovazioni, presenta una struttura di gioco decisamente interessate: un mix tra Alone in the Dark e Resident Evil che promette molte sorprese, sfruttando una varieta' di situazioni piuttosto rilevante, a dispetto delle aspettative. In definitiva, almeno per quel che e' possibile dire allo stato attuale delle cose, Alan Wake non sembra poter essere quella killer application, quel gioco rivoluzionario che era stato annunciato ma potra' sicuramente dire la sua nella lotta per il miglior survival horror di questa generazione.

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