Recensione Forza Motorsport 3

La più profonda ed appagante simulazione per console mai creata

Recensione Forza Motorsport 3
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Nel segno della sfida

    Appartenente alla speciale categoria di prodotti creati con cura certosina e soprattutto sconfinata passione, Forza Motorsport è la serie automobilistica per eccellenza nata per console di casa Microsoft col preciso scopo di competere ad armi pari con l’immenso Gran Turismo dei Polyphony Digital, icona distintiva e marchio di fabbrica del mondo Sony Playstation.
    Nonostante una vita relativamente breve ed una sola apparizione nel corso della scorsa generazione, quella che ha definitivamente consacrato le macchine da gioco nei salotti di ogni famiglia o quasi, il lavoro firmato dai Turn 10 si è imposto con prepotenza nei cuori di tutti gli appassionati del genere, grazie all’impegno profuso dagli sviluppatori nel ricreare la simulazione di guida più profonda ed appagante in ambito console, suffragata da gustosissime licenze e l’inserimento dei danni estetici e meccanici, grande cruccio del rivale made in Japan.
    Dopo l’indiscusso successo della versione originale per la prima Xbox, l’opera di Dan Greenwalt (il colto Game Director dei Turn 10, figura carismatica accostabile ai maggiori esponenti del settore videoludico) si è definitivamente consacrata col secondo capitolo, inno alla gioia per gli amanti delle quattro ruote sotto molteplici punti di vista, in particolar modo per quanto concerne il concetto di “comunità virtuale” esportabile nel poliedrico contesto del mondo automobilistico.
    Atteso per due anni con vagonate di speranze, Forza Motorsport 3 rappresenta la quadratura del cerchio nel Turn 10-pensiero, un universo fatto di idee e di passione dove ogni persona ammaliata dalle seducenti carrozzerie o dal rombo dei motori può cimentarsi con successo, dove l’estro artistico e le competenze meccaniche si amalgamano nel più saporito dei piatti col piacere guida, gratificando a più livelli il fruitore di questo immenso parco divertimenti su dvd (due per la precisione).
    La bontà della simulazione di guida dell’anno è fuori discussione e bastano i numeri per comprenderne le faraoniche dimensioni: più di 400 auto per 50 marche differenti, 100 piste, danni estetici e meccanici ancor più realistici ed introduzione dei cappottamenti, supporto per la comunità online elevato all’ennesima potenza, visuale interna per ciascuna auto a 60 fps stabili, stretta collaborazione con Michelin, Bridgestone ed alcune gloriose case automobilistiche (come la Ferrari) per l’utilizzo di preziosissimi dati di ingegneria da applicare alla fisica di gioco, possibilità di creare foto e video artistici grazie ad accuratissimi editor e tanto altro ancora: insomma, di carne al fuoco ce n’è un’infinità e sono necessarie decine e decine di ore di gioco per esplorare tutti i segreti di questa immensa opera videoludica, che esamineremo al microscopio elettronico nei prossimi paragrafi.

    Lo stile che fa la differenza

    Inserendo nel tray il primo dei due dvd presenti nella confezione del gioco (il secondo contiene un cospicuo lotto di piste ed auto che può essere installato a piacimento nell’hard disk della vostra Xbox 360) il giocatore viene proiettato in un mondo permeato di eleganza dove i tratti minimalisti e raffinati dei menù, le melodie rilassanti e le sfumature di bianco che caratterizzano le schermate - colore molto gradito per le auto moderne più esclusive, ma non solo - rappresentano il biglietto da visita dell’idea di Dan Greenwalt, che antepone l’efficienza e la fruibilità alla pomposa ricercatezza stilistica.
    Ancor prima di poter muovere i primi passi tra le innumerevoli possibilità offerte dal titolo si viene gettati al volante di una rossa e fiammante Audi R8 (auto ufficiale che ha accompagnato le varie presentazioni del gioco negli ultimi mesi), nello stesso tracciato presente nella demo disponibile sul marketplace di Xbox Live! da qualche tempo.
    Tale particolare scelta degli sviluppatori (in verità già proposta da altri titoli congeneri) serve a delineare il profilo ludico del giocatore, che attraverso la selezione di alcuni parametri e l’attivazione/disattivazione degli aiuti verrà inserito nella categoria virtuale di appartenenza (da principiante ad esperto): si tratta di un espediente modificabile in qualsiasi momento della propria carriera ma che si inserisce in quel contesto di totale fruibilità del prodotto voluta da Dan Greewalt, che dunque può essere giocato ed apprezzato sia dal novizio che dall’amante delle simulazioni più accurate e profonde.
    Concluso il tour di prova, dove è possibile sbloccare i primi obiettivi di una lunghissima serie, il giocatore sarà invitato alla scelta della prima auto della propria carriera da pilota professionista; naturalmente la selezione sarà limitata ad un numero molto ridotto di vetture (sette per l’esattezza, tra le quali ricordiamo la nuova Ford Fiesta e la Toyota Yaris) facenti parte della categoria prestazionale meno potente, ovvero la classe F.
    Ciascuna auto, oltre che dalla sopraccitata classe di appartenenza, viene contraddistinta da un indicatore di prestazione (denominato IP) che rappresenta numericamente i vari gradi di upgrades applicati, infine un ulteriore indicatore sottolinea l’esperienza accumulata dal giocatore con quel particolare veicolo.
    Come negli episodi precedenti sarà ovviamente possibile modificare ed acquistare pezzi di ricambio (ve ne sono un’infinità) per la propria autovettura, che potrà balzare velocemente da una categoria all’altra in base alle scelte operate in officina. Da tenere in fortissima considerazione il fatto che l’equazione “più è costoso e più è performante” non è sempre accostabile al mondo di Forza Motorsport 3, poiché non di rado alcune componenti possono inficiare e compromettere le qualità di una determinata vettura: sarà l’abilità e l’esperienza del preparatore a fare la differenza, tuttavia sempre nell’ottica della massima fruibilità del prodotto sarà possibile seguire e selezionare i consigli della cpu.
    I progressi del giocatore nel cuore di Forza Motorsport 3 vengono premiati con i punti esperienza (denominati PE), con sconti operati dalle varie aziende e naturalmente con i crediti, grazie ai quali si possono acquistare nuove auto ed i vari potenziamenti.
    La quantità di crediti ottenuti al termine di ciascuna gara viene influenzata da una miriade di fattori, quali l’attivazione o la disattivazione di determinati aiuti come ad esempio la traiettoria ideale, l’autofrenata e tutte le tipiche voci elettroniche (abs,tcs etc etc): naturalmente anche il livello di difficoltà scelto tra i tre disponibili ed i danni che si subiscono durante la gara saranno determinanti ai fini del conteggio finale.
    La valuta del gioco acquisisce una rilevanza ancor maggiore se si tiene conto del rinnovato supporto per le aste online (feature tra le più amate in Forza Motorsport 2) e la cosiddetta modalità vetrina, dove è possibile acquistare elaborazioni meccaniche, livree e addirittura singoli loghi e decalcomanie create dagli altri utenti della comunità virtuale del gioco: siamo certi che quando il titolo Turn 10 uscirà nei negozi di tutto il mondo la vetrina sarà sommersa da opere stupende e geniali come già se ne sono viste per il capitolo precedente.

    Una struttura poliedrica

    La modalità principale di Forza Motorsport 3 è denominata “stagione” e rappresenta la classica carriera presente in moltissimi titoli analoghi, tuttavia per la prima volta essa sarà totalmente plasmata dal giocatore e dalle sue scelte: non esisterà mai una carriera uguale all’altra se non intraprendendo esattamente la medesima strada!
    I vari eventi che la compongono, infatti, varieranno dinamicamente in base ai gusti ed alle preferenze del pilota, che selezionando questo o quel tipo di vettura influenzerà le gare disponibili procedendo nel cuore del gioco.
    I numerosissimi eventi (200 per più di 50 ore di gioco!) sono rappresentati come poster su di un calendario virtuale, che accompagnerà il pilota per svariate stagioni fino alla conclusione delle stesse: più si avanza e maggiore sarà la lunghezza di ciascuna corsa, raggiungendo l’apice nelle estenuanti gare endurance degli atti conclusivi.
    Qualora si volesse partecipare nuovamente ad un evento già superato è necessario entrare nella cosiddetta modalità “Eventi” e selezionare quello desiderato, utile per migliorare i risultati (anche in termini economici) ottenuti nella carriera principale.
    Oltre al fulcro dell’esperienza ludica di Forza Motorsport 3 è naturalmente possibile prendere parte alle classiche gare singole ed alle sessioni di Time Trial (entrambe sotto la voce di “gioco libero”), assai importanti per fare esperienza ma soprattutto per provare tutte le auto del gioco (se ne avrete tempo e modo, sono un’infinità!) senza doverle prima acquistare nella carriera.
    Per quanto concerne la modalità più amata dai puristi del giro veloce, ovviamente, vi è un ampio spettro di classifiche online ed i tempi sono certificati in base agli aiuti abilitati o disabilitati in sede di prova.
    Il multiplayer di Forza Motorsport 3 (fino ad 8 giocatori contemporaneamente) si presenta come la naturale evoluzione del predecessore, mantenendo inalterato il feeling con la creazione/impostazione delle stanze dove è possibile operare miliardi di accorgimenti e ricreare l’ambiente di gara perfetto: tra le moltissime modalità disponibili ricordiamo le classiche gare a squadra, l’eliminazione, la divertentissima gatto col topo lanciata dalla serie Project Gotham (anch’essa finita nelle sapienti mani dei Turn 10), le sfide di drifting e di drag racing.
    Come nel capitolo precedente è possibile utilizzare sia le auto standard sia quelle preparate nel proprio garage virtuale della modalità carriera, scatenando alternative gare di stile su chi possiede le livree più affascinanti ed originali.
    Estremamente solido e privo di sbavature il netcode, ma per un giudizio definitivo su questo aspetto è opportuno attendere l’uscita del gioco nei negozi di tutto il mondo e la conseguente invasione dei server, per ora popolati da un discreto numero di giornalisti e qualche fortunato possessore di una copia del gioco: da quel che abbiamo potuto constatare è comunque possibile sbilanciarsi ed essere certi che tutto scorrerà liscio come l’olio.
    Il supporto per la comunità online è ulteriormente arricchito dalla modalità vetrina (già citata per gli acquisti di loghi ed elaborazioni), dove è possibile scambiare foto e filmati creati con gli appositi editor: estremamente versatili e ricchi di opzioni, sono in grado di soddisfare le esigenze scenografiche e registiche di ogni appassionato.

    Guidati dalla passione

    La giocabilità di Forza Motorsport 3 è senza ombra di dubbio l’aspetto migliore di tutto il pacchetto, già estremamente valido sotto ogni punto di vista.
    Il piacere di guida che si prova al volante di uno qualunque dei bolidi messi a disposizione dal ricchissimo roster targato Turn 10 rappresenta il picco più alto mai raggiunto in un titolo del genere su console, proponendo un feeling con l’auto realistico, profondo e del tutto credibile.
    Gli accuratissimi studi sulla fisica degli pneumatici (grazie alla tecnologia Tyre Flex ed al supporto ufficiale di Michelin e Bridgestone) hanno portato a risultati semplicemente sorprendenti: basta osservare le deformazioni delle mescole mentre si percorre una curva o si salta su di un cordolo durante un replay, oppure esaminare i dati delle telemetrie e degli altri dettagli consultabili a schermo (premendo la croce direzionale) per scoprire una cura ed una passione che hanno sinceramente del maniacale.
    Ogni componente della vettura ne influenza prestazioni e comportamento su strada ed è semplicemente incredibile quanto siano verosimili e galvanizzanti le reazioni ad ogni nostra minima sollecitazione: per chi vi scrive l’uscita a tutta velocità da una curva sul circuito di Le Mans a bordo di una meravigliosa Lamborghini Murcielago è stato uno dei momenti più emozionanti della lunghissima e poliedrica carriera videoludica, da pelle d’oca se si pensa a come si giocava solo fino a qualche anno fa.
    Ciascuna auto, a prescindere dalla classe (dalla docile F all’indomabile R1), possiede un’anima propria ed ogni minimo intervento di tuning estetico o meccanico va a colpire tutta una serie di parametri in grado di modificare sensibilmente il comportamento su pista: impegnarsi come esperti elaboratori e veder limare i tempi grazie alle intuizioni in officina è un’esperienza decisamente appagante e che approfondisce ulteriormente il multiforme gameplay dell’opera Turn 10.
    Dopo ogni intervento meccanico, oltre a poter testare con mano il proprio lavoro sui circuiti di prova, è possibile visualizzare una utilissima serie di contatori che indicano le statistiche raggiunte dall’auto, come la velocità di punta, l’efficienza frenante e addirittura la forza g scatenata sul pilota.
    Nel sogno di Dan Greenwalt, Forza Motorsport 3 doveva essere un titolo godibile per una fascia di utenza la più ampia possibile, dal neofita delle corse virtuali fino all’esperto dotato di postazioni da centinaia di euro (migliaia se pensiamo che si possono montare 3 lcd con 3 xbox 360 più 3 copie del gioco per ottenere l’esperienza definitiva, spesso pubblicizzata nelle fiere di presentazione).
    Abilitando tutti gli aiuti anche il vostro nipotino di 5 anni potrebbe divertirsi con la produzione dei Turn 10, grazie all’autofrenata infatti sarà sufficiente tenere premuto il tasto del gas e sterzare a destra o a sinistra dove necessario: semplicemente perfetto per chi non si è mai cimentato nelle simulazioni di guida (o nei giochi in generale) e vuole avvicinarsi alla comunità virtuale di Forza Motorsport 3, fatta da e per appassionati di automobili.
    Persino il tanto criticato tasto “rewind”, quello che ci permette di fare un balzo all’indietro di 5 secondi o più premendolo più volte, entra nell’ottica che permea l’intero mondo di Forza Motorsport 3, ovvero divertimento e fruibilità per tutti: poter tornare sui propri passi e correggere eventuali errori potrebbe essere una mossa intelligente anche per chi si prodiga negli endurance più estenuanti e magari finisce per schiantarsi proprio nell’ultimo giro.
    Disabilitando ogni aiuto e giocando possibilmente con un volante (il nostro approfondito test è stato effettuato col Wireless racing wheel di Microsoft) la produzione Turn 10 si trasforma nel prodotto che il pubblico hardcore attendeva con trepidazione da lunghissimi mesi: esaltante, divertente e gratificante, Forza Motorsport 3 spiazza per la vastità e la profondità di un gameplay semplicemente perfetto, figlio dell’esperienza e di una immane mole di studi sull’aerodinamica e sulla fisica che non sono fini a se stessi ma al completo servizio del giocatore.
    Guidare un SUV (sono presenti anche questi, insieme ai pick-up) o un’auto da sogno come la Bugatti Veyron, ti fa immaginare al volante della controparte reale e pensare che la sensazione dovrebbe essere proprio quella, immergendoti completamente nell’esperienza ludica più appagante per un gioco del genere.
    Anche il sistema dei danni è stato ulteriormente raffinato, presentandosi come il migliore proposto in una simulazione per console: sebbene le auto ancora non possano accartocciarsi o prendere fuoco dopo gli incidenti più catastrofici, la fisica dell’impatto è riprodotta quasi alla perfezione ed è arricchita per la prima volta dai cappottamenti, in grado di compromettere definitivamente l’esito della gara (qualora non si decidesse di utilizzare il tasto rewind).
    Settando l’opzione dei danni su simulazione anche il minimo incidente stradale può inficiare sensibilmente il comportamento della vettura su pista, le cui parti danneggiate sono ben visibili nell’icona stilizzata a forma di auto che compare in seguito ad ogni impatto (richiamabile con la croce direzionale).
    Molto curata anche l’intelligenza artificiale dei piloti avversari guidati dalla cpu, che si prodigano in sorpassi azzardati o che commettono errori soprattutto se si mette loro pressione dopo un lungo inseguimento, rendendo l’esperienza verosimile e più coinvolgente di quanto già non lo sia.
    Ciascun pilota virtuale di Forza Motorsport 3 è delineato da un proprio profilo di guida e non mancheranno comportamenti aggressivi o sconsiderati durante le corse più serrate: una gioia per gli occhi vederli darsi battaglia proprio come farebbero i piloti reali!
    Come per l’edizione precedente è possibile ingaggiare ed istruire un cosiddetto “drivatar” , che può prendere parte alle corse al posto nostro: il profilo di guida del pilota virtuale è del tutto plasmato su quello del giocatore, che in base alle prestazioni ed i risultati raggiunti ne influenza il comportamento in gara.

    All'avanguardia della tecnica

    Dal punto di vista tecnico Forza Motorsport 3 rappresenta una produzione immensa ed ineccepibile, che cede il passo soltanto per alcuni marginali aspetti fra l’altro in parte correggibili settando al meglio il proprio televisore.
    Ciascuna vettura dispone del doppio dei poligoni rispetto all’edizione passata ed il numero di dettagli ed effetti che ne scolpiscono la fisionomia sono semplicemente sorprendenti.
    Nella schermata di selezione, dove il bolide prescelto rotea su di un immaginario piedistallo su sfondo bianco, si nota tutto l’amore e l’impegno che gli sviluppatori hanno riposto per generare questa meravigliosa creatura di tecnica e design.
    I dettagli dei fanali, degli interni, degli pneumatici finemente rifiniti assieme agli stemmi ed alle scritte che spesso campeggiano sulle fiancate delle vetture, sono particolari che lasciano a bocca aperta per la cura certosina che mostrano; non di rado si viene letteralmente rapiti nell’osservare le auto dei propri sogni (quasi certamente disponibili su Forza Motorsport 3).
    Con le licenze di oltre 50 marche e la presenza delle fuoriserie più desiderate al mondo (Ferrari, Porsche e Lamborghini, solo per citarne alcune) l’appassionato di auto così come il giocatore occasionale è preso per mano ed accompagnato nel garage virtuale più ricco e visivamente straordinario di questa generazione, in attesa dell’uscita dell’altrettanto immenso Gran Turismo 5.
    Una volta in pista, naturalmente, le auto dispongono di un livello di dettaglio inferiore rispetto a quello osservabile nello showroom, tuttavia il risultato è comunque straordinario ed in alcune condizioni di illuminazione e di inqudrature si rasenta il fotorealismo, sebbene l’eccellenza in questo campo sia ancora appannaggio dei Polyphony Digital.
    Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco ed alcuni colori (in particolare tonalità di rosso, blu e giallo) risultano visivamente meno appaganti di altri, donando lo spiacevole effetto di “plasticosità” delle carrozzerie: settando al meglio il proprio televisore è possibile limare sensibilmente questo difetto, tuttavia non si può non storcere un po’ il naso di fronte a tanta magnificenza macchiata da queste superabili sbavature.
    Anche la tanto pubblicizzata visuale interna, nonostante scorra a 60 fps inchiodati come nelle altre inquadrature, non rende sempre giustizia ai perfetti modelli poligonali delle auto, spesso presentandosi poco curata sotto il profilo della ricercatezza e del fotorealismo: in particolare nelle vetture con volante in legno (ad esempio la stupenda Maserati GranTurismo) e ricche di indicatori non è difficile scorgere un livello di dettaglio sensibilmente ridotto, un sacrificio necessario per la fluidità di gioco ed al servizio del gameplay: come dar torto ai Turn 10?
    Tuttavia, nonostante una realizzazione non sempre incisiva, la visuale dall’interno dell’abitacolo resta la più coinvolgente ed entusiasmante se si dispone di una postazione da gioco professionale o più semplicemente di un racing wheel, il cui acquisto è caldamente consigliato per godere appieno di questo immenso capolavoro d’arte videoludica.
    Le numerosissime piste presenti nel gioco (si parla di un centinaio di percorsi, compresi i reverse, le varianti e le tappe) sono realizzate con una cura magistrale grazie anche al supporto di dati satellitari e molteplici sopralluoghi fotografici in loco.
    Oltre a famosissimi tracciaci come ad esempio Laguna Seca, il Mugello,Le Mans, Silverstone e Suzuka sono presenti le riedizioni delle piste immaginarie ideate dagli sviluppatori (come la stupenda Maple Valley) ed i chilometrici percorsi stradali tanto amati dai giocatori più hardcore, vero e proprio guanto di sfida per i perfezionisti dei tempi sul giro.
    Oltre al magnifico ed intramontabile Nurburgring nordschleife è possibile affrontare di nuovo la scalata del Fujimi Kaido e per la prima volta percorrere una delle strade più belle d’Italia, ovvero la costiera amalfitana nel cosiddetto “Rally di Postano”.
    Sebbene il livello di dettaglio di alcuni fondali lasci piacevolmente colpiti per la complessità e la ricchezza poligonale, è possibile notare in specifici casi, come in determinati punti nel sopraccitato percorso italiano, una qualità delle textures non sempre eccezionale e ad una risoluzione sensibilmente inferiore rispetto a quella di altre: naturalmente nel tripudio di effetti speciali e poligoni offerto dall’opera Turn 10 si tratta di un aspetto marginale, ma è doveroso sottolinearlo per completezza.
    La riproduzione grafica dei danni è sicuramente molto buona e discretamente credibile, anche se per questioni di licenza non è possibile distruggere la propria vettura andando a sbattere contro muri o altri veicoli (Burnount Paradise docet). In seguito ad un incidente è possibile osservare scalfitture, ammaccature ed anche componenti che saltano come paraurti, spoiler e specchietti, rendendo l’esperienza di gioco ancor più profonda e coinvolgente, tenendo in considerazione che il danneggiamento non ha solo una mera funzione estetica ma anche pratica.
    Per concludere il discorso sull’impianto tecnico non si può non sottolineare lo stupendo lavoro compiuto dal reparto audio dei Turn 10, con campionature dei motori semplicemente stupende e dotate di un timbro profondo e verosimile: disporre di un impianto home theatre con dolby digital 5.1 è sicuramente il modo migliore per godere appieno dei rombi ma anche degli effetti sonori di contorno (come ad esempio le cambiate), degli impressionanti “botti”causati da un’incidente o semplicemente per apprezzare al meglio le sfumature dell’audio direzionale.
    Orecchiabile anche la cospicua soundtrack che accompagna i menù di gioco e le sessioni in gara, anche se la soluzione migliore da prendere in pista resta sempre quella di lasciare spenta l’autoradio.

    Forza Motorsport 3 Forza Motorsport 3Versione Analizzata Xbox 360Creato con la passione e l’amore per il mondo delle quattro ruote, Forza Motorsport 3 è un titolo talmente vasto, profondo e completo che merita di entrare a far parte nella ludoteca di ogni possessore di Xbox 360: dotato di un gameplay stratificato ed adatto a qualunque esigenza, dal novizio all’hardcore gamer capace di spendere migliaia di euro per una postazione professionale, esso è totalmente plasmato al fine di divertire ed immergere l’utente nel sogno automobilistico di Dan Greenwalt. Grazie al pieno e completo supporto per la comunità online è inoltre possibile inventarsi artisti o tuner di fama mondiale, vendendo (con i crediti del gioco) le proprie livree/decalcomanie personalizzate o settings di altissimo livello per far competere i migliori piloti nelle sfide contro il tempo: con tali premesse non è escluso che possano nascere delle vere e proprie scuderie di appassionati dove ciascuno è intento a ricoprire un ruolo specifico all’interno della squadra. La già immensa longevità del prodotto sarà ulteriormente arricchita dagli annunciati download content che amplieranno velocemente il parco auto e piste del prodotto base: nel giorno del lancio sarà possibile scaricare attraverso il coupon presente nella confezione il primo di essi, il gratuito “Motorsports Legends Map Pack” che conterrà 10 vetture e due tracciati aggiuntivi, senza dimenticare la già annunciata Ferrari 458 Italia (l’ultima nata nella casa di Maranello) disponibile sotto il periodo natalizio. Tecnicamente eccellente e minato solo da qualche piccolo incidente di percorso (come il fotorealismo di alcune tonalità di colore o la bassa risoluzione di poche textures), Forza Motorsport 3 raccoglie con grinta e merito lo scettro di migliore simulazione di guida per console, in attesa dello scontro titanico col rivale dei Polyphony Digital previsto per marzo 2010. Acquisto consigliato a tutti ed in particolar modo a coloro che amano il mondo dell’auto, a prescindere dal fatto che si siano mai messe le mani su di un pad per giocare: Forza Motorsport 3 è il modo migliore per avvicinarsi a questo appassionante settore dell’intrattenimento.

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