Recensione Assassin's Creed Liberation HD

Il tassello mancante della saga degli Assassini sbarca su console HD e PC

Assassin's Creed Liberation HD
Recensione: Multi
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • A più di un anno di distanza dal suo rilascio sulla portatile di casa Sony, Assassin’s Creed III: Liberation approda sulle console di (ormai) vecchia generazione, Xbox 360 e Playstation 3, e su PC, dopo un lavoro di make up tecnico, qualche aggiunta contenutistica e una svecchiata al nome, che si slega definitivamente dall’eredità di Connor, diventando più semplicemente Assassin’s Creed Liberation HD. Sebbene l’offerta ludica sia di base quella già ben nota a tutti i possessori di Playstation Vita, il porting ha naturalmente comportato l’eliminazione di tutte le funzioni deputate al touch screen, la completa decurtazione del comparto multigiocatore e una ritoccata al comparto grafico, peraltro meno superficiale di quanto si sarebbe potuto immaginare. Sebbene i tagli possano apparire come un lato negativo, nel complesso il gameplay ne guadagna, non tanto per meriti intrinseci, ma per il semplice fatto che, al tempo, le funzioni touch non avevano certo aggiunto molto alla formula di base. Il risultato è un gioco che, soprattutto all’interessante prezzo di circa venti euro (quindici in caso di preorder), può ancora oggi soddisfare in parte gli appassionati della saga che si fossero persi l’uscita su portatile, ma poco o nulla può nei confronti di un’offerta ludica tutto sommato piuttosto piatta e opaca.

    Tare genetiche

    Al timone dello sviluppo ci sono ancora una volta i ragazzi di Ubisoft Sofia, ossia il medesimo team satellite che al tempo si occupò del gioco originale. Dal punto di vista contenutistico, trama, missioni principali e peculiarità del gameplay sono rimasti invariati, con Aveline De Grandpré (prima, e finora unica, protagonista femminile della saga) a fare da protagonista, sullo sfondo di un’America coloniale più schiva e dimessa rispetto a quella vista in Assassin’s Creed 3. Lontane dal clamore dei campi di battaglia della Guerra d’Indipendenza, New Orleans e le vicine paludi fanno da teatro per le avventure dell’Assassina, che grazie all’influenza della matrigna cerca di combattere contro gli aspetti più crudi della schiavitù, nonostante le origini altoborghesi la portino a vivere in una magione dotata di tutti i possibili lussi. Tra il tentativo di difendere i propri possedimenti da contendenti di varia natura e la sua personale missione contro la tratta degli schiavi, le avventure di Aveline non riescono del tutto ad appassionare oggi così come non avevano pienamente convinto in passato, principalmente a causa di una scrittura frettolosa, caratterizzata da un discreto climax finale anticipato tuttavia da una notevole piattezza in tutta la prima metà dell’avventura, senza contare un susseguirsi degli eventi al quale sembra mancare, a più riprese, un filo conduttore chiaro. La stessa mancanza di cura si rileva anche nella natura approssimativa dei filmati d'intermezzo, poco eleganti e spesso mal legate al contesto, le quali danno un definitivo colpo di grazia al comparto narrativo.


    Dal punto di vista del gameplay, Assassin's Creed Liberation HD si discosta dalla tradizione del brand in maniera molto sottile e non immediatamente percettibile. Solo dopo diverse ore di gioco, la visione d’insieme rivelerà come l’avventura prenda forme ben più lineari rispetto a quelle dei capitoli principali, con un’enfasi decisamente ridotta sugli incarichi secondari, davvero scarsi, a favore delle missioni principali. Nonostante gli sviluppatori ci abbiano provato, inserendo anche una funzione di commercio navale, l'interesse per le attività alternative scende ben presto, anche a causa di sviste a livello di game design. Difficilmente, infatti, Aveline rimarrà senza soldi, e tutta la funzione relativa all'economia simulata risulta conseguentemente piuttosto fine a se stessa. Peraltro, le missioni principali riescono a salvare in parte la situazione, soprattutto superato l’incipit raffazzonato, e riescono ad offrire del discreto intrattenimento, tra i classici combattimenti e le infiltrazioni stealth in aree ben difese. Per tutti coloro che si troveranno a confrontare, come è naturale, Liberation con i capitoli HD della saga, è bene chiarire sin da subito come il livello medio di difficoltà, già per tradizione non altissimo, risulti in questo spin off ancora più blando. Le routine d’intelligenza artificiale delle guardie lasciano a desiderare, concedendo errori anche piuttosto grossolani al giocatore, e gli obbiettivi secondari, utili ad ottenere la celebre “sincronia al 100%”, solo di rado richiedono particolare impegno per essere completati. A questo, bisogna aggiungere l'introduzione della mossa di eliminazione simultanea, che occasionalmente permette di fermare il tempo, selezionare dei nemici e lasciare che Aveline faccia il resto, semplificando molto alcuni combattimenti.
    La caratteristica portante del gameplay, in ogni caso, raggiunge invariata le console HD. Tra una missione e l’altra, ma anche nel corso delle stesse, Aveline avrà ampie opportunità per cambiarsi d’abito, con immediati effetti sul gameplay. Le vesti da Assassina daranno accesso alle classiche eliminazioni silenziose e alla massima acrobaticità, quelle da signora altolocata permetteranno di sedurre le guardie distraendole dai loro compiti, mentre quelle da schiava concederanno infiltrazioni più facili nelle zone piantonate, soprattutto se ci si preoccuperà di trasportare qualcosa a mano. Così come nella versione portatile del gioco, questa soluzione si rivela meno sfruttata di quanto le premesse avrebbero suggerito, principalmente a causa di un level design che finisce per favorire l’equipaggiamento standard nella maggior parte delle occasioni.

    Rimesso a nuovo

    Se c’è un aspetto davvero riuscito nel porting ad opera di Ubisoft Sofia, questo è senza dubbio rappresentato dal lavoro grafico. Il polygon count di ambientazioni e personaggi è stato aumentato, il numero di passanti nelle città rinfoltito, l’illuminazione rifatta dalle fondamenta e, nel suo complesso, il lavoro è di tutto rispetto. Tuttavia le origini mobile del titolo, unite alla scarsa esperienza del team di sviluppo, si tradiscono osservando soprattutto gli sfondi, molto spogli, e il comparto animazioni, a tal punto acerbo da sottrarre spettacolarità alle esecuzioni plateali tanto care alla protagonista. Fa in ogni caso piacere vedere risolti la maggior parte dei problemi di frame rate riscontrati nella versione PS Vita, qui quasi del tutto spariti. Quanto alle aggiunte previste da questa versione HD, si apprezza lo sforzo degli sviluppatori nel proporre circa due ore di gioco aggiuntivo, con missioni da completare utilizzando vesti specifiche. Non risolveranno certo i problemi di fondo della produzione, né sono sufficienti a costringere all’acquisto chi ha già completato il gioco su Playstation Vita, ma rappresentano in ogni caso un’aggiunta molto gradita. Per quanto riguarda il comparto audio, non si notano particolari differenze, con il ritorno di un doppiaggio in italiano piuttosto sottotono rispetto a quello riservato ai capitoli HD, caratterizzato da diverse voci davvero fuori luogo.

    Assassin's Creed: Liberation HD Assassin's Creed: Liberation HDVersione Analizzata Xbox 360Lo sforzo degli sviluppatori nel proporre un porting degno d’acquisto effettivamente ci sono e si sentono, ma questo non può risolvere i problemi strutturali di Assassin’s Creed Liberation, gli stessi a suo tempo già rilevati su Playstation Vita. Per quanto l’eliminazione dell’inutile multiplayer e degli scomodi controlli touch abbiano fatto nel complesso bene al gioco, qualche aggiunta effettivamente ci sia e la grafica sia stata sensibilmente migliorata, la storia di Aveline soffre di una piattezza indiscutibile, sia dal punto di vista del game design (soprattutto nella prima metà dell’avventura), sia da quello della narrazione. Tutto questo, con l’uscita di Black Flag, capitolo in grado di risollevare la serie dopo il mezzo passo falso di Assassin’s Creed III, appare ancor più evidente, e fa di Liberation HD un acquisto consigliato soprattutto ai grandi appassionati della saga, i quali hanno in ogni caso una buona occasione per recuperare un ulteriore frammento dell’intricata saga degli Assassini.

    7.1

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